In particolare, la Squadra Mobile – 4^ Sezione Reati contro il Patrimonio e Delitti contro la P.A., ha avviato da tempo le indagini volte a scoprire gli autori di alcuni furti commessi nel territorio nisseno e nelle immediate periferie, tra cui, appunto, il suddetto “colpo” che aveva fruttato ai ladri, un bottino di circa 8.000 euro. I ladri, in quell’occasione, dopo aver divelto una grata in ferro apposta ad una finestra, si erano introdotti nell’immobile e avevano razziato oggetti in oro, in argento e preziosi vari.
Determinante per l’esito positivo delle investigazioni, si è rilevato l’apporto della Polizia Scientifica, che ha individuato e repertato alcune impronte digitali, rivelatesi determinanti per “incastrare” i malviventi. Le comparazioni delle impronte eseguite dalla Polizia Scientifica, infatti, hanno dato esito positivo e permesso l’indiscutibile identificazione del pluripregiudicato T. A. che ha tacitamente ammesso le proprie responsabilità.
Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi al fine di accertare il coinvolgimento di altri eventuali correi, nonché per rintracciare i ricettatori che hanno piazzato la refurtiva.