Poco prima della seduta d’aula in cui bilancio e legge di stabilita’ regionale vengono incardinate, difende la sua manovra, o quella che doveva essere. Non c’e’ piu’ infatti la norma che assegnava le case abusive confiscate ai Comuni e destinati a nuclei meno abbienti, una “sanataria mascherata” per i grillini, “balle, fesserie”, replica Crocetta secondo cui questa sarebbe stata “la piu’ grande misura antiabusivismo, un colpo ai palazzinari a favore della povera gente”. Si infuria Crocetta soprattutto quando riferisce che e’ passato un emendamento che inserisce 200 ex dipendenti della Spo, Societa’ per l’occupazione, nel bacino degli ex Pip: “E’ illegittimo. Cosi’ di certo andremo incontro all’impugnativa del commissario dello Stato. C’e’ chi pensa che la spesa pubblica si possa allargare a dismisura, in modo discrezionale”. Non supera la prova neppure il comma che tagliava le partecipate regionali da 34 a 9. Entrambe le materie sono state stralciate e saranno oggetto di ddl autonomi. Stessa sorte per la previsione di prepensionamento di 1354 dipendenti regionali in deroga alla legge Fornero. Bocciato il taglio del salario accessorio per i dirigenti della sanita’. Passano invece lo stop per almeno un altro anno ai rinnovi contrattuali per funzionari e dirigenti regionali e degli enti collegati. E l’estensione alle coppie di fatto degli aiuti previsti per le famiglie. “Sono venuti meno passaggi che per me erano irrinunciabili e lo sono ancora”, chiosa Crocetta.