Fatti dall'Italia

Malati cronici per legge e sani per i medici: storie di ex pazienti ai quali sono negati adozione o mutuo

Francesco oggi ha 33 anni e quindici anni fa ha avuto un tumore dal quale, grazie alle cure, e’ guarito. Il suo sogno, insieme alla compagna, e’ adottare un bambino.

Un progetto di vita che si e’ pero’ infranto dinanzi al ‘no’ delle istituzioni. “Sono un uomo di 33 anni che ha avuto un tumore e per questo ha vissuto una vera ingiustizia.

Questa e’ la mia storia: qualche settimana dopo aver compiuto la maggiore eta’ – racconta Francesco – mi hanno trovato un tumore alla tiroide. Sono stato in cura per 26 mesi. Lo scorso anno io e la mia ragazza abbiamo provato ad avere un figlio, che non e’ arrivato. Allora abbiamo deciso di prendere la strada dell’adozione.A me, pero’, non e’ ancora stato permesso diventare papa’. Non pensano – spiega, riportando la risposta che gli e’ stata data al momento della richiesta di avvio delle pratiche – che potrei crescere un bambino”.

Una situazione “ingiusta, sono guarito da tanti anni. Tutti – commenta Francesco – dovremmo poter vivere senza sentirci come se potessimo morire da un momento all’altro.

Per me e’ importante raccontare la mia storia perche’ credo che altri come me si siano trovati in situazioni spiacevoli come questa. Vorrei chiedere aiuto per risolvere questo problema”.

Ma Francesco purtroppo non e’ un caso isolato e tante sono le segnalazioni di discriminazioni giunte alla Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica).

Un altro esempio di diritti negati arriva da Laura, ex paziente oncologica di 45 anni. “Vent’anni fa ho avuto un tumore al seno, curato in cinque anni. Faccio la ballerina da sempre e qualche tempo fa – racconta – ho deciso di lasciare il mio lavoro in ufficio per aprire una scuola di ballo. Ho scelto il nome, ho trovato la struttura giusta, poi ho preso appuntamento in banca per capire che tipo di mutuo potevano concedermi. Mi hanno illustrato le possibili opzioni e ho dovuto compilare alcuni documenti. Mi e’ stato chiesto delle mie condizioni di salute passate e attuali. Quando ho chiesto spiegazioni all’impiegato, mi ha anticipato che probabilmente un mutuo a lungo termine non mi sarebbe stato concesso per via del tumore”.

Una doccia fredda: “L’ho vissuta come una vera ingiustizia, il ritorno della malattia a quindici anni dalla guarigione. Vorrei si potesse fare qualcosa per risolvere questa situazione, per me e per tutte le altre persone – conclude Laura – che si trovano a viverla”.

Una richiesta di aiuto arriva anche da Ettore, 35 anni: “A 20 anni mi hanno diagnosticato un tumore al testicolo. Dopo un po’ mi hanno detto che ero guarito ed ho ripreso la mia vita, e infatti sto benissimo, faccio sport e ho una vita normale. Ma ho chiesto un mutuo e mi hanno detto che dato che sono stato malato e’ difficile darmi un mutuo di 25 anni, perche’ e’ troppo lungo. Eppure i medici mi hanno assicurato che sono sano. Non si puo’ – afferma – vivere cosi'”.

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