Nasce il movimento CaltanissettaLibera: riappropriamoci degli spazi pubblici al servizio della cultura e dell’aggregazione

1150999_222477447946063_293106256_nCALTANISSETTA – Nasce il movimento CaltanissettaLibera, slegato da appartenenze partitiche, ma non politiche, che scende in campo “esclusivamente” per rivendicare gli spazi pubblici al servizio della cultura e della aggregazione sociale, spesso abbandonati ancora prima di esser stati utilizzati, ancor piu’ spesso fatiscenti e a rischio di crolli dopo essere stati edificati o ristrutturati. Il nostro movimento cresce di giorno in giorno e vuole portare avanti una vertenza sugli spazi di aggregazione e per la cultura, lo spettacolo, lo sport ed il lavoro che la nostra amministrazione possiede ma non utilizza, o peggio ancora, non sa neanche di avere.

Il nostro obiettivo e’ quello di creare,  a partire da queste strutture chiuse, un tessuto di microeconomia alternativa per una citta’ ormai al tracollo perche’ nessuno e’ ancora riuscito a pensare altre strade per lo sviluppo.

L’idea che proponiamo e’ quella di affidare gratuitamente gli spazi inutilizzati ad associazioni, gruppi di lavoro, cooperative, gruppi di acquisto, gruppi di professionisti, di artigiani, ma non solo, dietro presentazione di un progetto che sia davvero valido che assicuri alle diverse realta’ un luogo fisico in cui svolgere le proprie attivita, come controparte, alla cittadinanza andranno i servizi GRATUITI E REALI che queste realta’ dovranno fornire a tutti i cittadini, ognuno nel proprio campo d’azione, abbattendo cosi’ anche alcune voci di spesa dell’amministrazione.

La nostra idea verte sul concetto di co-working, in cui a gruppi che possono essere di varia natura (in modo tale da spingere i cittadini a “fare rete”, cooperare nell’ottica del benessere collettivo sviluppando cosi’ “reti di rapporti” sociali, culturali, lavorativi, etc) vengono affidati degli spazi che sono allo stesso tempo fucina di idee, incubatori, fornitori di servizi, centri di formazione, spazi espositivi e spazi di aggregazione e socializzazione.

Abbiamo gia’ avviato una serie di incontri con i candidati sindaco alle prossime elezioni, da qualcuno abbiamo ricevuto positivi segnali per future collaborazioni, altri non hanno quasi ascoltato le nostre proposte e tantomeno le hanno recepite ed inserite nei propri programmi.

Il prossimo passo e’ cercare di entrare in possesso di una lista dei beni immobili inutilizzati di proprieta’ del comune di Caltanissetta, dato che sembra sia davvero difficile avere questo dato, non riusciamo a capire il perche’ nonostante crediamo non si un documento top-secret.
La lista in nostro possesso e’ ormai obsoleta, contiene circa 140 proprieta’ immobiliari , ma risale ad una ventina di anni fa circa. Siamo inoltre in possesso di una seconda lista, ma questa mostra solo immobili non ancora nella proprieta’ del comune.

Facciamo appello a chiunque possa darci una mano in questa battaglia per cercare di sviluppare strade alternative per la creazione di un microtessuto economico basato sulle capacita’ di ognuno, sulle idee che vengono dal basso, possibilmente volte alla soddisfazione dei bisogni di ognuno dei cittadini di Caltanissetta, creando cosi’ una serie di imprese sociali e culturali che possano fare da volano anche per un reale ripopolamento e una reale rivalutazione del centro storico.

A differenza di qualcun altro, Noi una idea di sviluppo ce l’abbiamo… e sostenibile per giunta!

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  • ahahahahahaha. Idea di sviluppo, produrre reddito. Come quello che produce lei sig. Drago?
    Ma ci faccia il piacere vada a lavorare e si renda utile a qualche cosa, sempre se è capace.
    E poi parla di noi, ma noi chi? io mammata e tu?

  • E' arrivato il mago che senza soldi sistema la citta , aspettavamo lui per vedere la luce su Caltanissetta, noi semplici ignoranti e lui ha mille idee che noi non abbiamo mai avuto. Prende la lampada di aladino la sfrega e puff ffff caltanisetta diventa la Milano del sud, grazie di esistere movimento citta libera.

    • ...qualcuno legge la parola centro sociale?
      Io no! ...leggo solo di reti di cittadini che si mettono insieme, fanno rete, socializzano e producono reddito, allo stesso tempo si investe in cultura e in ripopolamento del centro storico.
      A differenza di qualcun altro, Noi una idea di sviluppo ce l’abbiamo… e sostenibile per giunta!
      Per quanto riguarda la firma: non credo la nota sia arrivata anonima.
      Non e' mia abitudine.

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