Perplessità sulla ZFL, 100 aziende chiedono incontro a Venturi. La lettera

Marco Venturi

CALTANISSETTA – Questa mattina cento imprenditori nisseni hanno inviato all’assessore regionale alle Attività Produttive Marco Venturi una lettera che  nasce dall’incontro tra diversi soggetti   imprenditoriali, che avendo perplessittà e dubbi su cosa veramente rappresenti la Zona Franca per la Legalità e che per la sofferente situazione economica del nostro territorio, hanno pensato di incontrarsi, per richiedere un incontro con l’Assessore Venturi. Si chiede un confronto nel quale capirne realmente di più e fugare tutti i dubbi, e nel contempo valutare se esistono possibili provvedimenti, a parte la ZFL per provare ad aiutare gli imprenditori nisseni e siciliani.

Tra questi 100 imprenditori, alcuni non hanno mai visionato e soprattutto non erano a conoscenza di una lettera da far pervenire all’assessore Venturi, ma hanno apposto la loro firma sull’ “idea” di un incontro con l’assessore Venturi, che è cosa ben diversa.

La Lettera:

Buongiorno Assessore,

in questi ultimi mesi si è parlato molto sulla stampa locale, ma anche regionale, della “Zona Franca per la Legalità” e del decreto del Presidente della Regione che la istituisce in alcune aree dei territori delle province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna, ma ancora in molti non abbiamo chiaro che vantaggi darà questa Zona Franca a tutti quegli imprenditori di tutte le categorie che per loro fortuna in questo momento non sono stati coinvolti dal racket, dal pizzo e dalle estorsioni, ma che nel contempo stanno fortemente soffrendo questa grave crisi congiunturale che si aggiunge alla crisi cronica che la nostra regione attraversa da molti anni. Ci rivolgiamo quindi a Lei, Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, in carica dal 2009, imprenditore come noi, e quindi sicuramente sensibile ed a conoscenza dei gravi problemi che l’imprenditoria siciliana sta affrontando:

Egregio Assessore Venturi,

il tempo delle formalità è finito! Le belle parole sulla legalità non bastano più a colmare il vuoto di strategie, utili ad innescare meccanismi di sviluppo reale nel territorio di Caltanissetta. Quante sono le imprese che, in questi mesi, hanno chiuso i battenti? Quali sono i settori più colpiti dalla crisi? Tanti, troppi. Forse tutti. E quante sono le imprese che, oggi, sopravvivono a stento, soltanto per sbarcare il lunario? L’attuale congiuntura economica segnerà la nostra fine?

Queste sono le domande che, mai come in questi giorni, rivolgiamo, con preoccupazione ed angoscia, a noi stessi e che non ci permettono di dormire.

Noi, imprenditori di Caltanissetta, vorremmo quindi incontrarla, senza organizzare convegni o seminari. Le domande che vorremmo rivolgerle non necessitano di momenti ufficiali e di luoghi simbolici, che non siano quelli del lavoro quotidiano.

Noi, imprenditori nisseni, vorremmo chiederle quali sono gli strumenti che l’Assessorato Regionale alle Attività Produttive ha messo in campo per avviare una ripresa.

Noi, imprenditori nisseni, vorremmo chiederle che cos’è questa Zona Franca per la Legalità e se essa servirà ad aiutare tutti gli imprenditori in difficoltà o soltanto le vittime del racket, nei confronti delle quali manifestiamo la nostra solidarietà più sincera.

Noi, imprenditori nisseni, vorremmo sapere se la ZFL è in linea, o meno, con il Trattato istitutivo della Comunità Europea, oppure se si tratta dell’ennesima cattedrale inutile nel deserto.

Vorremmo chiederle tutte queste cose, prima che sia troppo tardi e per evitare che l’agonia delle nostre aziende sia interrotta da un fallimento. Vogliamo incontrarla ora, prima che le nostre parole non servano più, superate dagli eventi di una crisi che sembra peggiorare di giorno in giorno.

Egregio Assessore Venturi, lei è un imprenditore come noi ed ha sicuramente una sensibilità che travalica il suo ruolo istituzionale e nella quale confidiamo.

