Fatti al bar, un caffè con Leandro Jannì:”La lapide di Tripisciano caduta di stile autoreferenziale”

Il caffè non è soltanto una bevanda ma un rito liberatorio durante il quale si parla liberamente di tutto ciò che accade nel capoluogo nisseno e non solo. Noi il caffè lo berremmo con i primi attori della vita della nostra città. Ogni qual volta ne avremo voglia, dinanzi ad un tazzina che contiene il gustoso “nettare nero”, approfondiremo le notizie (con i protagonisti) che maggiormente interessano la nostra provincia, la città di Caltanissetta ed i suoi abitanti. Buon caffè a tutti.

httpv://youtu.be/54KnjNW3POA

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  • Scusami Leandro,
    scusami per aver visto con ritardo questo tuo intervento e scusami per NON essere d'accordo con te sulla tua conclusione : "la lapide va rimossa".
    Io penso invece che vada fatto di tutto per garantire che NON sia rimossa o modificata, ma resti così com'è, a ricordo imperituro, nei secoli, di questo periodo buio, di decadenza, di degrado della cultura e dell'Italia migliore, di cui questa lapide è una splendida sintesi.
    Se ci rifletti bene, come avrebbe detto McLuhan, "la forma E' la sostanza", e la sostanza nissena e, ahimè, italiana è proprio questa "arroganza del potere" che si autocelebra, si autoincenza, si mette in mostra persino nelle più piccole cose, senza rendersi conto di quanto, proprio accostandosi a personaggi davvero storici e grandi, esso risulti piccino piccino, anche se indossa feluche, pennacchi o papaline.
    Ai posteri, quindi, il "piacere" di leggere questa "fotografia involontaria" della nostra epoca !

    • Ahahahahahahahahah... giustissimo Pino! Credo proprio, comunque, che il mio generoso consiglio non verrà ascoltato. Ai posteri, dunque!

    • La critica è passione, progetto, impegno, responsabilità. Magari i nisseni fossero sempre critici!!!

  • ottimo!
    il vero problema rimane quello che le decisioni per eccesso di democrazia vengono sempre mediate attraverso compromessi e per la solita mentalità del do ut des purtroppo applicata in questo caso anche per un opera commemorativa.
    Sono convinto della buona fede del caro amico Agesilao che saprà trovare, spero senza mediazioni, il giusto rimedio, tra l'altro facilmente realizzabile, alla bella iniziativa di ricordare Michele Tripisciano, artista italiano.

    • Eccesso di democrazia? Ma ci pensiamo a cosa diciamo prima di aprire bocca o scrivere cose del genere? Vogliamo quindi la dittatura dei mediocri? O peggio ancora quella degli estremisti o degli idioti?
      Se ci fosse stata una decisione democratica anche in questo caso non si sarebbe arrivati all'ennesima vergogna cittadina. E i tanti pareri negativi a questa inziativa lo dimostrano ampiamente. La città avrebbe preferito una targa commemorativa nel vero senzo della parola, e non uno spot publicitario a favore di pochi illustri sconosciuti che usano i morti eccellenti per farsi belli davanti la città.
      Le peggiori decisioni negli ultimi decenni, la totalità delle decisioni a ben vedere, sono state prese da piccoli uomini che in totale autonomia e in solitaria lotta contro tutti hanno fanno cose che la maggiranza delle persone, democraticamente, non permetterebbero minimamente, nenache per scherzo.
      Le pochissime decisioni decenti prese senza democrazia negli anni passati rappresentano solo piccole parentesi fortunate di un trend negativo che continua a mettere in ridicolo la città e i nisseni e che vuole sempre il leader di turno autorizzato a fare cose sempre più deleterie o addirittura imbarazzanti per il resto della città. Non a caso le cose peggiorano, e non per eccesso di democrazia, che non c'è neanche a cercarla con la lente, ma per eccesso di uomini stupidi soli al potere, e di altri uomini stupidi che difendono questa situazione evocando un misterioso quanto inesistente eccesso di democrazia...

      • Nessuno sta difendendo la targa commemorativa, ne quanto meno la gestione politico amministrativa della nostra città. Si può anche sbagliare in buona fede; per eccesso di democrazia, forse non mi sono espresso bene, intendevo dire che magari si è eccesso nel ringraziare e compiacere tutti quelli che hanno partecipato gratuitamente, o hanno dato il loro beneplacito, affinchè si potesse realizzare questo monumento a Tripisciano. (povero Tripisciano, prima la piazzetta ed ora la lapide!)

        Tipica situazione provinciale che vediamo quotidianamente anche per qualunque manifestazione, convegno, evento, inaugurazione, mostra, presentazione di film, di libri, nel quale prima di ogni altra cosa si da sempre spazio alla voce delle autorità competenti sempre pronte a mettere il cappello in ogni situazione; vizietto di tutto l'arco politico, da sinistra a destra. Magari di questo mi piacerebbe parlare

        Ora anche questa commemorazione , in particolare, la trovo in linea con quanto già detto, col solo vantaggio che non ha nulla di irreversibile; una lapide può essere modificata e sistemata meglio.

  • Sono d'accordo, sembra più che altro pubblicità politica e commerciale....
    Ma la parte più bella è quella finale!!!
    Quanno ce vò ce vò.

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