Beni culturali: incassi spariti, la Sicilia chiede 42 Mln a Novamusa

PALERMO – La Regione siciliana presenta un conto salatissimo di 42 milioni di euro alla societa’ Novamusa, il cui ex manager, Gaetano Mercadante, nelle scorse settimane e’ stato arrestato con l’accusa di essersi impossessato di 19 milioni di incassi dei siti culturali dell’Isola. Cifra che secondo il governatore Rosario Crocetta, che ha nei fatti bandito Novamusa da tutti i siti e musei di cui ha gestito il servizio di biglietteria, ammonta in realta’ a oltre 40 milioni. “Mi e’ pervenuta dalla Regione – rivela Elia Fiorillo, il nuovo amministratore unico di Novamusa, nella lettera inviata a Crocetta – una nota in cui ci intima il pagamento di circa 42 milioni di euro. In questo modo, saremo costretti a licenziare, senza un confronto fra le parti e nonostante l’arbitrato in corso”.
Sono quaranta i dipendenti siciliani di Novamusa (10 a Messina, 13 a Siracusa e 17 a Trapani). Tra i siti gestiti il Teatro Antico di Taormina, il Parco Neapolis, l’Orecchio di Dionisio, il Museo regionale Paolo Orsi e il Castello Maniace di Siracusa, i parchi archeologici e di Segesta e Selinunte, nonche’ il Museo del Baglio Anselmi di Marsala. “Da pochi giorni – scrive Fiorillo nella lettera – sono diventato amministratore unico di Novamusa e mi trovo ad affrontare una situazione di grande difficolta’, dovuta soprattutto ai tanti dipendenti che saro’ costretto, nei prossimi giorni, a licenziare. Sono convinto che, se avessimo avuto la possibilita’ di confrontarci, avremmo avuto modo probabilmente, al di la’ delle carte bollate, di trovare un percorso comune per difendere l’occupazione, senza ovviamente compromettere le reciproche posizioni”. Fiorillo spiega che e’ in corso un arbitrato, tra la Regione Siciliana e Novamusa, “per l’accertamento di inadempienze della Regione che hanno innescato il meccanismo perverso delle ipotetiche inadempienze rivendicate oggi dalla Regione siciliana a carico di Novamusa”. La lettera e’ stata inviata anche alla Corte dei Conti. “Forse e’ il caso – e’ l’invito rivolto a Crocetta – che lei chieda conto dei soldi, tanti, che Novamusa ha rimesso nelle casse regionali e di cui, dalla sua nota non risulta alcuna traccia”.

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  • Egregio dott. Spena,
    appena pochi minuti fa ho scritto in privato all'amico architetto Janni per argomentargli il mio disaccordo rispetto alla sua stizza, espressa nel suo post relativo alla notizia su Novamusa e sul dott. Mercadante.
    Per gli altri lettori del FattoNisseno.it e per Lei, mi limito invece a formulare, rivolgendole a me stesso del resto, alcune domande: mi chiedo, cioè, come mai e perché il dott. Mercadante non sia accusato di analoghi misfatti in altre parti d'Italia, dove pure svolge moltissimi lavori con le altre sue aziende, dove concorre ai bandi pubblici vincendoli secondo le regole, dove conduce avanti le sue attività senza mai incorrere in illeciti di alcun tipo. Perché gli capita di esser disonesto solo e proprio in Sicilia? Non sarà che qui egli è messo in mezzo pur non essendo colpevole? Non sarà che qui egli è scivolato nel bel mezzo di lotte e di concorrenze che altri combattono e gestiscono slealmente, facendosi forti di poteri pubblici che invece dovrebbero usare secondo giustizia e a norma di legge? E, infine, mi chiedo: perché, dott. Spena, nel suo articolo su Novamusa, non si preoccupa di dire che dopo una settimana circa di detenzione, il dott. Mercadante è stato rimesso in totale libertà dal Tribunale del Riesame di Palermo che, evidentemente, non ha riscontrato gli estremi validi per la sua carcerazione e ha invalidato le misure cautelari chieste dal pm Luise e decise dal giudice Petruzzella? Si può chiamare e considerare "corretta deontologia" questo modo di informare? Finché non ci sarà serietà nei politici (che non fanno altro che cavalcare l'onda del malcontento e che amministrano ormai solo a parole, dedicandosi allo strano sport del gettar discredito sugli altri per poter guadagnare essi stessi credito), nei funzionari pubblici regionali, negli uomini dello Stato, nei giornalisti, nessuno potrà prentendere, con retta coscienza, di gettare "merda", per usare la parola usata in un post qui sotto, su persone che non sono affatto i delinquenti che si vuol far credere: se lo si fa, in verità si getta "merda" sulla Sicilia e sui siciliani.
    Cordiali saluti, Massimo N.

  • ma perchè non ne rispettano nemmeno il lavoro dei custodi, dei paleontologi, degli archeologi???
    ma perchè la Regione non ne inventa un'Ordine professionale del settore dei BB CC come ad esempio dei collegi ecco un elenco che ne manca:
    - Collegio Archeologi;
    - Collegio Restsuratori;
    - Collegio Museografi;
    - Collegio Paleontologi;
    - Collegio Artisti;
    - Collegio Operatori Turistici;
    - Collegio Archivisti;
    - Collegio Bibliotecari;
    eccetera, eccetera...
    ma perchè nessuno ne da un'occhiata a questi mestieri da regolarizzare???
    ne abbiamo tanti ed ovviamente c'è un gran casino se veniamo iscritti a solo "libero professionista"...
    se magari la Regione seguisse questa idea magari avremo un'economia con regole e cifre da rispettare come ad esempio alla Sicilia l'80-90% ed all'Italia solamente 10-20%...
    oppure no???

  • Ecco serviti i fautori della PRIVATIZZAZIONE dei beni culturali. Ecco la Sicilia di merda nella quale abitiamo.

  • Tranquilli ci pensa il movimento 5 stelle alla regione, se non sbaglio
    nella società novamusa c'è il figlio di zichichi

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