A Licata, l’ex Tiscione affonda la Nissa. Nel dopo gara vibrante faccia a faccia tifosi-giocatori

LICATA – L’ex Tiscione, a Licata, condanna la Nissa alla sconfitta nel derby giocato contro i gialloblù di casa. Una battuta d’arresto che inchioda i biancoscudati all’ultimo posto in graduatoria, con la salvezza diretta che adesso dista ben nove punti. La gara ha avuto un epilogo rovente: i tifosi nisseni presenti nella ridente città della provincia di Agrigento, al termine della contesa hanno avuto un vivace scambio di battute con i giocatori, chiedendo inoltre lumi (ai vertici societari) sulla situazione concernente la presunta mancata corresponsione dei rimborsi spese. Clima infuocato e tifosi esasperati dalla critica situazione in classifica, monta la contestazione e si prospettano tempi cupi per i componenti della rosa e dello staff biancoscudato.
Torniamo alla partita che è iniziata con un minuto di silenzio in memoria dell’ex presidente della repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, deceduto la scorsa notte. Nissa schierata con un canonico 4-4-2; D’Urso e Bruno sono i terminali offensivi. Fasi iniziali di studio, poche emozioni e grande lotta a metà campo da parte delle due compagini. Il sostanziale equilibrio salta al 19’: Tiscione calcia verso la rete ma la palla finisce sul braccio di Rocco che, distante meno di mezzo metro, tentava di opporsi con il corpo alla conclusione. L’arbitro assegna il penalty ed ammonisce il giocatore ospite. Il numero dieci dei locali, dal dischetto, colloca la sfera in rete centralmente. Dopo cinque minuti, in area licatese, sugli sviluppi di un cross la palla rimbalza sul manto sintetico e schizza sul braccio di Armenio che tentava il colpo di testa: il direttore di gara non interviene. La contesa s’infiamma. Al 24’, splendida punizione di Avola, parabola arcuata sul secondo palo Butticè in scivolata arriva tardi di un soffio. Dopo otto minuti Manfrè, l’ariete dei padroni di casa, si esibisce in una spettacolare sforbiciata volante: palla, diretta in fondo al sacco, che carambola invece sulla nuca del difensore D’Angelo e poi in corner. Non trascorrono neanche centoventi secondi che l’estremo difensore di casa compie un miracolo: punizione di Avola, deviazione della barriera, ed il numero uno mentre vola all’indietro con i pugni alza la sfera oltre la traversa. Capovolgimento di fronte e questa volta tocca all’estremo difensore nisseno, Novembre, distendersi in tuffo e con un riflesso prodigioso e disinnescare l’incornata di La Marca sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Squadre al riposo con i locali in vantaggio. Ad inizio ripresa, Mister bianchetti ridisegna la squadra: fuori Butticè e Bruno, dentro Cirilli e Dellera. Lo schieramento muta: dal 4-4-2 si passa al 4-3-1-2. Al 51’ il licatese Riccobono dai venticinque metri, sfiora la traversa. Al 65’, altra circostanza che pesa sull’esito della gara: D’angelo viene espulso dopo un contrasto aereo. Decisione arbitrale che pare sorprendente ma che in realtà si spiega con una vicenda di alcuni secondi prima. Avola becca una gomitata involontaria durante un contrasto aereo; D’Angelo interviene duramente per rimproverare l’avversario, probabilmente usando vocaboli “duri”. Nel successivo contrasto aereo il difensore nisseno trova il rosso. Match che muta aspetto: Nissa compatta che nonostante l’inferiorità numerica cerca il pareggio; Licata sornione che in contropiede sfiora almeno un paio di volte il raddoppio. Al 70’ altro avvenimento che offre motivi di discussione in casa biancoscudata: Dellera, in campo da venticinque minuti, è sostituito da Rabbeni. L’atleta palesa la sua insoddisfazione e si dirige verso gli spogliatoi senza neanche recarsi in panchina. Al triplice fischio finale, locali che esultano e nisseni angosciati che chinano il capo. Gli atleti di Caltanissetta si dirigono verso la zona della tribuna in cui siedono i propri supporter che manifestano evidentemente e palesemente la loro insoddisfazione. Stato d’animo che si è concretizzato nel veemente faccia a faccia fuori dallo stadio con i giocatori. In sala stampa, il tecnico Salvo Bianchetti ha dichiarato: “Gara sostanzialmente equilibrata decisa da un episodio. Nel primo tempo il mio portiere ha compiuto una sola parata; un dato esemplificativo, vista la forza del Licata che testimonia la bontà della prova dei ragazzi. Nel secondo tempo l’inferiorità numerica è pesata sulla nostra rincorsa, vana, al pareggio. Sulla sostituzione di Dellera, dopo l’espulsione di D’Angelo sono stato costretto ad operare questa scelta tenendo conto della regola relativa agli juniores in campo. Adesso abbiamo una sosta e ne approfitteremo per lavorare con ancora maggiore impegno”.
In casa Nissa il clima non è facile. Tifosi in subbuglio che pretendono chiarezza e risultati: la strada che dovrebbe condurre alla salvezza, assume gli aspetti di un campo minato.

Tabellino

Licata – Nissa 1-0 (1-0)

Marcatori: 19’ pt Tiscione (L).

Licata: Valenti; Scopelliti; Alletto; Armenio; La Marca; Armenio; Cocuzza; Vella (14’ st Lo Monaco); Grillo; Manfrè (46’ st Incorvaia); Tiscione; Riccobono (37’ st st Pira). In panchina: Zummo, Ignazzitto, Santamaria, Albeggiano. All.: Balsamo

Nissa: Novembre; Marchese; Di Marco; Rocco; D’Angelo; Noto; Sassano; Avola; D’Urso; Butticè (1’ st Cirilli); Bruno (1’ st Dellera ; a sua volta sostituito da Rabbeni 25’ st). In panchina: Falzone, Piangente, Mirabella, Marletta. All.: Bianchetti.

Arbitro: Mei di Pesaro

Note: spettatori circa 750. Ammoniti: Alletto (L), La Marca (L), Cocuzza (L), Manfrè (L), Rocco (N). Espulsi: al 19’ st D’Angelo per condotta antisportiva. Angoli: 4-3 per il Licata. Recupero.: 1’ p.t.; 4’s.t.

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