Venturi e Cicero ritengono che i suddetti soggetti, diffondendo smisurate falsità, gravi illazioni e una miriade di infondatezze, sono responsabili di condotte diffamatorie consistite nell’offendere la reputazione a mezzo della stampa.
“La gravissima e scandalosa situazione dell’Asi di Agrigento, attestata da atti inoppugnabili, discende – è la tesi sostenuta – da precise ed estese responsabilità che non possono essere stravolte diffondendo mendacità, perpetrando illazioni e aggredendo con la diffamazione la reputazione degli altri”. L’antica e abusata tattica di tentare di confondere l’opinione pubblica appare a dir poco sterile, anzi risulta peggiore di arrampicarsi sugli specchi.
“Le molteplici falsità e la totale distorsione dei fatti, diffusi in perfetta malafede all’opinione pubblica, non reggono per nulla – concludono – innanzi alle nette responsabilità di vaste e gravi proporzioni facilmente riscontrabili da una mole enorme di atti pubblici del Consorzio Asi di Agigento doverosamente sottoposta dall’ex gestione commissariale alle autorità giudiziarie per i diversi profili di reati”.
Venturi e Cicero annunciano inoltre che entrambi si costituiranno come parte civile anche per i relativi risarcimenti.
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se solo leggessero i commenti....
Caspita!.....ora prenderanno addirittura i cattivi a bacchettate sulle mani!!!
ma la smettano... al potere senza mai essere stati eleti da nessuno, altro che legalità ! (so che questo mess non sarà pubblicato perchè l'editore è cognato di Cicero)
Cattivissimi!