In allegato le firme di oltre 100 imprenditori firmatari della lettera (sino alla data odierna)

In rappresentanza degli oltre 100 imprenditori firmatari:

Ettore Maria Garozzo, Giovanni Guarino, Pasquale Tornatore, Salvatore Vancheri


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  • Gentilissimo sig. Vincenzo,
    intanto mi piacerebbe conoscere anche il suo cognome.
    Come vede io ho messo il mio nome e cognome, e anche la mia mail, e se vuole contattarmi le do anche il cellulare: 3483206302.
    Penso che ognuno deve prendersi le responsabilità di quel che dice e scrive, io l'ho fatto e lo sto facendo, sarebbe gradito sapere con chi si interloquisce.
    Ma venendo al suo ultimo commento:

    1. La nostra lettera all'assessore Venturi, non contiene nessun attacco all'Assessore, noi non siamo contro l'Assessore, come qualcuno compreso lei vuol far passare. Sappiamo che l'Assessore Venturi è aperto al dialogo, e per questo gli abbiamo ufficialmente richiesto un incontro. Io personamlmente l'ho incontrato il 7 Giugno scorso all'inaugurazione della manifestazione "Caltanissetta Cuore del Gusto Sicilianao" finanziata dal suo Assessorato, e quando mi ha salutato stringendomi la mano ho chiesto all'Assessore (che conosco da oltre 20 anni): "Marco, quando lo facciamo un incontro?" L'Assessore mi ha risposto: "Che incontro?"; allora ho chiarito: "Un incontro sulla Zona Franca della Legalità, per capirci un po' meglio, per saperne un po' di più!", e mi ha risposto: "è così semplice!", si è girato e se ne è andato proseguendo la sua passeggiata tra gli stand.
    Abbiamo così pensato insieme ad altri imprenditori di chiedere ufficialmete l'incontro, e abbiamo proposto ad altri imprenditori di diversi settori di sottoscrivere la richiesta d'incontro sulla Zona Franca, ma sopratutto sul grave stato di crisi che le nostre aziende stanno vivendo.

    2. Le aziende che hanno firmato sono tutte nissene, e non mi risulta che molte aziende abbiano preso la distanza. Una sola persona ha chiamato dopo aver visto pubblicato sui giornali la lettera che abbiamo inviato all'assessore Venturi per richiedere l'incontro, ma sopratutto dopo aver ascoltato il servizio di Radio CL1, che ha interpretato la nostra lettera con il titolo: "Nasce il fronte anti Zona Franca della legalità", travisando il reale testo della lettera evolendo forzatamente dare un'interpretazione di "scontro" o di "contro", che non è assolutamente nelle nostre intenzioni, tranne che adesso esprimere le proprie opinioni o dubbi, diventi subito "essere contro", "nutrire profondo odio", e quindi o si condivide o si è "contro". Questo commerciante ha lamentato di non avere letto la lettera, anche se la persona che le ha proposto di firmare, secondo la sua dichiarazone, le ha spiegato bene lo scopo della lettera.
    Ho proposto a questa persona che avremmo potuto, se voleva, comunicare all'assessorato e alla stampa che la sua azienda rinnegava la firma apposta e l'adesione alla richiesta d'incontro, ma lo stesso commerciante ha ribadito che nonntornava indietro e lasciava la sua adesione.

    Per l'altro signore anonimo: Totò 85" (ma perchè non si deve avere il cpraggio di firmarsi con le vere proprie generalità?), io quando ho proposto la firma di questa lettera, anche se a molti non interessava leggerla, ritenedosi convinti dall'esplicitazione verbale del contenuto, ho sempre lasciato una copia della lettera, altri non l'hanno lasciato, ma hanno spiegato bene di cosa si trattava, e gli imprenditori hanno subito firmato. In ogni caso siamo sempre aperti e disponibili a ricevere eventuali disdette e passi indietro qualora dovessero manifestarsi, che sinceramnete a posteriori risulterebbero un po' sospetti!

    Posso anche dirvi che diversi imprenditori, pur condividendo il contenuto della lettera non hanno voluto firmare per motivi personali che rispettiamo, alcuni per paura di non saprei quale!

    Posso anche dirle che altre persone mi hanno definito come uno che si sta "esponendo troppo" !?!? A cosa mi starei esponendo?

    Altri in passato mi hanno detto che ho avuto il coraggiodi dire quel che tutti pensano ma non dicono! Ma perchè, che coraggio ho avuto, bisogna avere coraggio in questa città per esprimere liberamente le proprie opinioni ?

    Per concludere, sono e siamo fiduciosi, che come ha detto lei, Vincenzo, l'Assessore Venturi sarà come sua natura, presente e disponibile a parlarci, e attendiamo così la sua risposta, ribadiamo la nostra disponibilità a lei e a chi altri vorranno, di far vedere i 15 fogli allegati alla lettera firmati dai 100 imprenditori.

