Lo Bello: “Regione Sicilia vicina al default, intervenga il Governo”. Rudy Maira:”Anche Confindustria responsabile”

PALERMO – La Sicilia e’ “sull’orlo del fallimento, vicina al default” secondo il vicepresidente nazionale di Confindustria Ivan Lo Bello, ex leader degli industriali siciliani, che in in un’intervista al ‘Corriera della Sera’ sollecita il governo Monti a “mettere mano ai conti” della Regione, “controllando un bilancio reso non trasparente da poste dubbie e residui inesigibili”. Per Lo Bello, “la Sicilia rischia di diventare la Grecia del Paese e il Paese deve intervenire anche superando gli ostacoli di una autonomia concessa nel dopoguerra, in condizioni storiche e
politiche ormai lontanissime, ma utilizzata da scriteriate classi dirigenti per garantire a se’ stesse l’impunita’

Alle parole di Ivan Lo Bello fanno eco le riflessioni di Rudy Maira: “L’esponente di Confindustria, Ivan Lo Bello, sa che la Sicilia vive un dramma finanziario che la trascina quasi al fallimento anche per l’inefficienza che da quattro anni governa la Sicilia, attraverso esperimenti a geometrie variabili, che nulla hanno a che fare con la politica, e ai quali talvolta non si e’ sottratta nemmeno l’organizzazione degli industriali. Giammai pero’ invocherei il commissariamento della Sicilia. Trovo questa sortita, che spero Lo Bello non condivida, una proposta che esclude proprio i siciliani, e la politica regionale, dalle esigenze cogenti di risanamento”. Lo afferma Rudy Maira, segretario regionale del Pid-Cantiere popolare e capogruppo del partito all’Ars.

View Comments

  • Il pulpito dell'avv.Maira non è proprio tra i più accreditati ad accusare altri per la situazione siciliana ;sappiamo chi è Confidustria e sappiamo anche chi stata la democrazia cristiana e chi sono gli attuali eredi di un passato tutto da(non) dimendicare.
    Purtroppo non vedo all'orizzonte personaggi o partiti che possano dare una svolta alla penosa realtà in cui vive la Sicilia:forse dei tecnici con carta bianca,ma temo che questa nostra autonomia speciale abbia i giorni contati:Grazie DC,PSI,PCI e compagnia cantando.

  • Io sono per un Commissario, meglio se tedesco!
    Sarà un azzardo, certamente non arà possibile, ma vorrei un Commissario almeno con le idee germaniche di austerità, necessità ed efficienza, trasparenza e poco altro.
    Via tutto ma dico tutto il clientelismo, le commissioni, i consulenti, i politici ecc. ecc.
    Far lavorara seriamente il personale - tantissimo - che c'è.
    E fuori tutti i lavativi, imboscati, incompetenti ecc. ecc.

  • L'autonomia è stata una grande conquista del dopoguerra, concessa al popolo siciliano al fine di evitare fughe separatiste.
    Essa da strumento di libertà, utile per l'autodeterminazione del nostro popolo, si è trasformata in strumento di malaffare e clientela, portando la nostra regione sull'orlo del baratro.
    I precari assunti a mani basse, i dirigenti ed i dipendenti superpagati, in sintesi lo "stipendificio" siciliano, unito alla gestione di appalti e cosa pubblica non certo trasparenti, ha generato una sorta di mostro che ora tende a fagocitare se stesso.
    E' giusto che si lanci un grido d'allarme, ma secondo me è troppo tardi, la barca è ormai alla deriva e senza nessun controllo.
    Condivido in pieno la necessità di una gestione commissariale da parte dello Stato che ha già commissariato se stesso e penso che quest'azione sia da attuare il più presto possibile, in quanto gli inquietanti segnali che provengono dal dimissionario governatore non sono affatto positivi (nomine e assunzioni).
    Vorrei anche fare un appunto agli interventi sia di Lo Bello che di Maira.
    Giusto è che Lo Bello evidenzi il problema, ma non dobbiamo dimenticare che l'assessore più longevo dell'attuale governo Lombardo è Marco Venturi che rappresenta Confindustria, pertanto, se abbiamo raggiunto questo punto di non ritorno, un minimo di responsabilità da parte dell'organizzazione degli industriali si appalesa.
    Maira, in quanto politico di lungo corso proveniente dalla prima repubblica e dalla democrazia cristiana, ha partecipato attivamente a determinare questo stato di cose e penso che gli ultimi anni di opposizione non lo abbiano "riverginato".
    Le colpe sono colpe per tutti e penso che l'unica soluzione sia cambiare il modo di fare politica, indirizzandola verso la gestione del "bene comune" in quanto tale.

  • Sento un pò di puzza nell'idea di Lo Bello. Il clichè nazionale con i tecnici che che ci governano con la politica che sta a guardare vorrebbe essere esportato anche in Sicilia? Magnifico, così invece che un assessore (venturi) in Giunta regionale ne vedremo sei sette con i nostri compari a "salvatori della patria" a farsi gli affari loro. Troppo facile Sign. Lo Bello, si vede che siete lupi sotto il costume di pecora.

  • Ma Confindustria chi è? chi Rappresenta? è una lobby di speculatori che fanno i loro interessi...non mi sembra che confindustria faccia gli interessi dei Siciliani ..il Sig impari prima a rispettare il prossimo ...è troppo arrogante ,,,per i miei gusti,,

Condividi