Delia, arrestato dai Carabinieri mentre smaltisce rifiuti pericolosi

DELIA – I Carabinieri della Stazione di Delia hanno tratto in arresto Gioacchino Giuseppe Ragaccio, 22enne di Castrofilippo (AG), con precedenti per truffa, sorpreso insieme ad un suo complice dai Carabinieri a smaltire rifiuti pericolosi.

Ieri mattina è infatti giunta una chiamata al 112 in cui dei cittadini riferivano che nel cento abitato di Delia era presente un furgone bianco i cui occupanti stavano effettuando un’attività di raccolta e trasporto di rifiuti. A questo punto i militari dell’Arma hanno dato via alle ricerche riuscendo subito dopo ad intercettare il mezzo segnalato all’altezza di via Giuseppe Dolce incrocio via Diego Messana. L’autocarro, un Fiat Ducato bianco, era carico di diverso materiale metallico non in disuso né ossidato e i militari dell’Arma hanno potuto appurare che gli occupanti invitavano i cittadini a consegnare loro i rifiuti, constatando inoltre che i due erano sprovvisti di qualunque autorizzazione ed iscrizione all’albo per la raccolta, trasporto, recupero ed intermediazione di rifiuti previste dalla normativa vigente. Tra i vari materiali presenti all’interno del vano posteriore, i militari dell’Arma hanno trovato anche una batteria di autovettura, classificata come materiale pericoloso.

Sequestrati dunque dai Carabinieri, oltre al suddetto materiale e all’autocarro, anche vari strumenti da lavoro e due agendine che presentavano all’interno dei fogli strappati nei quali era ripetutamente scritto un numero di telefono. Gli occupanti del veicolo hanno dichiarato che tali fogli venivano utilizzati come biglietti da visita per pubblicizzare l’attività di raccolta.

I Carabinieri hanno quindi tratto in arresto uno dei due, Ragaccio, mentre l’altro, G.R., 40enne di Canicattì, è stato solamente denunciato a piede libero in quanto senza precedenti penali. I militari dell’Arma poi hanno condotto Ragaccio, difeso dal difensore di fiducia avv. Calogero Sferrazza del Foro di Agrigento, presso la Casa Circondariale di Caltanissetta, su richiesta del PM Elena Caruso.

Condividi