impiegato del Comune di Gela infedele. Nei fatti una ‘talpa’
che aveva il compito di informare il clan sugli appalti
pubblici banditi dall’amministrazione. Angelo Camiolo, ritenuto
uomo di fiducia del clan Emmanuello e vicinissimo all’ex
reggente Crocifisso Smorta, attuale collaboratore di giustizia,
era incaricato anche di riscuotere le rate estorsive dagli
imprenditori che effettuavano i lavori pubblici per conto delComune.