Commercianti sul piede di guerra: “il sindaco sordo alle nostre richieste”

SAN CATALDO – Delusi dall’amministrazione comunale, per l’organizzazione della Fiera di Maggio, i commercianti di corso Sicilia hanno scritto una lettera durissima indirizzata al sindaco Franco Raimondi che di seguito riportiamo:

“In data 9 maggio 2013 è stata inaugurata la Fiera dell’Artigianato giunta ormai alla sesta edizione. L’evento organizzato da un organismo associativo di natura privata, ha richiamato, fino al 12 maggio, tantissimi visitatori e certamente non è mancato l’interesse di cittadini e operatori.  La Fiera anche se non organizzata direttamente dall’Ente Comune, rappresenta comunque un monumento di particolare vivacità economica che in un momento di grave crisi economica come quello che stiamo attraversando non è di poco conto. Tuttavia, in controtendenza rispetto agli anni precedenti, l’attuale amministrazione ha deciso di assegnare agli organizzatori una porzione del corso Sicilia e tutto lo spazio antistante il Monumento ai Caduti e piazza Falcone Borsellino, trasferendo di fatto non solo le attività espositive ma anche tutte le attività accessorie di spettacoli e incontri culturali che prima venivano effettuati nella piazza antistante il Palazzo di Città. E’ del tutto evidente che tale scelta non solo ha penalizzato le attività commerciali e artigianali presenti nell’ormai ex salotto della città, ma ha di fatto, se ancora ce ne fosse bisogno, chiarito speriamo non in modo definitivo, quale idea ha questa amministrazione circa l’utilizzo degli spazi antistanti piazza Giovanni XXIII. A circa un mese da una richiesta avanzata all’ente locale e attenzionata dalla IV commisione consiliare, con la quale si chiedeva di modellare e orientare nuove forme di socializzazione e aggregazione dei cittadini, al fine di evitare l’ormai diffusa abitudine di socializzare nei Centri Commerciali con la conseguente desertificazione del centro urbano. Tale scelta appare ancora più offensiva e mortificante alla luce degli orientamenti espressi dalla gran parte dei consiglieri comunali che nel corso della seduta del consiglio comunale del 24 aprile hanno marcato un netto dissenso senza particolari distinzioni di natura politica, salvo una parziale marcia indietro degli stessi e in particolare dei consiglieri di maggioranza che forse per supremi ordini di scuderia o per vincoli di maggioranza hanno disatteso le loro aspettative. Poco importa comunque del risultato politico conseguito su questo tema saranno i cittadini ad esprimersi attraverso il diritto/dovere del voto, in questa nota interessa invece denunciare l’amarezza e il disagio di chi ogni giorno tra mille difficoltà cerca di assicurare un sostegno alla propria famiglia e ai collaboratori laddove presenti. Il Sindaco, ha dichiarato che le scelte della Amministrazione assicureranno degna attenzione sia a chi investito “dieci” sia a chi ha investito “cinque”. Nelle more, auspichiamo degna attenzione ai bisogni dei cittadini e dei luoghi nei quali amerebbero passeggiare, socializzare, e per dirla tutta, vivere. Per quanto sopra, senza ombra di dubbio, oggi possiamo affermare quanto le pompose dichiarazioni del sindaco siano ben lontane dalle sue valutazioni circa gli investimenti, tuttavia quanto è accaduto non dovrà ripetersi perchè lo spettacolo triste di una fiera monca con una concentrazione di stand vicinissimi gli uni agli altri sopra e sotto i marciapiedi hanno favorito spintoni e soste brevissime. La folla di sabato sera e domenica, concentrata in uno spazio assai limitato quasi “un corpo a corpo “ per guadagnarsi la possibilità di guardare , domandare , soddisfare curiosità ; non è stato facile !!! – un formicaio di persone tese ad evitare contatti fisici con sconosciuti , chi ha superato si e concesso una passeggiata serena in direzione di Piazza G. XXIII. Il corso è rimasto ugualmente chiuso nella sua interezza quindi se solo qualcuno lo avesse voluto bastava allargare gli spazi fra gli stand spalmandoli fino ad arrivare alla piazza Papa Giovanni XXIII escludendola: avremmo così evitato tutte quelle negatività che si sono verificate; senza contare che la folla avrebbe avuto tra l’altro maggiore possibilità di scelta come avventori di bar – nei quali per un bicchiere d’acqua hanno fatto la fila. Se questo non è sufficiente per farvi riflettere sulle scelte; il ripetersi di quando accaduto spalanca le porte  a pensieri che vanno nelle più varie direzioni…….. Ci , vi chiediamo , così facendo in che cosa abbiamo risparmiato ? Abbiamo soddisfatto il desiderio di tutti ? O forse l’ostinazione di concentrare il tutto su una porzione del Corso vi ha soddisfatto , vi ha inorgogliti o peggio vi fa sentire vincitori ?- Se , si , chi sono i perdenti ? Speriamo e vi auguriamo che non  siano i cittadini e i visitatori. Ai Consiglieri Comunali che in qualche modo, si erano espressi per la originaria collocazione degli stand espositivi, nel centro commerciale naturale, abbiamo altro da chiedere una futura maggiore coerenza “fra quello che si pensa, quello che si dice, quello che si fa” e quando si ottiene nell’interesse sovrano della popolazione” .

