La deputata Gianino Ciancio(M5S):”Legiferare all’Ars? Caos e lotta personale”

Gianina Ciancio

PALERMO – “Se poteste vedere in che condizioni si legifera, capireste perche’ la Sicilia si trova in questo stato. Sia in commissione sia in aula, l’iter e’ questo: arriva un ddl, subito dopo arrivano gli emendamenti al testo, si ha un’arco di tempo di 10-30 secondi per leggerli e votarli, poi si vota il testo completo. Tutto cio’ nel caos piu’ totale. L’unica cosa che conta e’ far passare le proprie istanze”. Lo scrive sul blog di Beppe Grillo, la deputata regionale M5S Gianina Ciancio, componente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro, nonche’ “voce dal di dentro” dell’Ars. “Poco importa cosa presentino gli altri. L’importante – aggiunge – e’ la vittoria personale, come se si stesse giocando ad uno strano gioco da tavola. Io voglio sapere cosa voto. Continuero’ a pubblicare tutto, ad alzare la voce e a pretendere di svolgere il mio ruolo con serieta’ e responsabilita'”.

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  • Condivido in pieno quanto dichiarato dal deputato del movimento cinque stelle. Il problema più grosso è che tutti i deputati usano l'assemblea regionale come il cortile di casa, nel senso che basta essere "amici" di un deputato per inserire all'interno del disegno di legge in trattazione una norma ad personam. Spesso, come dichiarato dalla Ciancio, i deputati non sono a conoscenza di cosa stanno votando e ancora più spesso votano norme che fanno comodo a singoli cittadini o a singole società.
    A rafforzare l'argomento vorrei citare un episodio che mi ha visto testimone. Una società che aveva necessità di realizzare un insediamento produttivo all'interno di un area di sua proprietà, aveva difficoltà in quanto il distacco dal confine imposto per legge non gli consentiva la realizzazione dell'edificio programmato, si rivolse al deputato "amico" di turno, che provvedette ad inserire la modifica alla norma all'interno di una legge finanziaria del tipo "omnibus".
    Quanto sopra narrato, rende evidente la totale decadenza dell'istituzione ARS e la perdita della sacralità della legge che, in quanto tale, non deve garantire e tutelare un solo cittadino ma deve regolare il vivere comune all'interno della collettività.
    Occorre lavorare dure in questa direzione e ristabilire le regole del vivere democratico all'interno della repubblica in quanto res pubblica.

    • Invece di cercare l'isola che non c'è, scaviamo nella nostra storia e usiamo i termini giusti. Non ristabilire le regole del vivere..., ma stabilire le regole del vivere...,

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