  • Per il sig. Vincenzo e per tutti gli altri che pensano che non esistono le 100 firme degli imprenditori che hanno fatto richiesta all'Assessore Venturi d'incontralo per parlare della Zona Franca per la Legalità e del grave stato di crisi delle imprese nissene e siciliane, sono a disposizione di chi vorrà riceverle via mail. Sono contenute in un PDF di 15 pagine, che abbiamo inviato per mail all'Assessore Venturi alla Regione Siciliana, alla sua segreteria e al suo Ufficio di Gabinetto, non ricevendo ad oggi nessuna risposta.
    La stessa mail inviata all'Assessore, è stata inviata, sempre con alegato il PDF delle 100 firme, anche a tutti gli rgani di stampa locali, ed a La Repubblica Palermo e alla RAI Sicilia.
    Chi vuol prenderee visione del file con le 100 firme può farne richiesta al mio indirizzo: pasquale.tornatore@thaos.it .
    Le oltre 100 aziende non sono tutte insediate nella Zona Industriale di Caltanissetta, ma sono anche del commercio, artigiane e dei servizi.
    Rimaniamo in attesa di sapere se l'Assessore Venturi ci vuole incontrare o meno.

    • Ma quando hanno apposto la firma il foglio era in bianco o già conteneva la..lettera?????

    • Sig.Tornatore
      la mia voleva essere solo una provocazione perchè non credo ci sia
      bisogno di fare questa lettera aperta ai giornali per poter parlare
      con l'Ass.Venturi, da quando ho appreso fin d'oggi l'Assessore è
      stato sempre disponibile e presente con le aziende specialmente con
      quelle nissene!
      io non volevo offendere a nessuno!!mi è stato detto addirittura di vergognarmi!! ma di cosa dovrei vergognarmi???
      adesso ho capito da dove escono i 100 nominativi, mi suonava troppo
      strano che erano 100 aziende nissene perchè così sembra che siano tutte
      le aziende che hanno firmato! CHE NON E' LA VERITA'!! anzi molte aziende
      hanno preso le distante da questa lettera!!

  • Vincenzo vergogna! I nomi non servono e gli imprenditori in questione sono davvero 100. Vergognati!

    • Io non ho da vergognarmi!!! ma se nella zona ind di caltanissetta non ci sono neanche 100 aziende? e poi dobbiamo dire che la maggior parte degli imprenditori di caltanissetta e provincia appoggia il gran lavoro dell'ass.Venturi, del Dott. Cicero e del Cavalerie del Lavoro il Dott. Montante!!! VIVA LA LEGALITA'!!!!!

      • Sig. Vincenzo , voglio solo precisare che se lei avrebbe avuto la pazienza e la volontà di leggere tutta la lettera firmata dai 100 imprenditori , avrebbe notato che nessuno a messo in dubbio l'ottimo lavoro svolto dall'assessore Venturi, gli imprenditori hanno chiesto solo ed esclusivamente un incontro in vengano approfonditi alcuni aspetti poco chiari del decreto. E questo è una normalità non è una cosa eccezionale. Poi non capisco perchè lei si " arramazza" tanto per il sig Montante ( non mi risulta che sia laureato) e per il sig Cicero ( anche lui non mi risulta che sia laureato) ma titoli a parte cosa c'entrano queste 2 persone nel discorso riservato tra gli imprenditori e l'assesore. In ultimo va mi scusi lei un po di dignità c'è l'ha, mi sembra che lei ....tiri un po troppo ..la volata ...e dispensi titoli ed onori a destra e manca forse qualcuno gli ha fatto un grosso favore è questo è il modo di sdebitarsi ..in perfetto stile nisseno

        • Sig. Salvo
          io per fortuna mia mi son fatto da solo e non ho chiesto
          mai favori a nessuno, io i titoli lì dò soltanto perchè
          sono persone che li hanno questi titoli! se vuole al
          dott.Cicero lo chiamo Commissario Straordinario e al dott.
          Montante lo chiamo Presidente di Confindustria Sicilia o
          Presidente della Camera di Commercio o Cavaliere del Lavoro
          (perchè questo è!) caro sig. Salvo non bisogna essere
          laureati per diventare qualcuno, forse ha troppa invidia
          in queste persone che stanno cambiando qualcosa nella
          nostra provincia e comunque le vorrei ricordare che il Dott.-
          Montante è stato un promotore della zona franca a CL!
          (..e comunque non sono nisseno!!).
          io ancora non riesco a capire questa lettera aperta a tutti
          i giornali vista la sempre piena disponibilità dell'Ass.Venturi
          con le aziende nissene!!!

