Mussomeli, la rete s’interroga sul caso della villa delle Vanelle: che fine hanno fatto gli alberi tagliati?

Non si placa la polemica sulla scelta dell’esecutivo comunale di abbattere gli alberi della villetta della Madonna delle Vanelle. Un atto radicale giustificato, dal vice sindaco e assessore all’Ambiente Sebastiano Sorce, come azione necessaria a garantire l’incolumità pubblica, dopo che un pino qualche mese fa era caduto sulla strada. E motivato pure dalla necessità di risistemare la struttura dell’intera villa. Una decisione- ha sottolineato il vice sindaco- presa in accordo con i residenti della zona. Giustificazioni che non convincono molto la rete. Su Facebook, per iniziativa del consigliere d’opposizione Toti Nigrelli, che ha anche pubblicato le foto di prima e dopo l’intervento, il magma dei commenti non sembra fermarsi. E adesso la rete si chiede: “Ma che fine ha fatto la legna determinatasi dal taglio delle piante?”. Tra l’ironico e il serio, in molti puntano l’indice contro la Giunta incuneando il sospetto che i resti della vegetazione siano serviti agli stessi amministratori per usi personali. Il più duro è il consigliere d’opposizione Enzo Nigrelli. “Sicuramente qualcuno di loro avrà una caldaia a legna” chiosa l’indipendente di centrodestra, accusando gli amministratori di centrosinistra di essere dei “comunisti di me..a”. Anche su queste accuse, che seguono i biasimi dai toni duri raccolti dai social network, tenta una risposta il vice sindaco Sorce: “Gli alberi segati sono ora in possesso della ditta che gratuitamente ha accettato di tagliarli. Non abbiamo speso un centesimo su questo intervento”. E sulle parole del consigliere Nigrelli che affibbia pure a lui la falce e il martello, Sorce, che fino a pochi giorni fa apparteneva al Mpa replica: “Non sono mai stato un comunista. Ma se essere comunista significa prendere delle decisioni per preservare l’incolumità dei miei concittadini, allora sì, sono un comunista”.

Condividi