In un comunicato, il vicepresidente dell’Ars, che parla di se stesso come “cittadino” secondo l’ortodossia M5S, afferma ancora: “Ricordo ai miei colleghi ed in particolare al capogruppo Giancarlo Cancelleri che le cose non stanno come sbandierato sui giornali le scorse ore. Lo stesso Cancelleri sa infatti quale la vera posizione che ho assunto, rinunciando sin da subito l’indennita’ di funzione e restituendo quando possibile parte del mio stipendio di deputato. A proposito di restituzione, ricordo ai miei colleghi che a mancare all’appello e’ il solo bonifico di marzo. Sul piano della rendicontazione -continua l’autodifesa di Venturino- ho espresso ai miei colleghi l’inopportunita’ di fare la stessa per evitare attacchi e speculazioni da parte di chi passa il proprio tempo davanti ad un pc a fare le pulci su chi e come spende cento euro in piu’ o in meno. Sottolineo infine che io non mi sono posto fuori dal Movimento 5 Stelle, ho soltanto espresso una posizione politica difforme da quella dei miei colleghi e dello stesso Grillo. Mi riterro’ -conclude Venturino- fuori allorquando ricevero’ ufficiale comunicazione da parte dello stesso Movimento 5 Stelle”.
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