L’intimidazione. Parla Alfonso Cicero:”Pago le mie pesanti denunce”

Il trolley fatto trovare dietro la porta dell'abitazione di Alfonso Cicero

CALTANISSETTA – La dichiarazione a caldo di Alfonso Cicero.
“Si tratta dell’ennesimo avviso intimidatorio. Questa volta pero’ hanno scelto di farlo in maniera drammaticamente esplicita, aggredendo anche la serenita’ della mia famiglia. Non posso non legare questo atto alla mia attivita’ di commissario dell’Irsap, alle decine di esposti e denunce con cui ho toccato i nervi scoperti di certi affari che legano da sempre politica, mafia e lobby affaristiche”. Lo dice il commissario straordinario dell’Irsap, Alfonso Cicero, da diversi anni scortato da due militari della Guardia di finanza, dopo il ritrovamente davanti casa sua di una valigia con una bombola di gas, materiale infiammabile e fiammiferi. “Non e’ tuttavia compito mio trarre conclusioni. Ho fiducia nella magistratura e – conclude – nelle forze dell’ordine che stanno lavorando da tempo in silenzio, ma operosamente”.

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  • Mai sentito dire di un ordigno, anche se rudimentale, concepito in questo modo soprattutto quando si vuol dare una matrice mafiosa... poi i fiammiferi a che sarebbero serviti?

  • ... resto sempre stupito della provvidenzialità della mafia e del malaffare. Ogni qualvolta c'è una critica politica ai padroni della politica e delle nomine arriva una busta con pallottole, una valigetta "incendiaria", una lettera minatoria. Gli esecutori non si conosceranno mai.. ma per fortuna... la provvidenza... legittimerà scelte politiche e di potere.
    I miei eroi sono Falcone e Borsellino no questa antimafia da operetta

  • Noi cittadini abbiamo il diritto di sapere chi è stato, subito, senza indugi, con indagini a tappeto e meticolose per poi dare la giusta punizione agli autori ma soprattutto ai mandanti.

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