          • Sig. Vincenzo ma è evidente ed è chiaro che lei fa la clacca o è il tirapiedi di qualcuno va be nella vita ognuno decide di essere o pecora o leone.
            Ribadisco il concetto espresso da molti ma cosa c'è di cosi offensivo se democraticamente e in modo trasparente un gruppo di persone chiede chiarimenti pubblici al proprio assessore, questa sig Vincenzo si chiama democrazia partecipata o lei crede solo nella legalità a modo suo o dei suoi amici? Sig vuole un consiglio ragioni con sua testa e non si faccia condizionare da stupidi preconcetti. Sono sicuro che l'ass. Venturi ottima persona ed tra l'altro anche lui imprenditore incontrerà le persone che ne hanno fatto richiesta con cui avrà un civile dibattito , i proclami le favole gli atti mediatici lasciamoli ad altri , tra l'altro non capisco cosa c'entrano in questa discussione il sig. Cicero o il sig. Montante la richiesta non era inviata a loro anche perche loro non hanno nulla da chiarire in merito , anzi loro dovrebbero essere dalla parte degli imprenditori perche in questi casi più chiarezza c'è meglio è per tutti

        • Non voglio esprimermi sulla questione "legalità": su questo tema, ho l'impressione, si parlerà tra qualche anno, come sempre nella nostra terra accade, dopo che magistrati e investigatori, forse diversi da quelli oggi qui in servizio, scopriranno come stanno le cose attuali al di là delle apparenze, dei proclami, delle dichiarazioni d'intenti, della pubblicità... (per ora non si fa altro che trattare di ciò che è avvenuto almeno più di dieci anni fa: sempre a scoppio ritardato!). Sul tema dello sviluppo, però, si potrebbe già porre degli interrogativi, proprio in riferimento alle persone da lei citate nel suo post, sig. Vincenzo: ma quale reale sviluppo stanno creando, da più di dieci anni a questa parte nel nostro territorio? Quale tasso e quale qualità di occupazione lavorativa stanno promuovendo? Le loro aziende (e non solo gli organi collettivi di cui sono "amministratori" e capi e rappresentanti) che tipo di "benessere" diffuso e partecipato mettono in moto per la nostra gente?

          • Caro Vincenzo,
            spero che il suo impegno a portare lavoro nella provincia di Caltanissetta sia fecondo di buoni risultati. Dal mio punto di vista non si tratta di accanirsi contro chi tenta di cambiare (in meglio) le cose. Per quanto mi riguarda non mi impegnerei affatto in un tale accanimento peraltro autolesivo. E non mi ci impegno difatti. Per me si tratta, invece, di considerare proprio la storia di questi ultimi vent'anni, storia che lei chiama in causa. Un periodo in cui alcuni dei signori da lei citati erano coinvolti nella gestione amministrativa e politica della nostra città e della provincia, con risultati poco esaltanti persino per loro stessi (dal punto di vista politico e partitico, affaticati com'erano a saltellare continuamente da una fazione all'altra, sempre a rivendicare più spazio, una poltrona, almeno una poltroncina, senza mai dimostrare la vera tempra del politico o la vera capacità dell'amministratore). Un periodo in cui altri dei signori da lei citati compivano la loro scalata, togliendosi davanti non solo coloro che non s'erano, per vari motivi, dimostrati degni delle cariche istituzionali e rappresentative alle quali erano stati eletti dentro gli organismi e le associazioni di cui erano rappresentanti e membri, ma costringendo a una muta ritirata dal campo dell'impegno pubblico anche altri operatori del loro settore, molto più onesti dei primi, non certo della aquile neppure loro, ma almeno onesti. Anche se in alcuni casi pavidi, paurosi di fare il braccio di ferro con i personaggi da lei citati, i quali personaggi quanto a verve carrierristica non avevano e non hanno nulla da invidiare a quelli che essi hanno a poco a poco scalzato. Le cose si sanno, si dicono negli ambienti in cui operano costoro e anche negli ambienti di contorno. Ma nessuno di coloro che potrebbero e dovrebbero dirle ad alta voce, se non altro per loro funzione pubblica, si decide a parlare con chiarezza, almeno per suscitare finalmente un dibattito vero, non manovrato, non manipolato. L'iniziativa dei "100", che lei contesta con un sarcasmo molto più "accanito" delle nostre osservazioni, mi pare sia volta a suscitare questo confronto, e non sulle pagine dei giornali o su un blog internet (qui c'è finito, il tentativo in questione, perché c'è stato messo dai giornalisti del FN), ma in una sede istituzionale, con un assessore regionale, al quale si chiede un incontro non per il fatto che si chiama come si chiama, ma per discutere apertamente e direttamente con lui di problemi che egli ha deciso di trattare in una determinata modalità, mentre forse ci potrebbero essere altre modalità, meno rimbombanti mediaticamente (è da anni ormai che si sente sempre la stessa eco mediatica altisonante senza vedere migliorare in nulla la situazione concreta dei nostri imprenditori locali) e più efficaci praticamente.

