Pilato (ICS):”Candidature alla Presideza della Regione a dir poco sconcertanti”

CALTANISSETTA – Il 28 ottobre, in anticipo sulla scadenza naturale della legislatura, i siciliani saranno chiamati a votare per il rinnovo del Parlamento e l’elezione del Presidente della regione. Un’occasione unica per scegliere di rimuovere un’intera classe politica che in questi anni ha trascinato nel baratro la Sicilia e i siciliani.

I nomi che si fanno e le proposte dei partiti ad essi abbinati dovrebbero da soli farci dire: basta col teatrino della politica, con l’incoerenza e i gattopardismi di chi sfrutta il bisogno dei cittadini.

Si combinano alleanze con le solite macchinazioni: PD e UDC che fino a ieri si accusavano di cuffarismo e comunismo, oggi, sembrano essere alleati di lungo corso con un’ideologia comune; il PDL, il Pid e La Destra, che per anni hanno gestito il potere a livello locale, regionale e nazionale si presentano, senza alcuna vergogna, con i soliti slogan: meno tasse ai ricchi e meno assistenza e servizi ai poveri; i partiti che richiamano il sicilianismo, il partito dei Siciliani di Lombardo (ex MPA) e Grande Sud di Miccichè, dimostrano tutta la loro malafede nel reclamare qualcosa che avrebbero in questi anni già dovuto fare.

Da queste oligarchie derivano candidature alla Presidenza della regione a dir poco sconcertanti.

Crocetta, criticato anche dai suoi compagni di partito per aver trascurato le proprie funzioni a livello territoriale; da ex sindaco di Gela, da ex comunista convinto, da scaltro imbonitore che ha abbandonato la sua città per una confortevole poltrona al Parlamento europeo, si è auto-candidato in barba al metodo partecipativo delle primarie, racimolando personaggi da “corte dei miracoli”.

Musumeci, uomo di trentennale presenza, proposto in prima battuta da Miccichè per scompaginare le manovre dei lupi famelici del PDL-Pid, sembra un don Abbondio manzoniano.

Miccichè, co-fondatore di Forza Italia, co-fondatore del PDL, tragico co-protagonista dello sfacelo della politica siciliana e nazionale, insieme a Lombardo, vorrebbe rappresentare il contro altare degli apparati romani dimentico di essere stato, a scapito dei siciliani, seduto ai tavoli della spartizione del potere.

Fava portatore di un vecchio schema ideologico-populista, con i partiti che lo sostengono SEL e IDV, sembra una figura marginale rispetto al modello ordito dal solito Orlando, leader che si è sempre poi rivelato fallimentare rispetto ai propositi iniziali, vedi l’esperienza della Rete in Sicilia.

CALTANISSETTA – A questo punto occorre porsi alcuni quesiti: sono queste le uniche possibili alternative? Questi personaggi possono realmente cambiare le sorti della nostra regione? Di quali novità sono portatori?

La proposta per una Sicilia nuova che riprenda l’autentico concetto sturziano di autonomia locale, non può che essere alternativa agli schieramenti partitico-clientelari che hanno rovinato l’esistenza dei siciliani compromettendone anche il futuro.

Quindi, occorre saper ragionare non solo su una condivisa candidatura alla Presidenza della Regione, ma definire una nuova frontiera di azione politica partecipata.

Già da tempo i movimenti civici di Sicilia hanno tracciato autonomamente una via per condividere un’autentica prospettiva di sviluppo che partendo dalle risorse della nostra terra: agricoltura, artigianato, industria di trasformazione, valorizzazione dei territori stabilisca un reale protagonismo dei cittadini, con donne, uomini e giovani liberi, che sappiano responsabilmente impegnarsi.

Rivolgiamo, pertanto, un appello a tutti i movimenti svincolati dalle appartenenze partitocratriche, da quello dei Forconi, al Movimento 5 Stelle, dai Movimenti Civici ai comitati spontanei dei cittadini e a tutti i siciliani di buona volontà: costruiamo insieme un’unitaria proposta politica che ponga le basi per la costruzione di una società moderna, solidale e responsabile.

La partita in queste regionali è aperta. Non lasciamo che la mala-politica distrugga definitivamente ogni speranza. Uniamo le forze in un Polo Civico che sappia essere la casa comune dei siciliani onesti. Il cambiamento dipende da ognuno di noi.

