La Trabonella, analogamente alle altre ex miniere di zolfo del Nisseno (ad esempio Gessolungo), va urgentemente bonificata e messa in sicurezza, anche perché diversi padiglioni sono caratterizzati da coperture con lastre di eternit (contenenti amianto) in pessimo stato di conservazione. Tra l’altro, il sito della miniera viene frequentato quotidianamente da decine di persone, che si recano nella zona per raccogliere erbe, funghi e verdura, o per portare al pascolo pecore e mucche. E’ evidente, pertanto, la necessità di provvedere senza indugi alla bonifica del territorio, per non determinare ulteriori rischi alla salute dei cittadini. E’ altresì evidente che nel momento in cui la ex minierà sarà bonificata e messa in sicurezza ci sarà la possibilità di dare seguito alla richiesta di finanziamenti destinati all’utilizzo della stessa a fini turistico-culturali. Ancora una volta sottolineiamo che esistono diversi progetti di conoscenza, tutela e valorizzazione di questo importante luogo legato alla storia più recente della città di Caltanissetta ed esiste anche la possibilità di accedere ai finanziamenti previsti dalla Comunità Europea. Cos’altro dire, insomma? Forse qualcosa si può aggiungere: se nei confronti dei rischi e dei reati ambientali ci fosse una “percezione” diversa, da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, probabilmente la sconcertante inerzia e il pressappochismo che siamo costretti a subire sarebbero ridimensionati.
Leandro Janni, Consigliere nazionale di Italia Nostra