La necessità, più volte sollecitata dal PD, di ripristinare le condizioni di legalità nella gestione del frigo macello è, peraltro, stata evidenziata anche dal rinvio a giudizio dei responsabili della cooperativa madonita, da parte della magistratura nissena, per le precarie condizioni igienico sanitarie in cui venivano tenute alcune delle celle frigorifere della struttura. Infine, non va dimenticato che il ridottissimo canone di locazione che era stato garantito dalle precedenti gestione dell’Asi alla cooperativa (circa 25 mila euro all’anno), non solo era in contrasto con le norme vigenti sul giusto canone per immobili di proprietà pubblica, ma era stato concesso ad un’impresa che nessun investimento ha realizzato per favorire la rinascita della zootecnia nissena.
Questo capitolo è, quindi, stato chiuso opportunamente dall’attuale presidente dell’Asi. Adesso il Sindaco di Caltanissetta, in raccordo con il consorzio Asi, con la Provincia e con le associazioni di categoria, ha il dovere di impedire l’interruzione del pubblico servizio di macellazione, nell’interesse della collettività. Esistono, infatti, gli strumenti giuridici che consentono di garantirne la prosecuzione in attesa della gara di evidenza pubblica, che verrà bandita dall’Asi, per l’affidamento della struttura.
Anche grazie all’autorevole mediazione del prefetto di Caltanissetta, dott. Guidato, è possibile, quindi, garantire e tutelare, insieme alla continuità del servizio, il posto di lavoro dei 30 operatori della macellazione.
Nel frattempo, il PD chiede a tutti i soggetti istituzionali e sociali interessanti ( Comune, Provincia, Asi, Camera di Commercio, Regione, parti sociali, organizzazioni sindacali e di categoria) di confrontarsi al più presto affinché possa essere predisposto un progetto organico di rilancio del frigo – macello nisseno coinvolgendo tutti i soggetti imprenditoriali potenzialmente interessati.
Angelo Lomaglio (segretario cittadino PD)