Caltanissetta, tenta il suicidio in cella dopo la notifica del 41 bis

CALTANISSETTA – Un detenuto per mafia, classificato alta sicurezza, ha tentato di impiccarsi nel carcere di Caltanissetta non appena gli e’ stato notificato il decreto di applicazione del 41 bis. Lo rende noto Mimmo Nicotra, vice segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, secondo cui il suicidio e’ stato evitato dal pronto intervento del personale peniztenziario. Il detenuto e’ adesso  ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni non sono preoccupanti.

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  • No il suicidio delle carceri non c'entra nulla col giustizia, tutti sappiamo la condizione disastrosa delle carceri italiane, molti sono dentro per reati minori che potrebbero scontare anche a casa, ma la giustizia purtroppo non è uguale per tutti..... Se questo signore che ha tentato il suicidio ha una custodia cautelare così pesante come il 41bis di certo non era uno stinco di santo e di certo lui è uno di quegli uomini che non ha diritto di avere i domiciliari...... La legge non mette al 41bis perché si è svegliata una mattina e non aveva niente da fare..... Forse questo Signore doveva pensarci prima di commettere tali reati da 41bis,Sign Stefano non pensa che magari il Signore in questione abbia tentato il suicidio non per le condizioni carcerarie ma perché forse davvero si è davvero reso conto che per lui e' finita?...... O e' stato un semplice modo per attirare l'attenzione, cosa nel quale non è riuscito visto che la stampa non ha fatto il suo nome..... So bene di quanto può essere duro il 41bis ma per certe gente come i mafiosi che hanno seminato panico,terrore nei poveri commercianti e imprenditori, seminato il degrado nella nostra città il 41 bis e' il minimo ........ Beh se questo signore non vuole farsi il carcere duro una soluzione c'è, collaborare con la giustizia, parlare con i Magistrati e pentirai ma facendolo non solo con il cuore ma con la testa mandando in galera altri criminali come lui, forse solo così può salvarsi e può in qualche modo liberarsi la coscienza..... Poi sono dell'idea che se avesse voluto uccidersi davvero l'avrebbe fatto e questa sua scena deplorevole spero che la magistratura non ne tenga conto o che gli avvocati non incomincino con le perizie psichiatriche tentando di farlo passare per pazzo....... Perché certe gente, chi commette certi reati non è folle anzi ha il controllo totale della sua mente e agisce con lucidità....... E che si faccia il suo bel 41bis e paghi le conseguenze di quello he ha fatto e dei suoi reati....

    • Anita, è quello che penso "(...)il suicidio delle carceri non c'entra nulla con la giustizia(...)". Non entro - ovviamente - nel merito del procedimento legale. Credo che la pena, in generale, deve seguire il suo corso ed il suicidio è qualcosa che sta nettamente fuori dalla pena, fuori dal procedimento. Il condannato si merita la pena.

  • questa notizia non è degna di alcun commento! mi spiace che la direzione metta in risalto queste news. Di certo chi la giustizia fa il suo corso ed ognuno ha quel che si merita!
    cordiali Saluti
    Marcello Butera

    • Lei lo ha però commentato. Ci vuole spiegare meglio il suo pensiero?
      In particolare "(...) la giustizia fa il suo corso (...)", il tentato suicidio o il suicidio in carcere secondo lei fa parte della giustizia?

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