Michele Pilato

Movimento Civico Solidale, Polo Civico per la Sicilia

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  • Mizzica, ancora riuscite ad appassionarvi a queste discussioni? Io dico a me stesso: com'è che non riesci più a votare?
    Saluti

  • Michele Pilato? Mi spiace, ma devo confermare che sei proprio un giacobino! La storia è maestra, ogni tanto studiare di più aiuta ad evitare gli errori del passato.

  • NEPPURE LA "CLONAZIONE" POTREBBE GARANTIRE E CERTIFICARE CHE, I "POSTERI" ABBIANO TALENTO, CAPACITA' E INTENZIONI TALI E QUALI A QUELLE DEI LORO MIGLIORI "ANTENATI" ... LA MUSSOLINI NE E' LA PROVA VIVENTE !
    LO SLOGAN ... "UN NOME, UNA MARCA, UNA GARANZIA" ... IN QUESTI CASI NON FA TESTO.
    MEDITIAMO !

  • Siamo ancora nel ventennio di governo del centro destra: SCONCERTANTE

    Signori Pilato & Ruvolo .... ma fino ad oggi (alla vostra età) chi avete votato?
    Vi sentite un pò responsabili della situazione attuale?

    Diffidate Gente dai "movimenti svincolati dalle appartenenze partitocratriche": ICS, FORCONI, MOVIMENTO 5 STELLE e MOVIMENTI CIVICI!

    Csambiare si può! Ma, è ovvio, la cura non può essere peggiore del male.

  • Signor Pilato, mi scusi, non ho cpito un cosa, ma per fare fronte unico, chi si dovrebbe ritirare??? Sturzo, Cancellieri o Ferro???Io credo nessuno dei tre, ormai le loro campagne sono state lanciate da tempo!!! Lo vede che siamo sempre allo stesso punto. Come direbbe bene un amico io carissimo, politico navigato gelese, la cutre e cutre..............non c'è nulla da fare!!

  • Non cerchiamo di costruire verginità inesistenti, lo sappiamo tutti in qusta citta, signor Pilato, che lei gravitava in area margherita e stava in una cordata capitanata dall'ex assessore Cimino, lungi da me, additare , anche perche' il tribunale, si è espresso già con sentenza, nei confronti dell'avvocato.Per cui, basta con questi discorsi del ricambio , dell'azzeramento, non mi pare che lei sia la persona giusta per dire queste cose. Il problema, non è il nuovo o il vecchio,ma l'efficienza e la costruzione del bene comune. Se guardassimo alla pagliuzza nel nostro occhio piuttosto ,che alla trave nell'occhio dell'altro, eviteremmo di inveire e condannare e organizzare tribunali da Santa inquisizione. I candidati sono quelli che sono, ognuno ha la sua storia, il suo vissuto, e ognuno presenta il proprio programma, insomma, ognuno vende la merce che ha, se poi questa è scadente o di prima qualità, sta al compratore verificarne la freschezza. Lei, plachi le sue ire, Signor Pilato, non è proprio il caso di agitarsi tanto, non ne vale proprio la pena!!...........Faccia la sua propaganda, legittima, serena, non vesta gli abiti di Savonarola, mi creda, non è nelle sue corde!!!

    • Sicuramente il fondo di Michele Pilato ha innescato un dibattito aspro che vede diverse posizioni, come è legittimo che avvenga in un sistema democratico.
      Vorrei però sviluppare un punto della nota a cui sto replicando, per provare ad affrontare un aspetto.
      Il "bene comune" è stato fagocitato dalla società attuale dall'edonismo e dall'individualismo, praticamente ciascuno di noi pensa solo a se stesso e non alla società in cui vive.
      Chi vincerà le elezioni dovrà basare le sue attività politiche e amministrative sulla tutela del bene comune che, vista la congiuntura economico - finanziaria in cui ci si trova, è rimasto ormai l'unico bene da tutelare.
      I paesi "civili" come la Svezia, la Norvegia, la Finlandia, etc., mettono il bene comune al primo posto, perchè non possiamo farlo pure noi, partendo dalla nostra regione e dalla sua più grande peculiarità: l'autonomia?
      Per fare partire in quarta il dibattito, Vi riporto un fondo di Eugenio Scalfari pubblicato qualche giorno fa su Repubblica on line:
      “… ciascuno di noi ama se stesso ed è perfettamente fisiologico che ciò avvenga, ma ama anche gli altri, il suo prossimo. La nostra vita individuale e sociale nasce dalla continua dialettica tra queste due polarità. Oggi stiamo attraversando una fase in cui l'amore di sé predomina e le regole del bene comune giacciono dimenticate in qualche sudicio scantinato. Facciamo il possibile per riattivarle, soprattutto per i figli e i nipoti che sperano nel futuro.”

