“Ormai, pero, è fatta”, affermano, soddisfatti, i deputati del Movimento. “L’operazione, infatti, rischiava di non concretizzarsi senza l’ok del governo. Di ciò vogliamo dare atto anche all’impegno dell’assessore Bianchi che, onestamente, ha preso a cuore la vicenda, seguendola attentamente. Questo a testimonianza del fatto che se si vuole si può operare con tutti, se il collante è il supremo interesse dei cittadini”. Il fondo avrà una dotazione di partenza non indifferente: un milione e mezzo di euro per il 2013, cui va aggiunta la somma versata volontariamente ogni mese dai deputati 5 Stelle, che a fine anno dovrebbe ammontare ad un ulteriore milione di euro circa”. “Ci dispiace – lamentano i parlamentari 5 Stelle – solo del fatto che nessun deputato si è voluto accodare all’operazione. Più volte abbiamo lanciato l’invito a farlo, e a restituire anche piccole parti dei loro congrui stipendi per alimentare il fondo. Ma nostri appelli sono sempre caduti nel vuoto”.
Il regolamento approvato dalla giunta sarà trasmesso ora al Cga e, per conoscenza, al gruppo parlamentare 5 Stelle, che non è ancora a conoscenza di tutti i dettagli. Alcune delle caratteristiche princiapali dell’operazione dovrebbero essere comunque le seguenti:
gli importi finanziabili non saranno superiori a 20.000 euro in unica soluzione (una microimpresa, può comunque fruire di più finanziamenti successivi, i cui importi cumulati devono essere inferiori a 25 mia euro). Le imprese ammesse devono avere sede legale e operare nell’ambito della Sicilia, non devono essere fallite, in liquidazione coatta amministrativa o in amministrazione controllata, devono essere in regola con la disciplina in materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro e con quella antiriciclaggio e antiterrorismo. Il tasso di interesse sarà agevolato, molto più basso, quindi, di quello praticato normalmente dagli istituti bancari.