L’atto, il cui impulso è stato dato dall’Amministrazione comunale, prevede, sulla scorta delle disposizioni della direzione urbanistica, la riduzione di tutte le possibilità di intervento edilizio, sia nuovo che su patrimonio esistente, dove è consentita solo la manutenzione ordinaria, prevedendo il riuso dell’intero ambito, attraverso un successivo piano di intitolazione o progetto esecutivo, che ha come obbiettivo la delocalizzazione degli immobili e degli abitanti, garantendo la funzione fruitiva e pubblica del fenomeno dei “vulcanelli” e, in tal modo, da problema potranno d’inventare risorsa.
L’atto pianificatore è il presupposto per un approvvigionamento di fondi pubblici o privati e, considerata l’importanza, l’Amministrazione comunale si è detta fiduciosa sul più largo consenso da parte delle forze politiche.
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Adesso bisogna istituire l'area protetta
Era Ora! Speriamo non siano le solite promesse!
Finalmente una proposta saggia, utile. Proficua. Bene!