Eppure, l’evento si preannuncia già seguitissimo: gli organizzatori, tra i quali anche noti pr catanesi, mettono le mani avanti presentando la festa come «un modo un po’ ironico e irriverente di vedere la nostra Sicilia. Al suono delle note languide e struggenti di Nino Rota sui titoli di coda del film Il Padrino, il Paradiso dell’Etna, sabato, rispecchierà tutti i colori del Made in Sicily». Aggiungendo l’indicazione su come vestirsi: «Indossate anche voi qualche accessorio che rispecchia la sicilianità con un dress code: per lui coppola, gilet, camicia bianca e pizzini; per lei vedi la Mariagrazia Cucinotta o la Monica Bellucci di Màlena».
Una nuova polemica, dopo le tempeste mediatiche sulle fiction di mafia, le t-shirt con Il Padrino, i videogiochi a tema. Lo slogan «Baciamo le mani» sembra essere molto in voga, gettonato da pubblicitari ed esperti di marketing: con questo nome ci sono bar e ristoranti ad Aci Castello, a Marina di Ragusa, a Palermo; c’è una pasticceria a Roma, e perfino un hotel. Si chiamano così un cd di Roy Paci &Aretuska, un gruppo musicale, un film di Vittorio Schiraldi e una fiction con Virna Lisi. Il trionfo è su facebook: sul popolare social network c’è un gruppo chiuso da 1523 membri, e una comunità da 236 simpatizzanti. Non a caso, per pubblicizzare la festa catanese è stato utilizzato proprio Facebook: all’evento sono stati invitati personalmente 8.363 catanesi. Un invito che, visto il tema, non si può rifiutare…