“Dobbiamo garantire la massima riservatezza anche al paziente”, ha aggiunto il manager dell’Asp. “Quando avremo una diagnosi certa, nel caso in cui si dovesse trattare proprio di mucca pazza, lo comunicheremo al territorio”. Anche se i sintomi manifestati dal paziente sarebbero quelli tipici della della variante umana del morbo della mucca pazza, al momento i medici del “Sant’Elia” stanno facendo tutte le analisi necessarie per verificare se si tratta proprio di Bse. Le analisi sono state inviate ad un laboratorio di Milano, cosi’ come prevede un protocollo del ministero della