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Covid. Giuseppe Lupo (Pd): “Aumento contagi in Sicilia anche per abolizione distanziamento su mezzi pubblici decisa da Musumeci in estate”.

“L’aumento degli ammalati di Covid in Sicilia è, almeno in parte, la conseguenza della decisione di Musumeci del 2 luglio di derogare al distanziamento sui mezzi pubblici di trasporto. Autorizzandoli a viaggiare con il 100% dei passeggeri Bus, aliscafi e treni, super affollati, sono diventati veicoli di contagio nel periodo estivo e alla ripresa dell’anno scolastico”.

Lo dice Giuseppe Lupo (nella foto), capogruppo del PD all’Ars.

“Se le scuole sono sicure – aggiunge – non si può dire lo stesso per i mezzi di trasporto utilizzati dagli studenti. Il presidente della Regione tenta adesso di rimediare penalizzando la frequenza scolastica e vanificando milioni di euro di investimenti spesi per la sicurezza delle scuole, mentre restano inspiegabilmente ‘top secret’ le valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Il risultato di questi errori è che in Sicilia la sanità è nel caos; è mancata una campagna di prevenzione, con screening mirati, tamponi e test sierologici, e una corretta programmazione sanitaria che si è basata quasi esclusivamente sulla rete ospedaliera, avendo il governo trascurato il ruolo imprescindibile della medicina territoriale ed in particolare dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta”.

Secondo Lupo “La riorganizzazione della rete sub-intensiva ed intensiva Covid voluta dal presidente della Regione, presenta preoccupanti deficit strutturali e organizzativi. Il governo Musumeci ha fallito anche in campo economico, trasformando la ‘finanziaria regionale d’emergenza’ di aprile, che doveva essere contro la crisi economica, in ‘emergenza finanziaria’: basta vedere il fallimento del click day per il pagamento del Bonus Sicilia alle imprese, con il risultato che non è arrivato neppure un euro degli aiuti previsti per i settori produttivi, con pesanti ricadute sull’occupazione. Una situazione gravissima – conclude Lupo – di fronte alla quale Musumeci invece di ammettere le sue responsabilità continua a restare rinchiuso nel suo Palazzo, negando ogni confronto con le parti sociali e con le forze parlamentari”.

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