Il WWF ricorda che, come già previsto nella passata stagione venatoria, anche nel vigente calendario venatorio 2013/2014 è stato decretato il divieto di caccia nel S.I.C., per la conservazione di numerose e rare specie protette a livello internazionale. “Ma anche quest’anno tale divieto non viene assolutamente rispettato – denuncia Ennio Bonfanti, presidente del WWF nisseno -: abbiamo accertato e riscontrato, infatti, continue e reiterate violazione del predetto divieto sin dall’apertura della stagione venatoria (settembre 2013), soprattutto nei giorni di sabato e domenica quando nell’area si riversano numerosi cacciatori con relativi cani al seguito, per la caccia in forma vagante a varie specie di fauna. Anche in queste settimane –prosegue Bonfanti – è stato sufficiente percorrere le principali strade che attraversano il SIC per notare diverse automobili e fuoristrada usate dai cacciatori per raggiungere i luoghi (c/da Scorsone, c/da Scalazza, Monte Incauso, Monte Croce, ecc.), in palese violazione del prescritto divieto. Due settimane fa, ad esempio, volontari del WWF hanno richiesto, tramite il numero di emergenza 1515, l’intervento del Corpo Forestale a seguito della presenza di una battuta di caccia con vari soggetti nel querceto di Monte Mimiani e nella località Valle Oscura, ricadenti nel perimetro protetto del SIC”.
Nell’esposto il WWF evidenzia come tale situazione di caccia fuori controllo e di bracconaggio “alla luce del sole” stia seriamente mettendo a rischio un habitat delicato e fauna pregiata. “Oltre alla cronica e grave mancanza di adeguati controlli e di una costante vigilanza preventiva – si legge nell’esposto – va anche evidenziato che nei rari casi in cui sono stati sanzionati i soggetti che esercitavano illecitamente la caccia nel predetto SIC, la Ripartizione Faunistico Venatoria di Caltanissetta ha annullato (anno 2011) i verbali di accertamento delle Guardie Giurate WWF con una discutibile applicazione della legge regionale sulla caccia n. 33/1997”, cancellando diverse sanzioni per centinaia di euro e scagionando i cacciatori di frodo.
Per questo il WWF ha formalmente chiesto ai competenti organi degli assessorati regionali all’ambiente ed alle risorse agricole di attivarsi urgentemente, ciascuno secondo le proprie competenze, affinché venga garantita la legalità ed il rispetto delle norme di tutela ambientale e faunistica nel SIC “Rupe di Marianopoli”. In particolare il WWF chiede che si provveda alla tabellazione perimetrale dell’area; nelle more – ovvero in caso di mancanza delle disponibilità finanziare per tale intervento – si chiede di predisporre quanto necessario per una urgente modifica legislativa che equipari la pubblicazioneon-line sui siti web dell’Amministrazione regionale delle mappe e carte topografiche alla tabellazione in situ.
“Occorre che il dipartimento regionale dell’ambiente promuova ulteriori misure di salvaguardia necessarie per compensare il grave depauperamento faunistico determinato dall’illecito prelievo venatorio tutt’ora in corso – dichiara Bonfanti – e che l’assessorato delle risorse agricole implementi le attuali norme del Calendario Venatorio al fine di rendere meno aleatorio e più cogente il divieto di caccia nei siti Natura 2000. All’Assessore Cartabellotta, in particolare, chiediamo che intervenga con le opportune direttive presso i propri uffici periferici (Ripartizione Faunistico Venatoria di Caltanissetta), affinché non si verifichino più le scandalose archiviazioni d’ufficio dei verbali a carico dei cacciatori che non rispettano il divieto, garantendo una più corretta ed imparziale interpretazione ed applicazione delle norme vigenti”.
Il WWF, infine, si augura che i competenti Organi di vigilanza (Corpo Forestale, Guardie giurate della Provincia regionale, ecc.) intervengano con urgenza per garantire adeguati controlli antibracconaggio ed una specifica azione di costante vigilanza preventiva presso il SIC di Marianopoli, fino al termine della stagione venatoria prevista per il 30 gennaio 2014.