Il caso antenna Rai. Lorenzo Tricoli al sindaco:”Se proprio devi dirla…dilla grossa”

tricoli definitivo - CopiaCALTANISSETTA – Il mio odierno intervento, muove dall’esame della Delibera di G.M. n. 101 del 31/102013 avente per oggetto: Acquisizione al Patrimonio Comunale della sede Antenna Ray Way di Caltanissetta. Atto di indirizzo. Mi corre obbligo, preliminarmente, sottolineare che “Ray” non è da addebitare ad un mio refuso di battitura, ma all’ennesima sbadataggine della Giunta Campisi che continua a deliberare senza leggersi gli Atti, quindi la Rai Way S.p.A. si è fatta diventare  senza colpo ferire e nell’assoluta indifferenza di tutta la Giunta che ha deliberato “RAY Way”. Ma questo errore, piuttosto banale, è nulla rispetto al corpo dell’atto deliberativo in questione. Andiamo con ordine: negli ultimi giorni si è assistito ad un botta e risposta relativo alla volontà del Sindaco Campisi, di acquisire al Patrimonio Comunale l’area in cui ricade la sede storica dell’Antenna Rai, che per come trascritto in Delibera “costituisce un elemento storicamente distintivo della Città”, “costituendo nel contempo una testimonianza di interesse storico culturale del progresso nella radiocomunicazione, nonché di interesse etno antropologico come elemento di testimonianza archeologico industriale”(Mah!!!). In pratica il Sindaco Campisi e la sua Giunta ci dicono che Caltanissetta è stata testimonianza del progresso tecnologico nella radiocomunicazione, anche se penso che nessuno dei nostri concittadini ne sia stato in tutti questi anni consapevole. Ma la mia presa di posizione, non vuole mettere in discussione ne tanto meno sminuire e quindi criticare (lungi da me!!!) i cenni storici che il sapiente Assessore Milazzo ha voluto intercalare nelle premesse dell’atto deliberativo; Desidero piuttosto smascherare l’ennessima “bugia”del Sindaco Campisi. Scorrendo infatti la proposta, ad oggi non si è comprato un bel niente, ma vi è di più, la stessa Giunta da un lato incarica il Dirigente Bennardo a reperire la somma di ben 537.000 euro e dall’altro incarica il Dirigente Amico a predisporre la variante al vigente P.R.G. da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale per tutelare l’area interessata, con una destinazione urbanistica di massima inedificabilità. Quindi, nella realtà l’atto deliberativo n. 101 è l’ennessimo “BLUFF” di Campisiana memoria e ne voglio motivare anche il perché: nel corpo deliberante dell’atto si legge infatti al punto 2 lettera a “l’immobile dovrà essere pagato in cinque soluzioni annuali a partire da Gennaio 2014”, ovvero per come scritto al punto 2 lettera b “con accesso a mutuo”. Tradotto in “soldoni”, Campisi e la sua Giunta  danno indirizzo ai loro Dirigenti di predisporre gli atti conseguenti, per scoprire che nella Delibera non c’è nessuna traccia di impegno di spesa sul Bilancio 2013 da cui attingere i soldi per pagare “Ray Way”, nella considerazione ultima che mal che vada bisognerà contrarre un Mutuo (non viene indicato con chi e quando) che dovrà però approvare il Consiglio Comunale.

Quindi, l’Antenna l’acquistano la premiata Ditta Campisi-Milazzo & C., il debito per pagarla dovrà contrarlo il Consiglio Comunale….operazione degna del miglior Antonio De Curtis in arte Toto’. Nella prossima settimana provvederò a chiedere ai colleghi Consiglieri la formulazione di convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria ed urgente, onde poter deliberare un ordine del giorno che impegni la Giunta Municipale a revocare l’atto deliberativo di G.M. n. 101 del  31/10/2013, nella considerazione che è privo di copertura finanziaria presente e futura. Nello stesso ordine del giorno chiederò di proporre a RAI Way una proposta alternativa che preveda il coinvolgimento della stessa, unitamente al Comune di Caltanissetta, a compartecipare al mantenimento di un sito di interesse storico culturale, affinchè si predisponga un progetto preliminare da finanziare con il prossimo programma dei fondi strutturali 2014/2020.

Caltanissetta, 08/11/2013                                                                        LORENZO TRICOLI

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  • Speriamo che perdano tempo così di arrivare a giugno senza questo ennesimo scempio a conclusione di un quadriennio da paura.

