Il polmone verde della città in mano ai privati. La Giunta comunale ha deciso infatti di dare in gestione il Parco urbano “Genco”. L’esecutivo Calà ha dato il via libera all’Ufficio Lavori pubblici a provvedere alla pubblicazione dell’avviso e ad occuparsi di ricercare e trovare delle manifestazioni d’interesse. Le motivazioni dell’atto sono tutte nella deliberazione firmata dal sindaco e dai suoi amministratori. “Nell’ottica di una gestione organica delle aree a verde pubblico e contestualmente migliorare il contesto urbano-ambientale, l’Amministrazione comunale- si legge- intende ricercare soluzioni economicamente ed organizzative valide per la valorizzazione, la corretta fruizione e mantenimento del verde urbano ed in particolare di quei parchi e giardini al cui interno sono state realizzate e/o sono previste specifiche aree gioco e ricreative”. Una scelta che nascerebbe da un certo interesse mostrato da pezzi della società civile e non solo verso spazi collettivi. “Pervengono al Comune numerose richieste d’uso di aree verdi da parte di vari soggetti (privati cittadini, associazioni, esercizi commerciali, comitati , etc.) aventi interesse al decoro del tessuto urbano e migliorare il mantenimento e la fruizione del verde pubblico”. Premesse che giustificherebbero l’intenzione dell’Amministrazione a “procedere all’affidamento in gestione del parco urbano “Salvatore Genco”, a fronte di specifica manifestazione di interesse per la relativa assegnazione”. Nei prossimi giorni verrà pubblicato un bando, al fine di individuare il soggetto gestore, la persona fisica o giuridica esterna alla struttura comunale, intenzionata a prendersi cura dell’area. Bisogna però riconoscere che anche se non ufficialmente in effetti un vero e proprio padre adottivo il Parco urbano ce l’ha da tempo: si tratta di Dario Ferreri, il barista del viale Sorce che dello spazio verde ne è il giardiniere oltre che il custode. Gratuitamente pianta alberi, innaffia piante, zappa le aiole e pulisce i sentieri. Un probabile candidato alla gestione?
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L'amico Dario Ferreri sta dando l'anima per potere mantenere il Parco Urbano di Mussomeli in condizioni decorose, non dobbiamo dimenticarci del fatto che prima che lui se né prendesse cura all'interno del Parco si aggiravano le pecore e gli incendi estivi erano all'ordine del giorno, con la sua caparbietà ha convinto tante altre persone ad aiutarlo sia nella manutenzione che nell'abbellimento estetico e funzionale, qualche associazione, dallo spiccato senso civico ha dato notevole contributi alla realizzazione di attrattive per migliorarne la fruizione, tutti gli amici di Dario coinvolti nelle tantissime opere eseguite all'interno del Parco sono intervenuti gratuitamente consapevoli di favorire la collettività e con voglia di partecipazione.
Mi chiedo, ma tutti gli amanti del verde e tutti gli pseudo ambientalisti che ora auspicano una necessaria gestione di questo polmone verde dove erano quando le pecore pascolavano liberamente tra le piante ?, dove erano quando le fiamme assalivano finanche gli infissi del teatro ?, dove erano quando l'erba era più alta delle querce, o dove sono quando dai pozzetti della fognatura escono i liquami e Dario sotto la pioggia scende a fare i solchi nel terreno con la vanga per evitare che trascinino via pure le strutture?.
Ora che il parco è degno di questo nome qualcuno chiede qualcosa o da consigli da lontano meglio dalla strada.
Per quanto mi riguarda è inutile cercare gestori per distrugge quello che oltre a Dario in molti hanno realizzato, chi se ne occupa c'è già bisogna solamente prenderne atto......
Caro Dario, io e moltissimi altri amici siamo al tuo fianco.....