Approvato, invece, all’unanimità il via libera al regolamento, che dovrà essere stilato dall’Ato Cl1, per la regolarizzazione del pagamento della Tarsu degli anni passati da parte di elusori ed evasori, che dovranno versare nelle casse della società d’ambito, oltre all’intero costo della tassa, una sanzione che va dal 5% (elusori) al 10% (evasori totali).
Ma il consiglio comunale di ieri ha avuto un inizio un pò concitato, con l’intervento fuori programma e dai toni piuttosto agitati di alcuni rappresentanti degli operatori ecologici che si occupano della raccolta dei rifiuti, innescato da un equivoco sul presunto rapporto di causa-effetto tra approvazione dell’aumento del 20% della Tarsu per il 2011 e mantenimento in servizio di tutti i dipendenti di Nissambiente.
Sono dunque dovuti intervenuti gli agenti della PM per riaccompagnare al proprio posto gli operai di Nissambiente, che hanno invaso l’aula nello spazio riservato agli amministratori ed hanno avuto parole durissime contro il consiglio comunale, chiedendo a gran voce l’approvazione immediata della delibera di aumento.
La protesta è stata comunque disinnescata immediatamente dagli interventi dei consiglieri comunali presenti in aula, 23 su 30, che hanno chiarito che nessuno dei due punti all’ordine del giorno (regolamento per la regolarizzazione del pagamento della Tarsu da parte di evasori ed elusori ed approvazione dell’aumento del 20% per il 2011 della tassa per i rifiuti) era collegato con il mantenimento dei livelli occupazionali per i dipendenti Nissambiente.
Ma è stata bagarre anche tra i consiglieri comunali, che hanno manifestato più volte momenti di estrema tensione e nervosismo, con toni spesso esasperati ed un continuo scontro frontale, a partire dai motivi di urgenza con i quali è stata convocata in fretta e furia la seduta di mercoledì dopo un altrettanto acceso incontro-scontro in conferenza dei capigruppo qualche giorno prima.
Nel corso della discussione è stata più volte stigmatizzata la decisione della giunta Campisi di portare in aula una delibera che il consiglio comunale avrebbe dovuto votare “al buio”, senza cioè l’appoggio di cifre reali dal momento che il bilancio di previsione è ancora in fase di elaborazione e che dalle relazioni del collegio dei revisori dei conti sembra non emergere affatto la necessità di un aumento.
Il consigliere Sergio Speciale ha contestato il fatto che si continuino a disattendere le indicazioni date dal consiglio comunale già a giugno per l’abbattimento di qualunque aumento della Tarsu e che si voglia invece agitare sempre lo spauracchio del dissesto economico dell’ente per costringere a votazioni frettolose. “In questi due mesi – ha detto – abbiamo visto di tutto e di più. L’urgenza di oggi poi è ancora una volta strumentale nei confronti del civico consesso, che ha già dato indicazioni precise, ma anche nei confronti dei lavoratori, perché in due mesi non si è riusciti ancora a chiudere i contratti, a definire i compiti delle parti”.
Molte delle discussioni si sono poi incentrate sulle indicazioni, già date in altra sede dal civico consesso, di utilizzare gli avanzi di amministrazione (3,6 milioni di euro nel 2010) per coprire i costi del servizio di igiene urbana anziché farli ricadere, con aumenti, sulle tasche dei cittadini ma il presidente del collegio dei revisori Pietro Rabiolo ed il ragioniere capo del comune Claudio Bennardo hanno ribadito più volte che le somme accantonate non possono essere toccate in quanto necessarie per coprire debiti pregressi e fuori bilancio.
Anche quella di ieri però, nonostante si sia giunti infine ad un esito della seduta che è certamente a vantaggio dei cittadini, è stata un’altra brutta pagina di politica locale, con la totale mancanza di dialogo tra amministrazione attiva e consiglio comunale ed una propensione alla litigiosità che nulla di buono può portare a Caltanissetta, dove le proteste in aula dei lavoratori di Nissambiente sono solo la punta dell’iceberg di una diffusa sofferenza della cittadinanza, dei tanti pensionati che non arrivano a fine mese, dei “giovani” trentenni che elemosinano un posto anche da precario, dei giovani neo-diplomati e neo-laureati che probabilmente un lavoro qui non lo troveranno mai e che chiedono solo che la politica ritrovi se stessa, che sia “buon governo della città”, illuminata da giustizia, rispetto, solidarietà, una politica che sia davvero servizio alla collettività.
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Cari Nisseni, quando avremo il coraggio di far dimettere TUTTI questi fanta-politici pagliacci...Ci lamentiamo, ci incavoliamo, ma non facciamo niente per fargli cambiare comportamento....Possibile che a Parma ci riescano e qui no???