View Comments

  • ma quali negozi o artigiani ne avrebbero beneficiato?dove sono sul corso tutti sti negozi, botteghe!?forse volete dire bar?vivaddio sembrano proprio non soffrirne!sarebbe meglio organizzare il Maggio di San Cataldo ogni domenica:eventi culturali tra teatro Marconi, piazza Crispi, Villa comunale, Piazza Borsellino discoteca all'aperto, con blocco del traffico del corso per dare possibilità ai bambini di correre, andare in bici partecipare ad eventi adatti a loro per strada ( e non al centro commerciale a far che?)

      • grazie.ragazzi forza, non possiamo solo criticare ma principalmente COSTRUIRE!abbiamo decine di compagnie teatrali che, più o meno, sanno portare in scena spettacoli vari: il TEATRO MARCONI, la loro casa e non solo di qualcuno! 2 bande musicali, ripeto 2 bande musicali che potrebbero intrattenere con concerti all'aperto. corali a iosa! musicisti a bizzeffe!PIAZZA CRISPI auditorium a cielo aperto! saltimbanchi e giocolieri! barzellettieri e comici vari!la VILLA COMUNALE potrebbe accogliere tutti gli stand nei vari piani, ogni domenica, SENZA AFFITTO DEL SUOLO PUBBLICO per le imprese di san cataldo!tutto naturalmente GRATIS per i sancataldesi e senza profitto per chi si esibisce o vogliamo solo essere retribuiti per far vedere quanto siamo, più o meno, bravi!

        • Mettiti in contatto con noi Gd di San cataldo se vuoi...avevamo in mente di fare qualcosa del genere. Le tue idee sono ottime sarebbe un peccato non aiutarti a realizzarle.

          • Caro Pippo. I GD di San Cataldo non hanno rappresentanza in consiglio comunale. Il nostro sostegno all'amministrazione è esterno. Facciamo più che possiamo sul territorio. Non nego però che qualche "mal di pancia" su qualche questione, almeno da parte mia c'è.

  • purtroppo questa sinistra non è credibile. dice una cosa e fa l'opposto.
    che brutto vedere gente così attaccata al potere e alle poltrone.
    preferiscono smentire se stessi sperando in qualche assessorato futuro. che tristezza!

    • Ma è normale! Sono così avidi di potere perché vogliono instaurare la dittatura del proletariato a San Cataldo! Mettete al riparo i bambini!

