Necessario informare: pittosto che abortire o abbandonare i neonati, si può partorire in ospedale, senza fornire le generalità

CALTANISSETTA – La nostra provincia sta raggiungendo un altro triste primato. Tante ragazzine, ancora minorenni, decidono di abortire. Le ragioni di questa scelta possono essere molteplici, talvolta potrebbero derivare da una mancata  conoscenza. Può accadere che l’attesa di un bambino sia vissuta con grande disagio dalla madre minorenne e che questa non si senta in grado di affrontare il futuro.  In queste situazioni si chiude nel silenzio e le sembra impossibile ricevere comprensione e aiuto. Possono allora crearsi condizioni rischiose per lei e per il bimbo che nascerà. Nel nostro paese questa prima difficoltà materna ha uno spazio legale ed istituzionale. Esistono infatti leggi che tutelano la madre e il neonato e sono stati istituiti servizi a sostegno della famiglia, ma a volte conoscere le leggi ed individuare i servizi può essere difficile e complicato. Nel nostro ordinamento giuridico esiste una normativa (DPR 396/2000) che tutela tutte le donne a mantenere segreta la maternità, anche se straniere e prive di documenti. Pertanto, anziché abortire o abbandonare nella spazzatura un neonato, potrebbero partorire in un ospedale, senza rendere noto il proprio nome e senza riconoscere il bambino alla nascita. In caso di mancato riconoscimento, la legge prevede che alla dichiarazione di nascita provveda il medico che ha assistito al parto. Successivamente la struttura ospedaliera informerà la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni per aprire il procedimento di adottabilità al fine di assicurare al neonato una famiglia. Tutti gli ospedali possono gestire la “maternità segreta” e le minorenni in difficoltà si possono rivolgere alle strutture sanitarie senza il timore di essere identificate o denunciate. Chi si trova in difficoltà ha bisogno di un’adeguata informazione prima che la situazione sfoci in un aborto o in un abbandono. Ci sono tante famiglie che desiderano adottare un bambino. Pertanto appare necessario che la società civile e le istituzioni  facciano una campagna di informazione e sensibilizzazione su questa triste questione, al fine di evitare che una vita venga gettata via per ignoranza.

Davide Chiarenza

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  • finalmente qualcuno ne parla,
    è una strage silenziosa e consenziente quella che avviene negli ospedali, assistenti sociali e psicologi dove sono? ad una donna che sta per abortire basterebbe un abbraccio una parola di sostegno, alle ragazzine spiegare le gravi conseguenze di un aborto, conseguenze fisiche, psicologiche e morali che ti si cuciono addosso fino alla morte, non puoi dimenticare, non ti stai togliendo un neo, stai uccidendo tuo figlio .
    E allora cara sorella parlo a te che ti ritrovi con una gravidanza inattesa, dai una possibilità a tuo figlio lascialo vivere, sai che alla mamma di Andrea Boccelli dissero che doveva a bortire? Lei non lo fece e noi godiamo di una voce di Dio,
    grazie sig.ra Boccelli

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