Caltanissetta ha il suo sindaco: jeans e moto, ecco Giovanni Ruvolo. Le foto

DSC_0299CALTANISSETTA – «Sindaco, sindaco, sindaco, sindaco». Alle 17 e 55, quando ormai lo spoglio è ultimato da circa un’ora e la vittoria del centrosinistra è più che assodata, Giovanni Ruvolo arriva in motocicletta trionfalmente al comitato di via Fra’ Giarratana. Il sindaco del “civismo” – a cui i partiti hanno dato il sostegno seguendo lo schema dell’attuale governo regionale (Pd, Udc, Megafono, Drs) – prima ancora di aprire le danze per i festeggiamenti urla alla folla gioiosa che lo acclama: «Auguri alla città di Caltanissetta!». Aspettava da cinque anni questa momento il neo primo cittadino di quella che un tempo Vitaliano Brancati definì “Piccola Atene”. E “Giovanni” – ama farsi chiamare così da conoscenti e non – da domattina sarà già al lavoro «partendo dal rilancio del centro storico e dall’attivazione dell’Ufficio Europa per attrarre fondi europei per investire». «Non abbiamo tempo da perdere, e, come promesso durante la campagna, adesso andremo tutti insieme ad aprire il portone di Palazzo del Carmine, senza entrare però», rivela ai taccuini di Livesicilia.

 È così l‘ottantunesimo sindaco della città di Caltanissetta: sempre sorridente e positivo anche quando «i gufi in città ripetevano a squarciagola che non avrebbe mai vinto». Del resto lui, Giovanni, ha costruito questa candidatura giorno dopo giorno, mese dopo mese. Provando in una prima fase a chiedere il sostegno ai cinquestelle con i quali pensava di poter dialogare. E, invece, il diktat di Casaleggio e Grillo è sempre lo stesso: «Mai e poi mai alleanza». E allora perché non provare a dialogare con i partiti? Del resto “Giovanni” è stato un iscritto al Pd fino all’inizio del 2009. Il che non ha mai compromesso i rapporti con i democrat, e con l’Udc che a Caltanissetta è il primo partito con oltre il 16 %.

httpv://youtu.be/UAjtcygDbiw

 Ed ecco realizzare probabilmente il sogno di una vita. E al comitato trovarsi – nell’attesa che «tutti insieme passeggeremo fino al Comune» – in un vociare di «Giovanni, Giovanni, adesso cambiamola questa città». Non lo lasciano un minuto, lo vogliono abbracciare. Parte il coro: «Bravo, bravo, bravo». Nella folla ci sono giovanissimi come Giuseppe Sollami, classe ’91, candidato al consiglio comunale fra le fila del Pd, alla prima vera esperienza in una competizione elettorale. E ci sono anche giovani, come il cuperliano Francesco Dolce del Circolo Faletra, eletto con oltre 400 preferenze al consiglio comunale. E poi fra la folla si scorge anche il dirigente regionale Enzo Napoli, che è venuto fino a Caltanissetta in rappresentanza della segreteria regionale: «Fausto Raciti non può essere qui, ma esprime grande soddisfazione per il lavoro fatto dal segretario provinciale perché con equilibrio, determinazione e lucidità ha lavorato per costruire una coalizione ampia e vincente». Un’alleanza che vedeva al suo interno le due liste civiche di Giovanni Ruvolo (Patto Etico ed Intesa Civica Solidale), l’Udc, il Pd, e un’altra lista dentro cui sono confluiti il Megafono di Rosario Crocetta e i Democratici riformisti di Salvatore Cardinale. «Caltanissetta ha compreso quella che poteva sembrare un’alleanza inedita, ma si è dimostrata un’alleanza per la città», sbotta con soddisfazione il segretario provinciale democrat Giuseppe Gallè. Un’alleanza che, per dirla con l’ex parlamentare Angelo Lo Maglio, «ha scompaginato la protesta che stava crescendo attorno al movimento cinquestelle». D’altronde basta scorrere l’archivio delle precedenti consultazioni per comprendere la forza del M5s in città al punto che i più l’avevano ribattezzato «la Stalingrado dei grillini» in virtù delle percentuale bulgare alle regionali del 2012 e alle politiche del 2013.

 Ma oggi la musica è cambiata. «Giovanni e i suoi candidati insieme alla squadra di assessori, sono stati capaci di trasmettere un entusiasmo che non si vedeva da anni. E adesso noi, cittadini, ci metteremo a completa disposizione di lui e degli assessori», annota una signora dell’upper class nissena. Un risultato che lascia il segno. Con il 64.3% Giovanni Ruvolo confina in un angolo un pezzo di centrodestra guidato da Michele Giarratana che si ferma al 35.70%. E intona la canzone simbolo della sua campagna elettorale: “ho imparato a sognare” di Fiorella Mannoia.

(Giuseppe Falci – Live Sicilia.it)

Twitter: @GiuseppeFalci

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  • Certo fa impressione vedere nella foto personaggi che 5 anni addietro seguivano e corteggiavano Campisi e Pagano e che orgasmavano sentendo le parole di Berlusconi. Per non parlare dei tanti geologi, architetti e ingegneri che osannano il neo sindaco con la speranza di incarichi e consulenze. Speriamo che Ruvolo non si faccia infinocchiare!!!!
    ovviamente questi stessi personaggi fra 5 anni saranno pronti a salire sul l'ennesimo carro del vincitore. Non interessa il colore politico, con la lingua abrasa si lecca di tutto!!!!

  • Sinceri auguri al neo Sindaco Giovanni Ruvolo, hai dimostrato che con la perseveranza si possono realizzare sogni e aspirazioni.
    Adesso caro neo Sindaco, che hai coronato un giusto ricercato traguardo, attendiamo tutti l'attualizzazione dei sogni dei Cittadini Nisseni: una città ''ricca e + o - perfetta'', (senza dissesto delle finanze comunali, e dei cittadini, però).
    Ad maiora neo Sindaco.

  • Cito dall'articolo:
    Il sindaco del “civismo” – a cui i partiti hanno dato il sostegno seguendo lo schema dell’attuale governo regionale (Pd, Udc, Megafono, Drs)

    e quindi ............. la relazione con la rinascita di Caltanissetta ????

    ma l'amministrazione Messana era così diversa ?????

    a scusate !!!!! dimentico che stiamo parlando del secolo scorso, o meglio, dello scorso millennio ....................................................

    il tracollo è iniziato 5 anni fa, che città fortunata, prima la luce .........

    poi 5 anni di buio e adesso la rinascita...................................

    Se c'è una cosa che invidierò sempre alla sinistra è la capacità di fare
    una straordinaria propaganda demagogica, che nelle democrazie, più
    o meno partecipate "paga" sempre

    Fatte queste doverose premesse, auguri e buon lavoro comunque al
    Sindaco e agli assessori perchè comunque è andata e andrà in futuro
    siamo tutti figli di questa città

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