  • Caro Giovanni,
    conosci la mia storia politica e personale e la nostra stima reciproca ci mette al riparo da qualsiasi preconcetto o condizionamento ideologico. Io come te mi sono rivoltato contro i baroni della politica.
    Apprezzo da sempre il tuo coraggio e quello dei tuoi e miei amici perchè avete fatto breccia non solo nella società ma spesso anche nelle coscienze di noi cittadini.
    Ma per essere diretti, precisi e anche franchi, come sempre, ti ripeto dopo averlo fatto de visu in passato, che le critiche per quanto a volte sciatte e superficiali vanno sempre accettate. In fondo da ogni esperienza o da ogni azione c'è sempre da prendere qualcosa. Cadere nell'errore di credere di essere depositari di un dogma o unti dal Signore contraddice quello che invece in modo mirabile avete sempre fatto: confrontarvi con tutti, con la cittadinanza di ogni tipo, con ogni entità, ogni comitato, ogni potentato perfino!
    Avrei evitato un attacco così esagerato come quello di Michele per la semplice ragione he quelle cose davvero tutti le pensiamo, fatto salvo il mio amico Musumeci (ma quello è un debole storico che mi perdonerai!).
    Anzi in considerazione del fatto che il vostro movimento è scandalosamente ignorato dai media non sprecherei tempo per le invettive ma mi dedicherei piuttosto a far conoscere idee e uomini candidati del vostro polo.
    Spero di non aver fatto un'invasione di campo ma di aver semplicemente espresso un'opinione nei confronti di amici stimati e di grande valore senza con questo pensare che io possa mai votare per voi!!!
    Anzi alle prossime elezioni regionali ripongo il mio voto e la mia fiducia nei confronti di un giovane entusiasta come Michele Mancuso. Ora che fate, mi crociffiggete??!?!
    Con stima e simpatia

    • Caro Michele almeno tu sai chi votare, ma bisogna ammettere che l’analisi degli amici di ICS non è poi cosi lontana dalla realtà. Concordo con quanti sostengo che queste elezioni potrebbero essere quelle della svolta, ma analizzando bene la storia di coloro che aspirano alla carica di governatore si comprende che la musica è sempre la stessa. Anche io credo che ogni esperienza ed azione lasci sempre qualcosa, ma oggi ciò che rimane della politica passata, sia di sinistra che di destra, è veramente da devastazione post guerra. La gente è stanca, la voglia di impegnarsi è sempre più scarsa da parte delle persone perbene. Sai con quanto entusiasmo ho iniziato la mia esperienza politica nel PDL. In 6 Mesi non ho mai sentito esprimere un concetto intellettualmente degno di rilievo, mai un idea nuova un programma di lungo termine. NULLA!!!!....sono scappato deluso ed amareggiato.
      Dalle pagine di questo giornale si leggono ad ogni notizia politica le offese e gli insulti di anonimi lettori che alimentano quell’odio e quel livore che ormai pervade la politica Italiana (Grillo docet). Siamo tutti d’accordo che ci vogliono personaggi nuovi. Il sistema ha fallito!!. Bisogna iniziare a discutere su idee e programmi veri e reali, indipendentemente dal credo politico. Sono certo che ognuno di Noi vorrebbe creare qualcosa di solito per le generazioni future.

