Mussomeli, l’opposizione accusa: “Svendita immobili con saldi di fine stagione”

MUSSOMELI- Sembra quasi una parodia ai maxi-sconto che adesso è noto vedere in molti negozi di abbigliamento per i saldi  di fine stagione, ma quanto messo in opera dall’opposizione consiliare non sembra la solita e classica “arringa” per partito preso. L’idea che in molti è maturata in questi ultimi tempi in base ai rapporti tra opposizione e Primo Cittadino è che il tutto assomigli sempre di più ad un incontro di boxe dove uno sfidante agguerrito cerca di rilegare alle corde il detentore del titolo, colpendolo ai fianchi in modo da “spezzare” il fiato. Questa volta il j’accuse della minoranza consiliare, arriva sull’argomento l’alienazione a mezzo di asta pubblica di immobili comunali. Ovviamente l’opposizione, non solo non è d’accordo con le scelte del Sindaco Calà e di tutta la maggioranza, ma trova addirittura insignificante l’introito eventualmente realizzabile con la vendita dei sopracitati immobili. In questo specifico caso la minoranza consiliare, mette i classici puntini sulle i e fa sapere che l’area del Castello dove un cespite sarebbe collocato, vale nientepopodimeno ché un 10° di quanto valutato al metro quadro l’invenduto quanto oramai invendibile campo di bocce. Ecco il testo integrale del comunicato stampa: “I gruppi di minoranza PDL, NOI MUSSOMELI e PID preso atto del bando di gara per l’alienazione a mezzo di asta pubblica di immobili comunali, rimangono sgomenti nel leggere che tra i beni da alienare vi è stata inclusa l’area libera di viale del Castello a ridosso dell’arteria viaria. Su tale area i nostri gruppi avevano contestato la votazione dell’atto deliberativo che la inseriva tra i beni da vendere (o svendere). Avevamo fatto notare in quella sede, sia verbalmente sia con una nota depositata agli atti della Presidenza del Consiglio, come tale vendita sarebbe stato uno scempio sia perché veniva sottratta un’area di rispetto, ricadente su un probabile futuro parco del Castello sia perché in quell’area è prevista una strada dal vigente P.R.G.  I vincoli sopra menzionati avrebbero dovuto far riflettere l’Amministrazione anche perché tale area non dovrebbe, teoricamente, essere di utilità ad un privato, a meno che non sia in programma per il futuro un possibile cambio di destinazione urbanistica che potrebbe tornare utile all’acquirente di oggi che, con una modica spesa, si vedrebbe in futuro rivalutato enormemente il bene acquisito. Queste considerazioni ci portano ancora oggi ad invitare l’Amministrazione ad un ripensamento, anche perché la somma irrisoria eventualmente incassata non potrebbe assolutamente risollevare le casse comunali. Per recuperare tale somma suggeriamo all’Amministrazione di congedare il consulente pagato la cui collaborazione, che a parer nostro appare superflua, ha un costo pari a circa 37.000,00 euro annui. Rileviamo infine, per chiarezza nei confronti dell’opinione pubblica, che l’area del Castello è stata stimata  20,00 euro/mq mentre il campo di bocce, che presenta la stessa destinazione urbanistica e che non ha ricevuto nessuna offerta di acquisto, è stato valutato 193,50 euro/mq!!!”

Condividi