Di contro, non e’ stato intercettato il testo di un sms inviato da Anna Corona alla Letterato alle 17 del 3 settembre 2004, mentre il 15 settembre Anna Corona scrisse all’amica “una buona notte che non hai fatto male a nessuno”. Un altro sms risulta inviato il 22 settebre ala Corona che si trovava temporaneamente in Brianza: “Mando’ alle 15,36 il messaggio di testo ”puoi tel e’ urgente” alla Letterato -ha ricordato il perito- ma il 21 settembre iniziarono le intercettazioni nei confronti di Anna Letterato e quel cellulare non venne piu’ attivato, cosi’ il messaggio non fu recapitato, quindi non troviamo una corrispondenza nel tabulato”. Da un’altra utenza Anna Corona avrebbe provato a telefonare piu’ volte all’amica quello stesso giorno, ma il cellulare, quando non risulto’ spento, squillo’ senza alcuna risposta. Un’utenza Omnitel di Anna Corona, inoltre, non venne intercettata prima del 21 settembre e da questa utenza, secondo quanto riferito dal consulente, le telefonate tra le due amiche si succedettero con cadenza quotidiana anche dai rispettivi luoghi di lavoro, ma fino al 22 settembre.
In questa direzione, la madre di Denise e’ critica nei confronti della Procura di Marsala, “perche’ mi sarei aspettata una presa di posizione piu’ dura nei confronti di chi non ha condotto le indagini come avrebbe dovuto e su chi doveva approfondire certe anomalie che stanno diventando pubbliche con il processo”. Riguardo agli eventuali provvedimenti da assumere, l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, precisa: “Aspettiamo che venga completata l’audizione del consulente Gioacchino Genchi (che proseguira’ nella prossima udienza, l’8 maggio, ndr) e se non sara’ fatta chiarezza su certi aspetti, chiederemo di essere sentiti dal procuratore di Caltanissetta”.