      • Caro Vincenzo,
        innanzitutto voglio ringraziati per la pacatezza delle tue osservazioni e per l'evidente capacità di analizzare, in poche parole, l'attuale situazione.
        Mi scuserai se attraverso la replica al tuo post formulo un'ulteriore riflessione, tenendo presente anche i commenti che in tanti hanno voluto fare sull'argomento.
        Premetto che sono convinto che vi sia un diffuso malcontento tra i cittadini, che talvolta si risolve in messaggi sprezzanti, altre viene celato dalla speranza che qualcosa cambi. Ma è evidente che non basta più commentare o semplicemente sperare. Occorre, uscendo dall'anonimato, sapere mettersi insieme per una necessaria rivoluzione culturale, non ideologica ma sociale, che non lasci morti e feriti sul terreno, ma faccia crescere in ognuno di noi il senso di appartenenza alla comunità. La Sicilia non ha bisogno di eroi, ma che i siciliani onesti alzino la testa.
        La faziosità, l'incoerenza e l'opportunismo sono il dramma della nostra terra.
        Chi ha militato, come me, nei partiti tradizionali, senza comunque essere voce del coro, sa che quelle strutture dall'interno non possono essere e non vogliono essere cambiate, perchè è il carrierismo il loro collante. Quindi, non è solo un problema di persone (anche se in maggioranza sono in buona fede) è proprio il sistema che rende impossibile cambiarle.
        La profonda crisi nella quale la nostra terra sta sprofondando, con i drammi del settore agricolo, della formazione professionale, dell'artigianato, dell'industria, dei servizi socio-sanitari, dei precari abbandonati a se stessi, con la gestione clientelare, esosa ed inefficiente dei servizi - raccolta rifiuti, acqua, assistenza agli svantaggiati - paradossalmente può essere vista, anche se è crisi profonda, come un'opportunità. Questo se comprendiamo la necessità di scardinare il sistema perverso delle oligarchie partitocratiche che, dopo tutto, fanno apparire come necessaria e affidabile la loro presenza e, viceversa, inopportuni e deleteri coloro che voglio stimolare i cittadini a partecipare attivamente alla vita pubblica esercitando la propria sovranità.
        Nessuno ha ricette precostituite o verità dogmatiche da imporre.
        Ma quali dovrebbero essere le alternative per il cambiamento?
        Credere in qualcosa significa operare coerentemente nella direzione per realizzarla. Ognuno di noi ha una storia che è significativa per le scelte che ha compiuto rispetto a ciò che ha voluto rappresentare.
        Einstein diceva: possono coloro i quali hanno determinato il caos volerlo ricomporre?
        Certo, è facile scendere sul terreno della sterile polemica senza dati di fatto. Ma fatti e misfatti l'attuale classe politica, penso, ne hanno tanti da spiegare, avendo da lungo tempo gestito e manipolato le istituzioni.
        Quindi, è una colpa rileggere la storia politica di chi, oggi, vuole nuovamente candidarsi al governo dei territori, sopra le macerie da essi stessi prodotte?
        E' una colpa sollecitare i cittadini ad essere responsabili protagonisti del proprio futuro tralasciando i soliti intermediari?
        Su queste basi ho voluto sviluppare la mia originaria riflessione e mi scuso se le parole non hanno saputo esprimere compiutamente i concetti, facendomi apparire un saccente in cerca di visibilità.
        Non per rabbia, ne per calcolo, ma per la necessità di comprendere se la nostra terra è veramente irredimibile che ho posto, primo a me stesso, la domanda: voglio veramente cambiare?
        Forse ho dato occasione di ripicca a qualche dietrologo, sempre pronto a spiegare che il sistema è questo e noi ad esso dobbiamo adeguarci, ma devo dire grazie a tutti coloro che, richiamandomi, mi hanno permesso di sviluppare meglio le mie riflessioni. A te Vincenzo ribadisco il mio ringraziamento perchè, da persona seria e coerente, hai dimostrato che la buona fede nelle scelte politiche non ci imnpedisce di tornare indietro sui nostri passi, anzi, ci sprona a ricercare la condivisione - non la poltrona -, il dialogo costruttivo - non lo scontro - e la promozione del bene comune, premesse necessarie per la costruzione di una società giusta, libera e solidale.

  • non penso che la destra abbia mai o quasi mai amministrato in luoghi istituzionali importanti,sè il riferimento è al candidato musumeci ,penso che i fatti smentiscano il signor pilato ricordo che parliamo dell'amministratore più amato d'italia dati ufficiali dell epoca appunto della presidenza della provincia di catania .pr difficilissima amministata e non solo fatta rinascere insieme con allora sindaco di tutt'altra parte politica bianco dove la sinergia dei 2 porto tanti tantissimi benefici che ancora i cittadini ricordanoo e rimpingono....

