CALTANISSETTA – Spett.le Il Fatto Nisseno,
nella giornata di ieri , non senza disappunto e rammarico, abbiamo avuto occasione di leggere sul Vs. portale l’articolo “Piscina comunale, è protesta: freddo, acqua torbida e servizio pessimo”.
Com’è ovvio abbiamo conferito, immediatamente, ai nostri legali idoneo incarico al fine di valutare la ricorrenza di ipotesi diffamatorie legate all’evento.
E’ sotto gli occhi di tutti gli utenti che quanto riferito dai firmatari dell’articolo da Voi pubblicato, e ribadito con chiari intenti calunniosi dai successivi commentatori, non solo non risponde a verità ma mette a dura prova anche la più fervida e mirabolante fantasia. Le condizioni apocalittiche descritte nell’articolo in argomento risultano così inverosimili da non meritare repliche. Ciò che risponde al vero, come noto ai molti, ed in particolare agli addetti ai lavori, è che la scrivente società, oramai da anni, ha cercato di sollecitare in ogni modo la realizzazione da parte dell’Ente proprietario di interventi manutentivi di carattere straordinario ma senza gli auspicati riscontri.
Dinanzi ad un pressoché totale immobilismo dell’Amministrazione Comunale abbiamo preferito, nell’esclusivo interesse della collettività, continuare a garantire “comunque” un servizio pubblico a beneficio, soprattutto, dei fruitori abitudinari dell’impianto (in primis, associazioni e società sportive).
E’ chiaro che, in ogni modo, l’unico parametro di riferimento cui non si è mai venuto meno è proprio la salubrità dell’acqua .
Ma, stante quanto accaduto, è chiaro ed evidente che gli sforzi profusi siano serviti soltanto a prestare il fianco a spregiudicati detrattori.
Giovi infine precisare che, a dispetto di quanto affermato nel contesto riferito, la chiusura dell’impianto datata 21/11/2011 era stata programmata circa una settimana addietro. A riprova di ciò, per ovvi motivi precauzionali, la scrivente società, con comunicazione ufficiale inviata all’amministrazione comunale in data 09/11/2011 aveva preannunciato l’imminente chiusura dell’impianto, ove non fosse stata formalizzata la proroga contrattuale e non fossero stati garantiti taluni interventi manutentivi di natura straordinaria di assoluta urgenza (primo tra essi, la riparazione delle vasche).
In assenza di concreti riscontri abbiamo deciso di chiudere l’impianto nella giornata del 21/11/2011.
Alla luce di quanto sopra precisato, Vi invitiamo a pubblicare la presente replica, rimuovendo, contestualmente e con immediatezza, la pubblicazione oggetto di contestazione.
Distinti Saluti
Antonio Russo n.q. di Amministratore Unico della Swimming Caltanissetta srl.
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non c'è cosa più arrogante di fare denunce e chiedere la rimozione di un articolo, o lettera aperta, sol perchè non ci conviene. a me piace la dialettica, anche aspra. mi piace anche l'invettiva. non mi piace l'intento di censura. Sappia il gestore della piscina, che la segnalazione di cittadini rispetto a un bene pubblico è tutt'altro che diffamazione. scarso, veramente, l'avvocato che ha scritto per il sig russo quelle frasi... arrogante chiederne la rimozione. Evidentemente questa società non è all'altezza di un servizio pubblico, perchè tali affermazioni non sono proprie di un soggetto pubblico.
Noto, con enorme dispiacere, che il fatto nisseno sta diventando più un forum che un portaledi notizie....ognuno dice la sua ma nessuna redazione che faccia un articolo correlato dai fatti.....io, da ignaro spettatore, sto solo capendo che alcuni si lamentano del dissesto, la gestione si lamenta perchè c'è chi si lamenta del dissesto, però sto dissesto non viene negato....per certo so che la nostra piscina è molto quotata in territorio siciliano, quindi non sarebbe il caso di fermare questa polemica a questo punto focalizzando l'attenzione sulla cura al male? Vederla chiudere sarebbe l'ennesimo fallimento di una provincia sempre più carente di servizi....
Ho coordinato la scuola nuoto della Piscina negli anni scorsi. La Piscina Comunale di Caltanissetta è il fiore all’occhiello del nuoto Siciliano, un mondo che l’apprezza e che vede in essa un modello gestionale invidiabile. Non credo sia esagerato. D’altro canto basterebbe fare un giro tra tutte le piscine della Sicilia (vi invito a farlo davvero) per capire di cosa stiamo parlando. Si può criticare tutto e tutti, è giusto e lecito, ma non si può “disprezzare e disconoscere”. Solo gli addetti ai lavori conoscono le difficoltà ed i costi che un “mostro” del genere per andare avanti ha bisogno. Certamente un servizio a pagamento deve corrispondere ad una qualità commisurata. Ma il problema è proprio questo: tutti si preoccupano di quanti soldi entrino nelle tasche del gestore ma nessuno si chiede quanti ce ne vogliano per mandare avanti la “baracca”, per pagare le bollette (che proprio le mancanze strutturali fanno lievitare alle stelle), tutti gli Istruttori, gli assistenti, il personale delle pulizie, di segreteria, i manutentori, ecc. Tutta questa gente ce la mette tutta ogni giorno affinchè la piscina viva il più possibile. Antonio fa lo stesso. Credo inoltre che gli attacchi personali o le strumentalizzazioni (qualora ve ne siano) non debbano mai far perdere di vista il rispetto per la gente che lavora.
scusate ma la chiusura dell'impianto e' definitiva o temporenea? Noi utenti siamo sempre i penalizzati
Caro antonio perché fino a venerdì sera non ci hai detto che la piscina avrebbe chiuso' ne ta antomeno c'erano cartelli. guarda caso lunedì mattina esce l'articolo e la sera chiude. sicuram ente l'amministrazione comunale avra'le sue colpe, ma nn ti obbliga nessuno a riscuotere i mensili se non ti mettono nelle condizioni di offrire un servizio adeguato.e infine ti ricordo che si può querelare qualcuno in caso di ingiuria o di dichiarazioni false.. Non certo dicendo o scrivendo fatti reali o magari scomodi.
Egregio Sig. Russo LA SMETTA di inneggiare alla censura quando è ovvio che le cose stanno in un certo modo.
Datevi da fare e rimettete le cose a posto, visto che NON LO FATE GRATIS.
Grazie.
Alla cortese attenzione della Swimming Caltanissetta srl e del suo amministratore Unico, Antonio Russo.
Ci preme sottolineare che l'articolo a cui lei fa riferimento non è un ...articolo ma una lettera aperta inviataci da alcuni clienti della piscina che hanno firmato per esteso la missiva. Con un pò più di attenzione si sarebbe potuto evitare l'equivoco di definire articolo una semplice lettera aperta. Ciò nonostante premurosi e convinti assertori della par condicio, abbiamo immediatamente pubblicato il vostro scritto.
Grazie per la collaborazione, distinti saluti.