il Fatto di Richelieu: “Hollywood a Palazzo del Carmine”

imageCALTANISSETTA – A un certo punto della cerimonia del giuramento dei  nuovi Consiglieri Comunali, l’aula di Palazzo del Carmine si è trasformata in un set da soap-opera americana: la first lady Adriana, che ha seguito la seduta non dalla tribuna del pubblico come si usa fare in queste occasioni, si è lanciata al centro dell’emiciclo per abbracciare e baciare appassionatamente suo marito-Sindaco, che aveva appena coronato il sogno di una vita, diventando a tutti gli effetti il primo cittadino di Magonza.

La Signora in questione, dopo l’indebita invasione di campo (l’emiciclo è riservato ai Consiglieri, ai componenti della Giunta, al Segretario Generale e ai Dirigenti, nonché al funzionario verbalizzatore e tuttalpiù alla stampa accreditata, pena la non validità della seduta)  ha continuato a seguire i lavori dal banco dei dirigenti del Comune, lanciando un evidente segnale della concezione che ha del suo ruolo di prima Signora, e della funzione che nei confronti del coniuge-Sindaco vorrebbe esercitare. Peraltro già collaudato in tutta una serie di altre occasioni pubbliche che l’hanno vista onnipresente co-protagonista al fianco del marito.

Lo spazio pubblico e i luoghi delle istituzioni, per quanto si possa avere considerazione per le gioie e gli affetti familiari, vanno rispettati anche nella prossemica e nella loro inviolabilità: sono la sede in cui la sovranità popolare si rappresenta, in cui i comportamenti individuali, le parole, i gesti e anche i silenzi, acquistano un senso che va oltre la vita personale e le relazioni quotidiane. Questo spiega la loro esclusività: non in senso elitario ed escludente, (come ai nuovi profeti della democrazia partecipata potrebbe sembrare obsoleto) ma proprio per rispettare il mandato che i cittadini, affidando la propria sovranità agli eletti, hanno voluto esprimere solennemente, votando, secondo la loro insindacabile volontà.

Clio Napolitano, moglie del presidente della Repubblica, durante il giuramento del Governo Renzi

Questo spiega come in occasioni analoghe e di gran lunga superiori nell’ordine delle rispettive istituzioni, il posto delle famiglie degli eletti, posto d’onore peraltro, sia sempre nelle tribune riservate al pubblico, ancorchè in posizione centrale ed evidente, come avviene per il giuramento del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio, dei Presidenti delle due Camere in Italia, e così negli altri paesi europei, e persino negli Stati Uniti, dove a Michelle Obama non sarebbe mai stato consentita (innanzitutto da se stessa) una simile scena di invadenza, come direbbero a Roma, un po’ “caciottara”.

Saper stare al proprio posto, e capire qual è, è il primo indicatore dell’intelligenza del cuore anche in una passione amorosa profonda e condivisa, quando il partner ha la responsabilità della rappresentanza pubblica, con tutti gli onori e gli oneri che ne conseguono. E in ogni caso, il cerimoniale ed il protocollo hanno delle regole ben chiare, esposte in accreditati manuali, e perfino conosciute da un apposito ufficio che anche nel Comune di Caltanissetta è sempre esistito. O forse non è sopravvissuto a quello squisito e travolgente campione di bon-ton che è stato il sindaco precedente?

Non addossiamo però alla buona Signora Adriana un biasimo eccessivo per questa prima, vistosissima, caduta di stile.

In un’Aula Consiliare in cui ormai i gruppi politici non si dispongono neppure più secondo lo schema istituzionale destra-centro-sinistra (rispetto alla Presidenza) come in tutti i luoghi istituzionali del mondo democratico (almeno di quello occidentale), e troviamo i consiglieri dell’Udc schierati all’estrema sinistra (che in un’aula ad emiciclo è il primo banco a sinistra) e dietro, verso il centro quelli del PD (compresa la consigliera No-Muos), può succedere di tutto.

E chissà quante altre ne vedremo.

Richelieu

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  • Caro cardinale, penso che la tua censura sia più che giustificata. Penso anche che la signora Adriana, che non conosco, abbia ben interpretato il suo ruolo. Ruvolo è Sindaco non perché scelto dai partiti ma perché proposto da un nugolo di " eletti", benpensanti, cattolici, scrittori, etc, che credono di essere la creme della società civile, ma che non hanno avuto la puzza sotto il naso al momento di caricarsi i partiti pur di eleggere il loro rappresentante. L'errore lo fanno anche i partiti, soprattutto il PD, quando rinunciano ad esprimere un loro candidato pur di vincere e mantenere lo status quo. Quindi perché meravigliarsi se poi la signora Adriana vuole con la sua presenza, ingombrante e malposata, riaffermare attraverso la sua presenza il principio dell'individualità e della proprietà. La signora Adriana è la meno responsabile.

  • Mi aspettavo, da uno che scrive in una testata giornalistica, almeno il coraggio di firmare, come solitamente fanno i giornalisti, i propri articoli ed interventi. Se di caduta di stile si parla, credo che l'anonimato vada ben oltre e arriva alla vigliaccheria bella e buona. Inoltre credo che per arrivare a pubblicare un articolo su un gossip becero, evidentemente l'autore non sa scrivere altro su temi importanti che in questo momento sarebbe sicuramente meglio attenzionare. Mi chiedo, e chiedo all'editore di questa testata, quale apporto possa dare questa notizia a noi cittadini. Mah!

  • Non ci sono dubbi sul fatto che Ruvolo abbia recitato la parte del "Primo, straordinario, geniale, seducente, santissimo cittadino" in modo (quasi) perfetto. Almeno sino ad oggi.
    E i nisseni hanno tanto bisogno di sognare...
    Vedremo.

  • E' sempre facile scrivere dietro uno pseudonimo. Complimenti per il coraggio!!!!!!!!!!!

  • Di certo é che nessuna persona intelligente commenterà questo stupido articolo, perchè impegnata a lavorare per questa città.

  • ...Quelli dell'UDC si sono spostati tante di quelle volte che ormai non sanno più quale sia il loro posto, tanto l'uno vale l'altro basta avere un posto.
    Anzi credo che il problema non se lo sono mai posto tanto loro sono "moderati" e pertanto posso stare dove gli pare....
    Speriamo, invece che la signora Adriana si stata presa da un sano eccesso di euforia e non da un sopraggiunto eccesso di potere altrimenti cominciamo bene...

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