Giustizia. L’On. Alessandro Pagano spiega la campagna “Caltanissetta firma per una giustizia giusta”

CALTANISSETTA – Lunedì 29 luglio alle ore 18.30 presso l’Istituto Testasecca di Caltanissetta, l’On. Alessandro Pagano ha incontrato la stampa locale per spiegare l’iniziativa “Caltanissetta firma per una giustizia giusta”, la campagna a sostegno dei quesiti referendari promossi dal Pdl per riformare la giustizia italiana al fine di rendere il sistema più equo, efficiente e efficace.

L’On. Pagano, in qualità di commissario per il Pdl della provincia di Caltanissetta, spiega così il significato dell’iniziativa: “Il Pdl ha deciso di sostenere e promuovere i referendum sulla giustizia non perché voglia intraprendere un ‘braccio di ferro’ con la magistratura, ma perché convinto, come milioni di italiani, che sia necessario riformare l’attuale sistema in quanto assolutamente non in grado di rispondere all’esigenza dei cittadini e delle imprese di una giustizia certa, rapida e giusta. Riformare la giustizia, dunque, è obiettivo prioritario se si vuole sconfiggere la piaga della ‘mala giustizia’ e incoraggiare le imprese, italiane e non, ad investire in Italia”.

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  • Sbaglio, ma alexander non e' un commercialista? Bene, lasciamo riformare la giustizia agli avvocati e magistrati o ci ritroveremo un ragioniere ( lodi ai ragionieri) in sala operatoria.

    • Purtroppo, immagino senza averne colpa, i referendum proposti dai radicali fanno gli interessi di Berlusconi. Mi dispiace ..... sarà per un'altra volta.

      • I RADICALI sono 40 anni che si battono per una giustizia giusta, mi creda non è una iniziativa pro singolo. La giustizia che abbiamo ha un costo ENORME sulla economia del Paese. Pensi alle riparazioni ai detenuti per le condizioni carcerarie inadeguate (tortura) o al fatto che escono con una recidiva altissima. La pena deve tendere alla risocializzazione del condannato, è nell'interesse di tutti che chi ha pagato esca migliorato. Invece funziona solo Bollate a Milano o pochi altri. La custodia cautelare in carcere è strumento abusato se la statistica - quindi matematica e non opinioni - dice che circa il 50% di coloro che subiscono la misura cautelare poi risulterà non colpevole. E la non ragionevole durata dei processi? Sono costi enormi per il nostro Paese. La separazione delle carriere tra magistratura giudicante e PM è fondamentale, come la responsabilità per colpa grave (la colpa grave è legata ad una azione estremamente colposa come quando il medico vi opera l'arto sbagliato per intenderci). Poi c'è anche la obbligatorietà dell'azione penale. Tutti elementi che intasano il sistema e producono DI FATTO una amnistia non controllata che coinvolge i processi a maggior rilevanza. Vi invito a leggere le proposte referendarie ed a documentarvi sulle questioni affrontate. Con il singolo o il PDL il nesso è davvero debole.
        Io - mai simpatizzante PDL - sosterrò i Referendum perchè i temi sono estremamente rilevanti per tutti i cittadini italiani.
        Se avete dubbi possiamo scambiarci opinioni anche qui.

  • Ancora con 'sta storia!!!
    L'esigenza della riforma della giustizia è solo del PDL (che ha tantissimi indagati, condannati, rinviati a giudizio, reclusi ecc. ecc.).
    Alla gente comune la giustizia com'è, per il momento, non è affatto un problema così urgente come lo è per voi!
    Gli interessati siete solo voi!

  • cmq se la giustizia fosse stata + veloce, un certo sig. silvio non si sarebbe salvato con tutte le prescrizioni che ha ottenuto in questi 20 anni. Non avrebbe passato il tempo a difendersi DAI PROCESSI ma NEI PROCESSI. Sarebbe in galera già da tempo e oggi non ci sarebbe stato bisogno di nessun on. che si battesse per una giustizia giusta. Per intenderci la giustizia giusta è quella che assolve il capo, quella sbagliata lo condanna.. OVVIO!!

