Consulta Giovanile a Caltanissetta: icona del fallimento dell’amministrazione

CALTANISSETTA – ​Trascorsi tre anni dall’insediamento della giunta guidata dal sindaco Michele Campisi, è tempo ormai maturo per poter cominciare a riflettere sul lavoro condotto sino ad oggi. Da giovane e membro di questa comunità sociale, politica, economica mi pare opportuno scegliere come icona del fallimento dell’attuale amministrazione, la mancata istituzione della Consulta Giovanile comunale. Sono convinto di questo alla luce del fatto che una cittadina come Caltanissetta per poter con serietà pensare al futuro, deve mettersi in ascolto delle future generazioni. Assistiamo senza apparente contraria volontà all’esodo di decine di nostri concittadini giovani e qualificati. Una comunità deve interrogarsi su questo e deve per tempo cercare tramite organi istituzionali e non di tentare il possibile per evitare un ulteriore depauperamento sociale. La Consulta Giovanile, e la sua eventuale istituzione, certamente non rappresenta il rimedio ai grossi problemi del nostro contesto, ma proprio in quanto aggregazione a costo zero potrebbe essere costituita senza nessuna difficoltà per associare i giovani; stimolarli; renderli protagonisti. Inoltre, il Consiglio Comunale attuale è il più “giovane” che si ricordi, sarebbe l’elemento base per molti consiglieri comunali un impegno per la promozione della Consulta. Urge un movimento di pensiero reale che possa con pochi sforzi e mezzi avvertire la Consulta Giovanile come mezzo importante di rappresentazione e proposta socio-politica con il coinvolgimento e il protagonismo dell’associazionismo laico e cattolico e di tutte le forze positive della nostra comunità. Come movimento dei Giovani dell’Unione di Centro, abbiamo elaborato nei mesi scorsi una proposta di Statuto della Consulta Giovanile e nei prossimi mesi ci impegneremo a sensibilizzare la popolazione nissena per chiedere all’Amministrazione comunale l’istituzione della Consulta. La mancata realizzazione di essa sino ad oggi, mostra come un’icona la stasi di una giunta la quale si era presentata come il rinnovamento e la tecnica al governo della città e che invece con probabilità sarà ricordata per mancanza di operosità e vociante inattività.
 
Rocco Gumina
Coordinatore Provinciale Giovani UDC Caltanissetta    

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  • Caro Rocco...la motivazione di questa tua riflessione è da addebitare a quei carissimi consiglieri comunali ed in particolare ad un giovane consigliere che nella seduta del consiglio comunale (27 dicembre 2010 se non ricordo male) non hanno votato l'istituzione della Consulta Giovanile, per un voto e solo per ordini di partito...rileggendo il verbale di quel consiglio scoprirai anche i nomi di chi ha fatto fallire l'ennesimo tentativo di dare voce ai giovani nisseni attraverso un organo territoriale...da esperto di politica quale sei...saprai anche di chi sto parlando...ebbene ai tempi per aver attaccato i soggetti in questione mi beccai pure le minacce di querele ma questo è un fatto marginale...cmq da Presidente di Associazione e ex componente della prima consulta comunale giovanile nissena è uno scandalo in un capoluogo di provincia non avere un organo territoriale dove far passare progetti e idee condivise per la nostre città, ma è anche vero che dai fatti risulta che né il Sindaco né l'amministrazione sono responsabili di questo ennesimo fallimento!!!

    P.s.: "Smettiamola di trovare sempre e l'unico capo espiatorio solo per far politica...qui c'è in ballo il futuro di questa città...troviamo i veri responsabili e mandiamoli a casa...carta canta!"

    Oscar Morgana

  • Ma occupatevi di cose serie,la consulta giovanile non é sicuramente una priorità.Mah!

  • Gentile signor Temperino. Non sono sufficientemente convinto che l'azione politica del partito nel quale milito da un pò di tempo sia improntata a poca serietà e mancanza di coerenza. Lo dico alla luce di un impegno, di una passione e di un movimnento che intende costruire e rappresentare qualcosa di positivo per la nostra piccola comunità, e lo confermo perchè lo vivo. Lei ha più che ragione nel dichiarare che di per sè la Consulta Comunale non dipende direttamente dall'amministrazione, ma il punto è un altro. L'amministrazione Campisi al suo insediamento contava su una maggioranza schiacciante di consiglieri comunali, fra essi diversi giovani, che durante la campagna elettorale aveva, giustamente, issato a totem l'importanza della istituzione della Consulta Giovanile. Il fallimento dell'amministrazione Campisi sta anzitutto nell'aver sfaldato tale maggioranza consiliare tanto da non poter proseguire e quindi ottenere risultati più importanti della stessa istituzione della Consulta. Si accorgerà quindi, gentile signor Temperino, che se non è responsabilità oggettivamente diretta dell'amministrazione comunale l'istituzione della Consulta, lo è certamente nella prosettiva indiretta e non per questo di minore importanza. E poi la riflessione mostra con coerenza il fatto che l'icona sia solamente un simbolo, un "luogo", una sintesi di quanto non fatto rispetto a quello che c'era da fare e si era annunciato. L'icona è l'immagine, l'affresco, o se vuole la punta dell'iceberg di quanto in realtà non è stato fatto. La ringrazio vivamente per le sue riflessioni e la consiglio per una prossima volta di riflettere solamente sul dato da commentare e non sul "De universo", dato appunto che noi non siamo in grado in quanto esseri limitati di conoscere, sapere, interpretare le intenzioni, i percorsi e le volontà delle persone. Siamo tutte membra di una comunità e ciascuno nel piccolo delle proprie possibilità deve nella proposta e nella giusta denuncia ricercare il bene possibile e attuabile. Non credo sia edificante, per il rinnovamento della politica, lanciarsi in invettive e calunnie personali, ma concentrarsi sul dato e sul contesto e possibilmente sottolineare con giustezza le mancanze. In fin dei conti, circa la Consulta Giovanile, è questo che come Movimneto giovanile partitico abbiamo cercato di fare.

  • Egregio Sig. Gumina, per amor di verità devo intervenire nella svariata serie di imprecisioni che lei commette nel comunicato. La prima e più grave e' ritenere l'istituzione della consulta un atto dell'amministrazione comunale. Leggendo lo statuto si accorgerà che e' di competenza del Gran consiglio comunale, dove il suo partito e'  più che degnamente rappresentato e non mi risulta che negli ultimi tre anni abbia mai fatto proposte in tal senso. Forse sarebbe più opportuno che vi chiariste le idee al vostro interno formulando le dovute proposte nelle sedi istituzionali. In ultimo le auguro una proficua prosecuzione della sua carriera politica che ritengo di doverle consigliare di renderla avulsa da ciò che non e' vero e rigoroso. La saluto in fine, rassicurandola che senza metafore ogni forza politica sarà oggetto di valutazione sui fatti che avrà determinato e non su suggestivi comunicati di circostanza.

  • Hanno paura che si formi una nuova classe politica. La Consulta è solo un esempio dell'immobilismo che ha caratterizzato questi tre anni di amministrazione. Vergognosi!!!!!!

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