ATO CL1: riapprovato il progetto sperimentale della gestione del servizio di igiene urbana

Elisa Ingala

CALTANISSETTA – Assemblea molto vivace per i soci dell’Ato Ambiente Cl1, che dopo l’approvazione del progetto che ha avuto il via libera nell’assemblea dello scorso 10 febbraio e per il quale la Regione ha chiesto la riconferma, sono stati chiamati nuovamente a esprimere la loro volontà sulla base della proposta già presentata.  La richiesta è stata dettata dalla recente circolare emanata dall’assessorato all’Energia. Erano presenti tutti i comuni e il commissario straordinario della Provincia che ha delegato un funzionario.  Assenti i comuni di Sutera e Campofranco.

Molti dei sindaci che erano presenti, hanno mostrato difficoltà nella conoscenza degli atti, a causa della loro recente elezione, ma si sono rimessi alla volontà comune di aderire all’attività progettuale.
Hanno presenziato i sindaci revisori, Maurizio Tollini, presidente, Salvatore Di Lena e Marco Valenza  Il progetto, come riferito dal liquidatore, Elisa Ingala, in questa fase è stato inquadrato alla luce delle dichiarazioni rilasciate dall’ingegnere Michelon, responsabile regionale dei servizi Rifiuti che ha detto, a chiare lettere, che il progetto è nelle condizioni di essere approvato.

Sulla base di queste dichiarazioni  i sindaci hanno espresso parere favorevole, all’approvazione riservandosi, sotto l’aspetto giuridico, economico e finanziario di sottoporre le valutazioni alle strutture competenti (giunta e consiglio comunale).

La decisione è stata esitata positivamente  dai sindaci presenti ad eccezione del primo cittadino di Serradifalco, Giuseppe Dacqui che ha espresso voto contrario. I sindaci di Bompensiere e Montedoro, il primo contrario, il secondo favorevole, si sono allontanati dalla seduta, non partecipando alla votazione.  Il secondo punto inserito inserito all’ordine del giorno, che prevedeva la richiesta di anticipazione per l’emergenza rifiuti, prevista dalla circolare della Regione, non è stata trattata e quindi rinviata. Il rischio emergenza rifiuti a causa della paventata chiusura della discarica a partire dal prossimo 30 maggio, sarà oggetto di discussione in Prefettura domani pomeriggio, a cui sono stati invitati i sindaci dei comuni interessati a tale problema.

View Comments

  • Il progetto è questo: http://www.atoambientecl1.it/ecm/?9668=088&profilo=&id=66&cpm=&ref=progetto-sperimentale.htm

    Fra le altre cose questo progetto, fortemente osteggiato in molti punti da diverse associazioni, partiti, comitati e movimenti cittadini, prevede questi simpatici punti:
    1) un mini inceneritore, che per infinocchiare il grande pubblico viene chiamato dissociatore molecolare, impianto dai costi gestionali spropositati che non solo non risolve il problema del secco indifferenziabile ma che aggrava la situazione ambientale e finaziaria dei comuni dove viene adottato
    2) la riapertura di una discarica, contrada Stretto, che per legge non può essere riaperta (e i sindaci firmano a cuor leggero un progetto che prevede la riapertura...mah). Anche facendo il solito inghippo legislativo una mente sana e orientata al bene comune eviterebbe con cura la riapertura di quel sito sia per gli enormi danni ambientali ma soprattutto per quelli economici, e sottolineo economici, visto che alla pancia non si comanda, che ne deriverebbero.
    3) l'utilizzo dei famigerati cassonetti intelligenti, trabiccoli sperimentati in varie parti del mondo con effetti ridicoli rispetto agli obiettivi dichiarati e agli investimenti iniziali e di mantenimento da effettuare.

    Nonostante all'ATO siano stati forniti progetti e professionalità più moderne, economiche, collaudate ed efficienti, hanno preferito non rimettere mano al loro "preziosissimo" lavoro continuando a battere una via che da decenni non viene battuta più in nessun posto che si definisce civilizzato.

    E' interessante infine notare come ancora una volta i sindaci, senza neanche sapere di cosa si parli, firmino e controfirmino documenti di una certa importanza che, come quello presentato dall'ATO oggi o quello presentato dall'ASP qualche settimana fa, rischiano di fare enormi danni alla collettività nissena con l'avallo silenzioso di tutti gli interessati che a pensarla bene non sanno neanche dove stanno messi.

Condividi