Dobbiamo essere capaci – ha detto il Prof. Giammusso – di costruire progetti innovativi creando cultura d’impresa anche nei processi scientifici. Per questo immagino l’università con un occhio rivolto al nostro territorio ed un occhio alla internazionalizzazione e alla globalizzazione, processi futuribili che non si possono non tenere di conto benché appaia difficile questa prospettiva vista l’attuale situazione del nostro territorio, e che ci sembrano oggi percorribili anche alla luce di questo incontro. Illustrati i corsi di laurea presenti a Caltanissetta, le eccellenze del territorio (il SimHos presente al Cefpas), gli accordi stipulati nelle ultime settimane dal Consorzio con numerose realtà ed istituzioni formative del panorama regionale e nazionale, i progetti futuri di promozione di Master di I e II livello, in particolare quelli per le Relazioni internazionali, ideale continuità del corso di laurea in Relazioni pubbliche sul quale il Consorzio nisseno ha investito molto in passato. Il Comune di Caltanissetta – ha detto l’assessore Zurli – rivedrà il suo impegno anche per quanto potrà riguardare la compartecipazione alla spesa. Ma una riflessione va fatta anche sulla necessità che si avvii la ricerca accanto alle facoltà presenti in città: auspichiamo dunque che le professioni sanitarie tornino a Caltanissetta, che nascano qui le cliniche universitarie e le scuole di specializzazione, passo fondamentale per la ricerca. E’ fondamentale – ha ribadito il Provveditore Gruttadauria – far conoscere ai ragazzi l’università presente sul territorio ma anche valorizzare i nostri ragazzi, cercare di comprendere in cosa vogliono spendersi nel loro futuro. Per questo ritengo che si potrebbe anche puntare alla creazione di nuovi indirizzi quali, ad esempio, la valorizzazione delle nuove agrotecnologie. Il presidente del CdL in Ingegneria Miceli ha sottolineato come, in 15 anni, tutti gli studenti usciti dalla facoltà nissena abbiano trovato immediatamente occupazione mentre la presidente del CdL in Medicina Di Liegro ha puntualizzato che la nuova disponibilità manifestata dal Cefpas potrebbe contribuire alla nascita di un campus universitario a Caltanissetta che nulla avrebbe da invidiare ad Urbino e ad altre città universitarie.
Chiesto un coinvolgimento maggiore ed una responsabilizzazione della politica verso il Consorzio Universitario nisseno ma anche servizi migliori per gli studenti ed un ascolto più attento dei bisogni del territorio. Quella di Caltanissetta – ha concluso il Presidente Giammusso – deve essere oggi un’università che deve cambiare radicalmente: questo territorio deve divenire luogo di confronto, centro di interessi diversi ma funzionali alle nuove esigenze e alla vocazione dei contesti sociali ed economici in un processo di sviluppo territoriale. Ed il Consorzio ha oggi due vie: continuare a sperare nei soci già esistenti coinvolgendoli in nuove sfide innovative o allargare a nuovi soci, dal Cefpas agli istituti di credito ad altre università ma anche fare ricerca. Per questo partiranno subito i concorsi per i ricercatori mentre sono già attive due task-force.