Salute

Caltanissetta, remare uniti o affondare: serve un cambio di mentalità

Sergio Cirlinci

Caltanissetta, remare uniti o affondare: serve un cambio di mentalità

Gio, 20/05/2021 - 08:30

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In Africa, ogni mattina una gazzella si sveglia e sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. A Caltanissetta, ogni mattina ci sono persone chi si alzano e sognano il fallimento dell’amministrazione comunale. Caltanissetta ha bisogno di un riscatto, non può permettersi cinque anni di cattiva amministrazione. Invece di remare contro, mettiamo a disposizione le nostre energie e competenze, facciamolo per la città ed una volta per tutte fottiamocene di chi ci governa e pensiamo a noi ed al futuro delle nuove generazioni…I rancori e le rivincite personali non producono nulla. Nel vita il vero amore si vede nel momento del bisogno e la città in questo momento ha bisogno di tutti noi. Ben vangano le mani tese, ben vengano le collaborazioni, ben vengano le idee, bene ha fatto l’Unione Giuristi Cattolici Italiani ad incontrare il sindaco e mettersi a disposizione per il bene della città. Ben vengano anche le critiche, è giusto anche evidenziare le criticità ed essere da pungolo, ma che il tutto venga fatto per puntare ad un miglioramento, ma trovo squallido arrivare ad augurarsi il fallimento aizzando anche la minoranza, che vuol essere costruttiva, a cercare cavilli pur di mandare a casa l’amministrazione, o andando anche sul privato e personale, pur di attaccare le persone, insinuare accordi ed inciuci, più o meno sottobanco, per insinuare il sospetto, parlare di tanto altro pur di mettere in cattiva luce chi ha avuto il delicato compito di dare alla città una nuova luce ed un riscatto, dimostra solo cattiveria, egoismo ed il non amare veramente, come ipocritamente si dice, la città. Si abbia il coraggio, nel caso si abbia sospetto di inciuci, irregolarità o altro di fare i nomi o recarsi presso gli uffici competenti, ma il bla bla bla non serve, molti cittadini hanno ormai aperto gli occhi e conosciuto certi personaggi, che continuando così si faranno ancor più “apprezzare”. Quindi collaboriamo tutti, con modestia ed onestà intellettuale, ognuno con le sue capacità; basta poco, già il rispettare le regole della convivenza civile, parlo di immondizia, parcheggio etc etc…sarà un lavoro in meno per chi deve sopperire a questi gesti incivili. Non bisogna sperare nel fallimento, perché sarà anche il nostro, anche se stupidamente e con arroganza qualcuno potrà dire…”io l’avevo detto”, Ad Maiora