“Noi”- prosegue – “sappiamo soltanto che ad inizio anno scolastico il precedente governo regionale a fronte di problemi economici legati allo sforamento del patto di stabilità ha deciso di tagliare il budget annuale per il trasporto pubblico da 222 milioni di euro a 177 con la conseguente cancellazione di gran parte delle linee extraurbane dedicate ai pendolari da parte delle aziende di trasporto regionali. Noi sappiamo soltanto che la rete di trasporti siciliana, sia per quanto riguarda i trasporti urbani che quelli extraurbani, sia per quanto riguarda i trasporti ferroviari che quelli gommati, è sempre più inefficiente e inefficace. Noi sappiamo soltanto che oggi per percorrere in treno i 100 chilometri tra Palermo e Trapani servono 4 ore, che per arrivare da Trapani a Caltanissetta ci vogliono 8 ore o ancora che per raggiungere da Palermo la Sicilia centrale ci vogliono 7 ore, lo stesso tempo per cui da Palermo si arriva a New York. La Sicilia è una regione molto estesa e i vari luoghi di cui è composta sono molto distanti tra di loro. Una rete di trasporti già compromessa, che collega male un luogo con l’altro, che non è dotata di infrastrutture veloci e moderne, che non garantisce l’efficienza e la copertura del servizio rende impossibile la mobilità interna. Di fronte a questo quadro disastroso della rete di trasporti siciliana, se dal 10 Marzo verranno effettivamente tagliati questi ulteriori collegamenti ferroviari la situazione rischierà di aggravarsi e di precipitare irrimediabilmente.”
“Per questo” – conclude Bianco – “chiediamo al Presidente Crocetta e a tutto il governo regionale di adoperarsi immediatamente per salvaguardare gli studenti pendolari siciliani, che già sono costretti ad affrontare tanti disagi economici relativi agli elevati costi della scuola, tra cui oltre a quelli relativi all’acquisto dei libri e del materiale scolastico e alle tasse, ci sono proprio quelli relativi ai trasporti che in un Paese e in una regione normale, dovrebbero essere gratuiti o quanto meno semi-gratuiti per gli studenti visto che il diritto allo studio è un diritto che deve essere gratuito e per tutti.”
“Anche per questo” – dice infine – “ci aspettiamo un netto cambio di direzione a favore di un vero investimento sull’istruzione pubblica rappresentato concretamente da una legge quadro regionale sul diritto allo studio che contenga tra i vari interventi misure efficaci per la garanzia di una rete di trasporti efficiente e gratuita, legge per la quale da qualche mese stiamo raccogliendo firme in tutta la Sicilia. Vogliamo che la scuola e la pubblica istruzione siano una priorità politica del governo regionale e lo stesso presidente Crocetta se sta dimostrando di essere in discontinuità con il suo predecessore da un lato per quanto riguarda la gestione dei soldi in certi settori con la rotazione dei dirigenti regionali dall’altro lato deve dimostrare di esserlo anche per quanto riguarda i temi della scuola e del diritto allo studio e dei servizi per gli studenti.”
UFFICIO STAMPA RETE DEGLI STUDENTI MEDI SICILIA