  • L’acquisto dell’antenna da parte della nostra amministrazione, per un importo prossimo ai seicentomilioni di euro, rappresenta l’emblema di una città che non ha una programmazione, che non chiude i lavori aperti per aprirne altri e lasciarli anch’essi incompiuti. La Rai doveva implorare la nostra amministrazione di riceversi a titolo gratuito la proprietà dell’antenna e la nostra amministrazione doveva pure valutare se la proposta di donazione a titolo gratuito era ricevibile o no, dati i notevoli costi di manutenzione che comporta una antenna di questa portata, perché, prima o poi, i cavi si dovranno pure cambiare non sono eterni, ed allora, non oso immaginare il costo, con l’aggravante che dal momento che la sostituzione dei cavi fa sorgere un problema di sicurezza e di incolumità pubblica, questi si dovranno sostituire tempestivamente ed i soldi si dovranno trovare urgentemente magari sottraendoli ad altri capitoli di spesa ben più importanti come quelli della solidarietà sociale. Ed allora ad una amministrazione che dice che “una quota di poco più di centomila euro annui è una goccia nel mare della spesa corrente” io dico di investire quei soldi nel ripristinare ciò che è fortemente in stato di abbandono e che ormai sta per perdersi definitivamente come il redentore o il castello di Pietrarossa che rappresenta, quello si, le origini della nostra storia che andrebbero valorizzate adeguatamente e non l’antenna che rappresenta forse, l’inizio del deturpamento della nostra terra continuato con l’invasione delle antenne sul monte San Giuliano che ha portato allo scempio che tutti noi conosciamo e che forse ormai ci siamo abituati a tollerare.
    Svegliatevi Nisseni…….

  • lasciando perdere i tristi passati di Tricoli, che davvero non mi spiego come sia entrato nel consiglio nisseno, non affiderei a quel consesso neanche la gestione del mio condominio, tanto si sono manifestati in questi anni i consiglieri e gli assessori in tutta la loro incapacità, tricoli, dimettiti invece di far danno ancora è lanciarti in voli pindarici tanto infarciti di chiacchiere inutili e parole vuote. nisseno ma quando v' arrivigliati? c' é da sbatterli fuori a calci tutti.

  • Viene in mente Giulio Andreotti: "A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".

    • Invece pensando a lei architetto Janni mi viene in mente un altro proverbio. Lupo di cattiva coscienza come opera pensa. Mi permetto di darle un consiglio. Provi a fare l'architetto invece della caricatura di vittorio sgarbi

  • Chissi Milazzo e campisi mi parinu starschy e. Hutc ,anzi Gianni e pinotto. Unni insertanu una .

  • Veramente, caro il mio Lorenzuccio, l'unico che non sa che Caltanissetta è presente come stazione in tutte le radio d'epoca sei tu, che ovviamente nisseno non sei, e non so come cavolo ti votano sti smidollati miei concittadini venduti per mezza scarpa!!!!

  • Carissimo osservatore da Sindaco di Sommatino in 5 anni ho finanziato opere per 20 milioni di euro. A differenza del Suo Sindaco Campisi gli atti a cui lei fa riferimento erano dotati di copertura finanziaria poiché in caso contrario la Corte dei Conti non mi avrebbe condannato a rifondere le somme pagate, ma ciò attiene alla sua ignoranza in materia. Ed aggiungo da Sindaco mi sono sempre assunto le mie responsabilità senza mai coinvolgere ne Dirigenti ne tantomeno il Consiglio Comunale. Rimango a sua disposizione per qualsivoglia chiarimento senza ne pulpiti n'è prediche....

    • Quello che ha detto e' semplicemente demenziale come del resto lo sono normalmente le sue farneticazioni da personaggio in cerca di autore

  • La correttezza amministrativa e soprattutto la copertura finanziaria erano alla base delle delibere dell'allora sindaco di Sommatino Tricoli. Ne sa qualcosa la Corte dei Conti. Meditate gente, meditate da quale pulpito viene la predica.

    • Tricoli, ma chi è? forse uno dei tanti nisseni di adozione che si sono trasferiti dai paesi limitrofi e che con il tempo hanno occupato la classe dirigente della nostra città... come ex dirigenti, insegnanti, professionisti che sono arrivati e stabilizzati a Caltanissetta già in età adulta: ma queste persone amano realmente questa città??? sinceramente vorrei fare ricordare a queste persone le loro origini prima di trasformare il consiglio comunale in un circo!

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