    • @Frà: Riporto l'intervento del segretario del PD Avv. Davide Cammarata, tragga Lei le conclusioni:
      "Infatti, risulta sbagliata la scelta di tagliare fuori dall’iniziativa della Fiera artigianale una parte del Corso Sicilia. Abbiamo da tempo chiesto una programmazione delle iniziative sul corso centrale finalizzata ad una reale attività del “Centro commerciale naturale”, che oggi è una mera insegna. Tale Centro commerciale non può prescindere dalla valorizzazione della sua sede “naturale”: corso Sicilia. Infatti, il Centro commerciale naturale deve strutturarsi, necessariamente, attorno al Corso Sicilia, piazza Papa Giovanni XXIII, villa comunale, parco giochi, parcheggio del campo sportivo. Questo è il nucleo attorno al quale anche gli altri operatori commerciali, insistenti sulle altre vie vicine, possono venire valorizzati. Proprio in tale ottica, che non prescinde dall’utilizzo del Corso Sicilia, vanno sostenute quelle iniziative che coinvolgono il corso centrale.

      Risulta pertanto errata la scelta di bloccare la fiera artigianale a metà corso, poiché gli stessi negozianti insistenti su quella parte di corso non coinvolta dalla fiera, avrebbero potuto contribuire fattivamente, alla buona riuscita dell’evento. Gli stessi commercianti, anche tramite le organizzazioni di categoria, hanno chiesto di utilizzare tutto il corso Sicilia per la fiera artigianale. Perché non accogliere le loro richieste? Tanto più in un momento in cui sponsorizzare e/o contribuire risulta molto difficile per tutti gli operatori economici. Una iniziativa di privati, come la Fiera artigianale di maggio, che non attinge alle finanze comunali, deve essere incoraggiata dalla Amministrazione comunale.

      Ogni occasione per valorizzare il Centro commerciale naturale deve essere sfruttata al meglio, è questa rappresenta una occasione mancata.

      San Cataldo, 30/04/13

      Il Segretario cittadino

      Avv. Davide Cammarata"

      • Sig. Modaffari lei è solo un provocatore!! E a poco a poco tutto sta venendo a galla. Il suo cavallo di battaglia principale, le permute territoriali, sono andate via. Agitava le folle, incattiviva la gente, protestava, minacciava e finalmente questa tragicommedia è finita. Senza che lei abbia fatto nulla!! Adesso purtroppo salterà in aria il pentolone rifiuti e tutti finalmente capiranno che con la munnizza il Comune non c'entra. Semmai è stata la politica dei piani alti a far danno e mi riferisco alla Giunta regionale Cuffaro con Assessore Pagano. Ma, al di la di questo aspetto, le mancherà il problema e le relative fotografie della munnizza e sopratutto non saprà come incattivire le persone ed agitarle fino all'odio dell'uno contro l'altro. Ora con questa storia di poco conto della fiera. Ma si rende conto che è solo propaganda per la difesa dell'interesse di pochi anzi forse di pochissimi?
        Lei politicamente non sarà mai nessuno per un semplice motivo: non è un politico non è capace di dialogare, di dirimere, di fare sintesi. Lei sa solo dividere, guerreggiare. E poi cambia troppi partiti e non mi dica che lo fa per la gente!

      • Si sono astenuti.Evidentemente votare contro il sindaco di comune accordo con l’opposizione avrebbe causato seri problemi all’interno della maggioranza.Inutile tuonare contro il segretario cittadino e consiglieri PD, la maggioranza non è composta solo da loro.Non hanno votato contro ma si sono astenuti, una forma di dissenso più blanda nei confronti del sindaco. Non facciamo disinformazione.

    • Si sono astenuti.Evidentemente votare contro il sindaco di comune accordo con l'opposizione avrebbe causato seri problemi all'interno della maggioranza.Inutile tuonare contro il segretario cittadino e consiglieri PD, la maggioranza non è composta solo da loro.Non hanno votato contro ma si sono astenuti, una forma di dissenso più blanda nei confronti del sindaco. Non facciamo disinformazione.

Condividi