d’opera, vari finanziamenti e due cerimonie di consegna delle chiavi: una politica l’altra amministrativa, avvenute tra il 2007 e il 2008, con il ministro della Giustizia dell’epoca, Clemente Mastella, e con i vertici del Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. La necessità di completare il montaggio dei sistemi di sicurezza, di potenziare la fornitura idrica e di assegnare il personale di vigilanza, hanno costretto a rinviarne più volte l’apertura. Forse determinanti, per l’apertura, le numerose proteste
messe in atto dal sindacato di polizia penitenziaria, Osapp, compresa una manifestazione ai cancelli della casa di pena da parte delle guardie carcerarie dei comuni del circondario e delle loro famiglie, per chiedere l’apertura del carcere il loro trasferimento nella nuova struttura.