          • Cari Giorgio, Mimmuzzo e Salvo
            io non riesco a capire perchè vi accanite con chi
            prova a far cambiare le cose in meglio nel nostro
            territorio! Forse per voi si stava meglio con la
            vecchia gestione ASI? vent'anni di nulla!!!! se siamo
            arrivati a queste condizioni non è di sicuro per colpa
            dell'Ass.Venturi o del Dott.Cicero!!loro stanno
            provando e riuscendo a far cambiare qualcosa!purtroppo
            ci vuole tempo ma se non li lasciamo lavorare
            complicheremo tutto!!
            ancora non riesco a capire di cosa mi dovrei vergognare
            sig. Mimmuzzo!!! mi dovrei vergognare di credere nella
            legalità, nello sviluppo, nel mio paese??purtroppo per
            lei io lotterò tutta la vita per portare lavoro nella
            mia provincia!!!

  • Ma si possono sapere i nomi di questi cento imprenditori della zona industriale di caltanissetta? forse non arrivano neanche a cinque!!!!

    • che importanza hanno i nomi ho l'amico Vincenzo vuole fare una lista nera.Quello che conta è l'iniziativa libera, legale, democratica, che non coinvolge nessuna organizzazione sindacale o associazione di categoria che ha mio avvivo a Caltanissetta non stanno svolgendo bene il loro compito.
      PS: nella lettera inviata all'assesore ci sono firme e timbri ti tutte le aziende.

  • La vera legalità e quella che deve garantire lo Stato nel tutelare il proprio cittadino sia da azioni criminose che da raggiri o vessazioni amministrative, in buona sostanza la legalità è la normalità in uno Stato libero e democratico. Quello che stupisce e come diverse persone usano ed abusano di questo termine solo ed esclusivamente per propri fini propagandistici e lobbisti. Se vogliamo far cambiare le cose nella nostra Città dobbiamo sostenere quei 100 imprenditori che tutto sommato stanno chiedendo quello che è un loro diritto spiegazioni al diretto interessato su un decreto, la novità clamorosa di questa azione data dal fatto che questi imprenditori , forse per la prima volta, hanno driblato e messe in disparte le associazioni di categoria, il che significa che esse ormai non rappresentano più la loro base e sono formate da persone autoreferenziate sulle cui competenze e meglio stendere una coperta ben spessa. Uniamoci tutti nel sostenere le buone idee di questa Città, se realmente vogliamo dare un futuro ai nostri figli.

  • ... pure a me piacerà leggere la spiegazione che l'Ass. Venuturi mi auguro avrà la cortesia di darci !

  • Non ci vuole tanto a capire che si tratta di uno dei tanti bluff a cui ci hanno ormai abituato i soliti noti. Fanno bene e hanno coraggio tutti questi imprenditori a chiederne lumi. Bene perchè la verità è giusto che la sappiano tutti i cittadini, coraggio perchè mettersi contro determinati "poteri forti" è molto pericoloso. Certo mi pare di capire che questi imprenditori chiedano solo informazioni, delucidazioni; insomma vogliono capire meglio. E proprio lì casca l'asino. Infatti si scoprirà che si tratta solo di propaganda con il caloroso supporto e l'interessata grancassa degli organi di stampa locale che dovrebbero, loro si, approfondire e invece, come sempre quando si tratta di certe persone, non lo fanno.

    • Sono pienamente d'accordo con il commento del sig. Salvatore.
      Staremo a vedere..., sperando intanto che - chi di competenza - non sprechi tempo e denaro a scoprire i nostri innocui ma troppo arditi "ID"...

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