Cronaca di una giornata di fuoco: la polizia salva mamma incinta e 2 figli

CALTANISSETTA – Una giornata che Caltanissetta non dimenticherà facilmente: un enorme incendio divampato per ore, bruciando alberi, capannoni e mettendo in serio pericolo la vita di tante persone. Il focolaio, inizialmente accesosi nella vallata compresa tra la via Xiboli e contrada Avvento, si è poi rapidamente esteso a macchia d’olio nel corso di tutta la giornata fino a lambire da un lato il quartiere Angeli e dall’altro Santa Barbara. Una grande porzione di Caltanissetta dunque ha bruciato per ore in uno scenario da inferno dantesco: fiamme molto alte e un’incombente nube di fumo, cui si sono aggiunti gli oltre 40°C che hanno reso ancora più difficile il lavoro per arrestare il rogo. Nel pomeriggio in via Xiboli l‘incendio è arrivato ad interessare la carreggiata rischiando di coinvolgere le auto parcheggiate e la folla di curiosi accorsi con cellulari alla mano con cui scattare una foto o fare una ripresa di quel brutto paesaggio che fortunatamente in città non si vede spesso. Un via vai continuo di elicotteri e canadeir, autobotti e altri mezzi del servizio antincendio boschivo, ambulanze e auto delle forze dell‘ordine in un frastuono continuo di sirene e panico generale.

Danni ingenti in via Terramagra e nelle strade vicine, dove alcune case sono state evacuate mentre l’incendio colpiva i capannoni, deposito dell’ex Ente Zolfo. Critica la situazione vissuta anche nelle vie Vespri Siciliani, Angeli e San Domenico .Lì si è infatti reso necessario l’intervento degli agenti delle Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine che sono riusciti a sgomberare numerose case e la canonica della chiesa di Santa Croce, mettendo in salvo tante persone: tra di loro, una donna al sesto mese di gravidanza e i suoi due piccoli di 4 anni e 15 mesi terrorizzati e portati fuori dalla loro abitazione i cui balconi erano già stati presi dal fuoco. Storie di vita e di coraggio che si sono intersecate in una lunga giornata in cui a fare da protagonisti sono stati sempre loro: Vigili del fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Protezione Civile, Polizia, Carabinieri, Vigili urbani e tanti volontari accorsi per dare una mano di aiuto. Una lodevole sinergia quella realizzata da questi angeli custodi, che ha permesso probabilmente di evitare il peggio in città in una difficile giornata di lotta estenunate contro il fuoco e contro il tempo.

httpv://youtu.be/3WrPMcrmtRc

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  • Carissimo Michele Spena ti ringrazio a nome di tutti per i tuoi continui aggiornamenti, ma forse è giusto che aggiunga anche un altro fatto al quanto deprimente, ovvero che la Signora Caltacqua , proprio quando vi era bisogno di Acqua sai cosa ha fatto? ha fatto mancare per mezza giornata l'erogazione a tutta la zona di Xiboli....in quanto l'acqua viene ultimamente distribuita a fasce alterne...ma dico io...ma in quale cavolo di città viviamo????

  • E' davvero emblematico che, nel 2012, si continui con le "grida" di manzoniana memoria, con l'unica differenza che allora li si emetteva contro gli "untori" propagatori di peste, oggi invece li emettono i sindaci (comunque essi si chiamino) per ingiungere la pulizia dei terreni da quelle sterpaglie che, inevitabilmente, prima o poi prendono fuoco!

    E poichè io non mi lamento mai se non ho una soluzione da proporre, dico che sarebbe sufficiente aggiungere a queste consuete (quanto sterili) "grida" comunali la seguente frase: "Se entro il 15 giugno tali lavori non saranno stati effettuati, l'amministrazione comunale provvederà direttamente, addebitando le spese ai proprietari dei terreni interessati".
    Con quali mezzi?
    A Caltanissetta ci sono centinaia di extracomunitari nullafacenti che sarebbero ben felici di adoperare decespugliatori e rastrelli, in cambio di pochi euro anzichè essere costretti solo a vagabondare o questuare (o peggio), il Comune li copra con una garanzia assicurativa e li adoperi per tali lavori.
    Con quali soldi?
    A parte il fatto che anche se dovesse essere la comunità a caricarsi interamente l'onere, esso sarebbe INFINITAMENTE più piccolo dei danni alle cose, alle persone, al territorio che comunque si devono fronteggiare in un incendio, gli importi corrispondenti verrebbero caricati sui proprietari dei terreni che, sono sicuro, negli anni successivi si guarderebbero bene dal non fare manutenzione.
    Perchè non lo si fa?
    Qualcuno me lo spiega?

    • Te lo spiego io il perchè, Pino...
      Perchè in questa città di dormienti, anche il cervello e la lungimiranza sono andati a letto. Qui non si fa il conto di quanto si può ottenere con una piccola spesa, ma quanto ci si può ricavare in un grosso affare, come quello della grande piazza, che è stata una grande porcata e che ora, con la scoperta archeologica, sarà una grande fermata commerciale e pratica per gli utenti.
      E' ovvio che con pochi soldi, anche dati da ogni famiglia di ogni rione, agli extracomunitari per salvaguardare i terreni e le abitazioni si risparmierebbero milioni; ma il problema qual è? Che poi, le autorità direbbero che questo è lavoro nero, è abusivismo, e magari ci mangerebbero loro con le relative multe, invece di guardare oltre i loro maledetti occhiali da orbi.
      In sostanza, Caltanissetta non guarda al fattivo risultato, guarda a quello che può trarre economicamente strada facendo. Ecco perchè da secoli, qui, non si fa mai nulla di utile e di buono.

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