Gli auguri e l’appello dell’ex Di Forti al sindaco Modaffari:”Presto monumento a Monsignor Cataldo Naro”

imageSig. Sindaco, la Sua lunga esperienza politica, unitamente alla tenacia e all’impegno che sono certo non farà mancare, rappresentano certamente buone premesse per una positiva azione di governo della Città.

Il rinnovo pressoché integrale del Consiglio Comunale con l’ingresso di tanti giovani e la presenza paritetica della componente femminile completano un quadrostraordinariamente favorevole che Le potrà consentire di realizzare appieno il programma sulla base del quale i cittadini elettori Le hanno affidato La Città.

Nel complimentarmi per il risultato elettorale conseguito e rinnovare a Lei e alla Sua squadra assessoriale gli auguri di buon lavoro, desidero ricordarLe pubblicamente un impegno che San Cataldo non ha ancora assolto e cioè l’erezione di un monumento commemorativo in onore e ricordo del compianto Monsignor Cataldo Naro, Arcivescovo di Monreale, che tanto lustro ha dato alla Città.

Una iniziativa doverosa e sentita dalla cittadinanza che, con rammarico, a conclusione del mio mandato sindacale non sono riuscito a completare, lasciando il progetto pronto e avviato, compreso le autorizzazioni in deroga (non essendo trascorso il decennio dalla morte previsto dalla legge) e, come certamente ricorderà,facendone oggetto di pubblica consegna al mio successore il giorno del passaggio delle chiavi.

Non essendo stato quel progetto ad oggi realizzato, faccio a Lei memoria affinchè nell’ottavo anniversario della scomparsa del nostro illustre concittadino, la Città che gli ha dato i natali gli dia anche il giusto tributo d’onore realizzando un’opera monumentale a perenne ricordo.

Cordialità vivissime. ​​​​

Giuseppe Di Forti​​​​​​​​​

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  • Chissà perchè ma la vivibilità, la modernità, i servizi offerti, il tasso di occupazione, e potrei continuare,di una città, sono sempre inversamente proporzionali al numero di statue religiose, madonne, papi e padre pio disseminati per la città, basta dare un'occhiata a Caltanissetta...Amici di San Cataldo voi che siete più lungimiranti di noi nisseni (ahimè!) lasciate che Di Forti si faccia la statua nel suo giardino o nell'androne della "sua" banca, se tanto ci tiene e se la paghi con i suoi soldi...

  • Corre voce che di fortino aveva già commissnato la statua che sarebbe anche pronta da tempo e lo scultore batte a cassa. ..

  • Il buon Di Forti, "ex sindaco di nuova generazione", di monumenti se ne intende. Infatti, durante il suo incarico ha concorso al decadimento della Villa Comunale; ha concorso a far sparire le fontane davanti il Comune (Palazzo di città), un tempo fiore all'occhiello di San Cataldo e ha voluto il disfacimento del Monumento dei Caduti (dopo averlo lasciato,per qualche tempo, nella parte retro con una svastica nazista disegnata in obbrobrio ai miti caduti nelle grandi guerre) sostituendolo con un nuovo monumento che ha gravato le casse erariali del Comune, già abbastanza deficitarie. Certo, c'è anche una buona politica del predecessore ed ovviamente la cassa di depositi e prestiti ringrazia,con buona pace del contribuente sancataldese. Ma si sa, i sindaci precedenti di San Cataldo delle nuove generazioni, appunto perché giovani, pensavano che gli stessi avrebbero pagato. E stanno pagando bene. Oggi non occorrono nuovi monumenti ma una politica seria di attivazione per sbloccare una situazione assai precaria. Mons. Naro parlava e scriveva del bene comune, di quello reale, non di quello di cui parlano i politicanti con la "p" assai minuscola.

  • Addirittura...... ma chi ti credi di essere?
    Pagano & Co., di cui tu fai sempre parte, non hanno alcun titolo per consigliare e ricordare.
    Dedicati alle tue lucrose attività e molla l'osso.

  • Concordo in pieno con Di Forti ma con un piccolo appunto. Considerato che ha lasciato le casse del comune a secco (anzi circa 6 milioni di debiti) e gli ultimi spiccioli li ha sperperati per l'innanzi piazza alla casa della mamma (piazza degli Eroi) anzichè elargire, solo ora, consigli da sommo pontefice (avrà scambiato ruolo con l'esimio Pagano) perchè non finanzia il monumento a padre Naro con la banca di cui è direttore?????

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