Elezione di Zummo, critica la posizione di Scalia: “Azione subdola del PD che divide più che unire”

CALTANISSETTA – Il Presidente del Consiglio Comunale, assemblea degli eletti, rappresenta la seconda carica Istituzionale dell’Ente Locale. Il Suo ruolo, i Suoi compiti, si concretizzano non solo negli adempimenti di carattere amministrativo quanto nella “caratterizzazione” degli atti di indirizzo politico determinati dalle attività consiliari.
Il PD-Partito Democratico, dopo le dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale del Dott. Giuseppe Territo, ha espresso la necessità, in considerazione della conclamata incapacità amministrativa del Sindaco Campisi, di predisporre la “mozione di sfiducia” quale primo, importante, atto politico per la costruzione di un programma di rilancio di Caltanissetta.
Questa è sempre stata la linea politica del PD cittadino e provinciale, Partito di cui sono orgoglioso portavoce in Consiglio Comunale. La stesura dell’importante Atto Amministrativo, ormai definito e pronto per essere presentato alla Città, è la prova di una linearità di comportamenti ed azioni che ha trovato unanime impegno nel Partito e nel Gruppo Consiliare.
Consapevole di un progetto politico che condivido e rispettoso delle richieste della popolazione nissena stanca ed umiliata da un Sindaco che non è stato in grado di dare risposte concrete alla Città, sono costretto a prendere atto che, proprio alla vigilia della presentazione della “mozione di sfiducia” si sia agito, nel PDL (maldestramente), negli stessi gruppi di opposizione (consapevolmente) ed anche nell’ambito del Partito Democratico (subdolamente) più per dividere che per unire, anteponendo forse, in taluni casi, specifici interessi personali, all’interesse comune. Tentare di fare credere alla popolazione nissena che l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale, peraltro avvenuta con voto unanime (“bulgaro”), si possa configurare come atto di “alto senso di responsabilità e democrazia” è quanto meno improbabile. Forse a Palazzo del Carmine si convinceranno che sia proprio così. Ciò dimostrerà ancora una volta quanto la politica sia lontana dalla gente. Non pensare che i Ns concittadini possano ritenere che quello che si è consumato è stato un preordinato piano, con protagonisti e trama tipici della peggiore “prima repubblica”, che ha “archiviato” la possibilità sfiduciare il Sindaco Campisi in cambio di qualche poltrona o favore dentro il Palazzo Comunale o presso altre Istituzioni (anche regionali) è offendere l’intelligenza di chi ci osserva.
Siccome ritengo che la politica, quella nobile e vera, vada esercitata alla luce del sole esprimendo con forza e chiarezza le proprie idee, senza la presunzione di avere sempre ragione ma con la consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie capacità, pur esprimendo personale compiacimento per l’elezione di un amico, sono costretto a chiedere con forza che il Partito a livello locale e provinciale si esprima con chiarezza sulla linea programmatica che, decisa negli organismi, è stata disattesa nei fatti con grave danno di immagine per l’intero PD. Per queste ragioni chiedo che il segretario comunale e quello provinciale chiariscano la propria posizione, personale e politica, con le conseguenti decisioni derivanti dalla assunzione delle specifiche responsabilità. Se dal chiarimento richiesto dovesse emergere che il Partito – nelle figure rappresentative a livello comunale e provinciale – ha in modo deliberato o consapevolmente distratto determinato azioni politiche diverse da quelle concordate in sede collegiale sarà mio dovere rimettere immediatamente il mandato di Presidente del Gruppo Consiliare. Se invece, come ritengo, si confermerà l’interesse preminente del Partito per il concretizzarsi della forte azione amministrativa intrapresa che trova riscontro nella volontà popolare, mi attendo che vengano assunte le decisioni conseguenti.
Angelo Scalia – Consigliere Comunale

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