In Sicilia, dunque, come nelle altre regioni, nessuna Provincia andrà al voto nella tornata elettorale di maggio, neppure Ragusa in scadenza naturale e Caltanissetta, che era stata commissariato dopo le dimissioni dell’ex presidente Giuseppe Federico, che ha optato per il seggio all’Ars dopo la sentenza della Consulta sulle incompatibilità delle cariche. La legge regionale, appena approvata, tuttavia non recepisce la norma contenuta nel ‘Salva Italià del premier Monti: l’Assemblea regionale infatti ha rinviato, così si legge nel testo, la definizione del ruolo delle Province a un ulteriore disegno di legge che dovrà essere varato entro la fine dell’anno.
A Ragusa il commissario gestirà l’amministrazione senza il supporto del consiglio provinciale, in scadenza di mandato; a Caltanissetta, invece, il commissario coabiterà con il consiglio che rimane in quanto non in scadenza. La norma è stata approvata con 57 voti favorevoli, 10 contrari tra cui il gruppo Udc e 3 astenuti