  • Triste e monotona la risposta di chi si attarda a difendere posizioni politiche ormai superate. Pilato non ha lanciato invettive, ha semplicemente descritto la realtà politica che ha prodotto i danni che i cittadini, direttamente, stanno subendo. Comprendo che quel sistema politico debba ripresentarsi, e lo debba fare con i soliti modi ed atteggiamenti, caratterizzati da cambi di casacca, di allenze imprevedibili, di opposti che si uniscono, al fine di continuare ad agire per assicurare il benessere di pochi al prezzo del malessere di molti. E questo sistema non è costituito soltanto da personaggi politici e strutture partitiche oligarchiche ma anche da affiancatori che hanno forti interessi affinchè questo sistema si mantenga. Noi immaginiamo che oggi questa organizzazione sia una minoranza. Noi vogliamo rappresentare l' Alternativa, la maggioranza delle persone che non possono più accettare di vivere in condizioni non dignitose, che hanno tolto il futuro e la speranza soprattutto ai giovani. Cerchiamo di farlo con i nostri ideali e con i metodi che appartengono ad una organizzazione sociale moderna ed efficiente. Crediamo nella condivisione e nei sistemi, nei quali ogni identità è rispettata e valorizzata per ralizzare un disegno comune. Chi accusa ICS di mancanza di progettualità o di vacuità probabilmente non ci conosce o non ha letto il contenuto del sito http://www.intesacivicasolidale.it che descrive il nostro profilo etico, la nostra visione politica, il metodo utilizzato e le progettualità che sono derivate da processi inclusivi, nei quali il cittadino è stato chiamato a svolgere il proprio ruolo, da protagonista. Proprio per questo siamo convinti che oggi esiste un elettorato più informato, partecipe e maturo, che saprà valutare le proposte in campo, saprà giudicare l' operato e la coerenza politica dei candidati, e mi aspetto da questo voto un forte segnale di cambiamento e di investimento verso forze politiche nuove e motivate. Non esiste più un movimentismo improvvisato e destrutturato, ma strutture politiche che sanno interpretare ed accogliere il bisogno di partecipazione che caratterizzerà la politica nuova nella nostra Sicilia. Consiglio, dunque, a coloro che non hanno rispetto della nostra proposta a riflettere, e magari a cambiare posizione. Per tutti c'è speranza. Chi crede nelle proprie idee non si nasconde dentro un anonimato, ma si manifesta e si confronta, con il proprio volto.

    • Condivido ciò che scrive il dott. Ruvolo, come già ciò che aveva scritto l'analisi fatta dal dott.Pilato (con una certa verve politica che non capisco perché debba essere permessa e ammessa se parlano i candidati alla Presidenza della Regione Siciliana e i loro rispettivi sostenitori, mentre invece è esecrata nel caso del dott. Pilato o do altri semplici cittadini). Tuttavia sono un po' più pessimista di lui: mi riferisco alla sua convinzione riguardo ad un elettorato, quello dei nostri giorni, "più informato, più partecipe e maturo", a suo dire, rispetto agli anni passati. A me pare piuttosto che l'elettorato che si esprimerà alla prossime elezioni regionali (a poi anche nazionali) sia soltanto e semplicemente più esacerbato, più arrabbiato, più sfiduciato, più confuso e, in tal senso, anche meno pronto a dare delle risposte responsabili e adeguate all'emergenza odierna col proprio voto. E non mi pare che aiutino la gente a chiarsirsi le idee le caustiche polemiche di Grillo, o le posizioni pregiudizialmente anti-Monti di Vendola e Di Pietro, e gli attendismi fatti di scatti in avanti e di ritorni indietro di Bersani. Di quelli del PDL, poi, nemmeno a sprecar tempo nel parlarne... Inoltre reputo che non ci si debba aspettare e non si debba pretendere, ingenuamente, che la discussione on line (come quella che qui stiamo intrattenendo) possa avere il valore di un vero e proprio dibattito su temi e su problemi sociali e politici: l'anonimato (anche quello parziale, dietro cui io stesso rimango posizionato) davvero non lo permette... Serve solo a esporre a una critica arbitraria e a prendere a male parole quelli che la "faccia" gliela mettono davvero, facendosi senza parzialità e riserve ricnoscere con nome e cognome.

  • Pilato,chi è costui??Che si candidi alla prima occasione buona,i cittadini lo voteranno a valanga....ahahahhaahahh

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