Carta di credito dell’ATO per cene e lusso, condannato l’ex presidente Cimino

CALTANISSETTA – Quattro anni di reclusione sono stati inflitti dal Gup di Caltanissetta, Francesco Lauricella, all’ex presidente dell’Ato Ambiente Cl 1 Giuseppe Cimino, 62 anni, accusato di peculato. L’amministratore, avrebbe utilizzato la carta di credito aziendale per spese personali. L’avrebbe strisciata in ben 54 occasioni spendendo 41.412 euro per pagare cene, ma anche per acquistare scarpe, borse e capi di abbigliamento griffati e per effettuare prelievi personali. L’inchiesta e’ partita da un esposto presentato alla Guardia di Finanza dall’attuale commissario Elisa Ingala, che spulciando i bilanci si e’ accorta dell’ammanco. Il Pm, Alessandro Aghemo aveva chiesto la condanna a 4 anni e mezzo di reclusione. L’Ato si e’ costituita parte civile con l’avvocato Dino Milazzo. L’imputato e’ stato anche condannato al risarcimento dei danni.

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    • Se uno si permette di fare una constatazione per Lei è impietoso?La mia constatazione è molto semplice,solo 3 parole:è un ladro!Saluti.

      • Per la verità Cimino era già caduto in disgrazia ai tempi degli show al palazzetto..... e comunque una popolazione non può essere considerata impietosa se reagisce a simili accadimenti. Certo andrebbe fatta una forte analisi di coscienza modificando ove possibile certe azioni e manifestazioni: consultazioni elettorali, consenso espresso tramite il saluto, timori riverenziali vari ecc. Cioè un popolo dovrebbe gratificare e premiare i migliori (nel senso di chi lotta per il bene pubblico) e respingere fino all'allontanamento i peggiori.
        Non mi pare però esistano, purtroppo, queste condizioni. Cimino però può essere un buon esempio e punto di partenza.
        Mai più nessun altro CIMINO!!!

        • i nisseni sono sempre "furbi" nei confronti dei concittadini, CHI SBAGLIA PAGA....... Rubare è un reato.

  • Ecco spiegato perché voleva continuare ad occupare gratuitamente la poltrona. Ufficialmente per non gravare (che eroe!)sul bilancio dell'ATO; in realtà, per continuare a nascondere la vicenda o avere il tempo di "sistemare le cose".I suoi legali hanno sostenuto che Cimino "non ha impropriamente utilizzato la carta di credito per sfizi personali e che gli organi di controllo non hanno mai mosso nessuna contestazione" Ah, no? Non sarà perché non hanno mai controllato? Perché non si indaga pure sugli organi di controllo?

  • State tranquilli che questo non farà un solo giorno di galera...ha ragione chi dice che al gabbio vanno soltanto i rubagalline e i poveracci che rubano per fame. Pensate che questo farabutto non aveva nemmeno la macchina... non gli interessava averla..... Poveri noi.... a chi diamo e daremo credito....Purtroppo molto spesso farabutti travestiti da gente per bene.

  • Proporrei a questo coraggioso giornale on line, di valutare l'ipotesi di effettuare delle inchieste sugli sprechi di Stato, Regione, Enti vari, che si concludano con delle petizioni popolari sottoscritte on line.
    Ed inizierei dall'ex Dirigente della Regione Felice Crosta, che percepisce una pensione di circa 500.000,00 euro all'anno.
    Calorosi saluti

  • Ma è in carcere?
    Scommetto di no, in carcere solo rubagalline e disperati.
    Ma chi lo aveva messo a dirigere quell'ufficio?
    Vi ricordate cosa diceva quando veniva intervistato?
    Un grazie di cuore alla Magistratura che ha saputo leggere i fatti con chiarezza in questo Grado.

  • Spero li passi in cella e nn fuori! Questa è anche evasione! ha speso soldi pubblici, vergogna!!! ma come si puo' essere così viscidi, quando hai già un ostipendio da privilegiato?

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