    • Aggiungo che quando per il Cav. si è prospettata una veloce conclusione definitiva dell'attuale processo sui diritti Mediaset (quello che in Corte di Cassazione avrà con ogni probabilità il suo epilogo con la sentenza di domani), c'è stata una levata di scudi (dai legali di B. a tutti i parlamentari del centrodestra) contro una sentenza "stranamente" troppo veloce!!

      Quindi: se la giustizia è lenta parte la litania delle sentenze ad orologeria; se è veloce non va bene perchè notoriamente la maggior parte dei processi in Italia non può contare su tale celerità...

      L'On. Pagano ci spiegasse, in qualità di commissario provinciale del PDL, da che parte vogliono propendere: giustizia troppo lenta (effettivamente un problema annoso per il Paese, ma una manna dal cielo per B. che ha così potuto giovare di prescrizioni come se piovesse), oppure troppo veloce (un imputato bacerebbe dov'è più sporco per poter vedere la conclusione del proprio processo in tempi così stretti, anche alla luce delle imminenti chiusere estive - sempre che si consideri innocente....)

      • Questo a sostegno che l'iniziativa "a sostegno" non è per il singolo ma per tutto il Paese Italia. La durata non è una variabile indipendente del processo giusto.
        Cercate di guardare oltre Berlusconi, l'iniziativa referendaria non è legata in alcun modo a Berlusconi.
        Non c'è URGENZA? Ne siete sicuri? Stanno piovendo sanzioni e risarcimenti per la durata e le condizioni di detenzione. Un vero tornado, prima sottoscriviamo convenzioni europee e poi non adeguiamo il sistema Giustizia.
        Nessuno è contento di come funziona adesso il sistema tranne forse chi avendo torto ti dice minaccioso "beh, fammi causa".
        Informatevi e meditate!

        • Hai ragione, la presenza di B. offusca tematiche che, senza di lui, potrebbero essere meritevoli di attenzione. Ma sentire che dal PDL arrivano sempre proposte di riduzione dei termini di prescrizione, oppure di riduzione delle pene per chi è condannato per concorso esterno in associazione mafiosa (guarda caso, l'accusa che pende sulla testa di Dell'utri) come si fa a dare credito a queste persone. La minaccia "e fammi causa" è appunto, come correttamente dici tu, uno scudo dietro al quale si nasconde chi sa di poter prolungare alla calnde greche qualsiasi questione, ma proprio per questo stride la levata di scudi del centrodestra contro "l'anomala" celerità della chiusura del processo sui diritti Mediaset. Il Cav. dovrebbe essere lieto, se si crede innocente, di poter dimostrare con sentenza la propria estraneità ai fatti, invece tutti a lamentarsi perchè la Cassazione ha cercato (legittimamente) di evitare che tutto cada in prescrizione, con annesso spreco di denaro pubblico perchè tutto si sarebbe chiuso con un nulla di fatto.

          L'emergenza giudiziaria, escluso tutto questo, è un cancro per tutti noi, ma atteggiamenti come quelli tenuti da un ex Premier e da attuali figure di rilievo del nostro apparato istituzionale non aiutano di certo a ragionare in maniera lucida.

  • quante falsità per salvare una persona... ci vogliono pene severe no depenalizzazzioni selvagge... e riempite a tappo le carceri, quale sovrappopolazione. Gli Stati Uniti hanno 6 milioni di carcerati su 350 milioni di abitanti... con una percentuale così applicata alla popolazione italiana ci sarebbero oltre 1 milione di carcerati... noi con 50.000 parliamo di indulto e amnistia... la smetta
    Se la gente avesse davvero paura di finire dentro ci penserebbe su 3 volte prima di delinquere e di intasare tribunali

  • Certo! Magari se legalizzassimo la prostituzione minorile, l'adescamento, la concussione, il falso in bilancio, peculato, estorsione etc, non sarebbe il massimo... l'Italia in questo momento ne ha davvero bisogno!

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