Raccolta differenziata, la Giovane Italia critica il nuovo sistema “porta a porta”

SAN CATALDO – Mentre è definitivamente tramontato, a quanto sembra, il progetto di raccolta differenziata con sistema a punti che era stato avviato un anno fa al quartiere Cristo Re, l’amministrazione comunale lancia il nuovo progetto “porta a porta” per i commercianti che sarà realizzato in collaborazione con l’Ato ambiente e la ditta Geoagriturismo. Sull’iniziativa piovono già le prime critiche da parte della Giovane Italia. “Nei giorni scorsi la giunta Raimondi  – dichiara il portavoce Rosario Battaglia – ha mutato le modalità di gestione della raccolta differenziata cancellando i risultati ottenuti dalle precedenti amministrazioni di centro destra. Nei prossimi giorni gli scarrabili della raccolta differenziata esistenti nel quartiere Cristo Re verranno tolti e con essi la speranza di vedere ampliato un progetto, in fase sperimentale ma attuabile anche in grande scala, che induceva il cittadino alla differenziazione dei rifiuti ottenendo, in cambio, un rimborso monetario della tassa. Il progetto sperimentale era pienamente condiviso anche dal Comitato di Quartiere che, fattivamente, ha collaborato con la precedente amministrazione e ha spronato i cittadini sulla giusta via da seguire. Si poteva fare di più? Meglio? Probabile! Ma è impensabile che una giunta annulli completamente quanto sinora fatto e decida di bloccare il progetto per avviare un ipotetico sistema di raccolta porta a porta solo nel quartiere Pizzo Carano e per le attività imprenditoriali. Non e’ chiara la modalità di gestione e non risulta l’esistenza di un benché minimo sistema di tracciabilita’ che consenta ai cittadini di ottenere rimborsi. Quel cittadino a cui in campagna elettorale veniva promessa grande attenzione, oggi che fine ha fatto? L’operaio, il bracciante, l’impiegato che vive a San Cataldo e che tanto sta a cuore, ma solo a parole, all’amministrazione Raimondi fortemente impegnata in politica dopo aver abbandonato il progetto civico, come verrà avvantaggiato? Forse si dirà che il vantaggio sara’ per la collettività ma ciò non e’ in linea con le moderne gestioni e le promesse elettoralistiche. Sicuramente nessuno risponderà a questi interrogativi. Noi ci limitiamo a ringraziare il comitato Cristo Re e la Ecorecuperi che hanno creduto nel progetto che, a costo vicino allo zero, ha consentito a tanti cittadini di ottenere rimborsi. Ci indigniamo per la scelta dell’amministrazione che al posto di aggiungere servizi a quelli esistenti decide di tagliare ma, al contempo, aumenta le tasse”.

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  • La risoluzione del problema della raccolta differenziata sta a monte.
    Affinché la popolazione sia invogliata a partecipare, occorre premiare coloro che con attenzione aderiscono al progetto.
    Questo può avvenire soltanto incidendo sulle tasche dei cittadini. Il metodo iniziato dall’Amministrazione precedente, è da migliorare e non da cestinare (chi parla, puntualizzo, non ha sostenuto mai amministrazioni in cui sia stato presente il PdL).
    Non capisco come sia difficile copiare quello che altre amministrazioni hanno fatto e continuano a fare raggiungendo ottimi risultati, in alcuni casi si sfora il 70% del rifiuto totale e nel contempo si producono posti di lavoro a costo zero.
    A nessuno mai è balenata l’idea di creare delle isole ecologiche in zone strategiche della città?
    Munire di cartellino magnetico le famiglie e in presenza del mittente attraverso un addetto, caricare punti/euro che sgraverebbero sulla bolletta finale, non potrebbe essere una soluzione?
    Per ulteriori consigli mi metto a disposizione, vista l'esperienza raggiunta, considerato che la raccolta differenziata l’ho iniziata a fare ancor prima che San Cataldo intraprendesse questo percorso, recapitando a Caltanissetta il rifiuto riciclabile.

  • Il Sig. Battaglia dovrebbe fare INFORMAZIONE e non disinformazione.
    1) Sapete che questi enormi contenitori non erano all'interno settati? cioè plastica, vetro, carta ecc. una volta conferiti nel contenitore si mischiavano l'uno con l'altro?
    2) questo sistema ingombrante e fuori scala non è assolutamente praticabile, mentre invece l'unico modo possibile è il porta a porta?
    3) questi famosi rimborsi non sono "gratuiti" ma sono a carico del costo generale del servizio e quindi a carico degli altri utenti.
    Capita la storia?

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