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Sergio Cirlinci: “Report su Montante, tra ‘nuovi’ eroi moralizzatori e …ignari nisseni increduli”

Redazione

Sergio Cirlinci: “Report su Montante, tra ‘nuovi’ eroi moralizzatori e …ignari nisseni increduli”

Gio, 15/11/2018 - 08:37

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Nisseni, dove avete vissuto sino ad oggi? In questi giorni la fa da padrona sui social la trasmissione di Report sul caso Montante. Lungi da me voler intervenire sulla questione, non avendo mai avuto a che fare con la persona inquisita né tanto meno essere in grado di esprimere giudizi, mi preme però dire la mia Quello che mi ha colpito maggiormente è il leggere i commenti dei nisseni su quanto venuto fuori. Leggo di gente stranita, amareggiata, spaventata, inorridita, si parla di immagine rovinata, di una città bella ma marcia e corrotta dentro e tanto altro, come se tutti fossimo caduti dalle nuvole e Report abbia aperto l’uovo di Pasqua mostrandoci la sorpresa. Resto veramente basito, lo sono perché adesso tutti hanno scoperto e saputo che vivono in una città dove, molto spesso, chi comanda decide, nel bene e nel male, le sorti delle persone, che chi ha il potere “gestisce” posti di lavoro, sussidi, appalti, incarichi, finanziamenti e tanto altro…e chi non ha santi in paradiso spesso, non resistendo, è costretto ad andar via, ma fortunatamente qualcuno insiste, resiste e cerca di lottare per un cambiamento, difficile ma possibile ”cu avi amici è francu di guai”. Ma cari nisseni, pensate veramente che il male peggiore di Caltanissetta sia stato il “Sistema Montante” , Come giustamente ha scritto qualcuno su Facebook, “una città dove hanno speranze solo gli amici degli amici degli amici (aggiungo io e i figli di)… che Caltanissetta è un posto dove succede tutto e il suo contrario ma l’importante è conservare le apparenze?” Dai non prendiamoci in giro, si parla di Montante da una decina di anni e prima mica eravamo in paradiso ? Tutto andava bene, la città era florida, ricca e perfetta ? Certo non era com’è ridotta oggi, ma siamo certi che la colpa sia stat solo del Sistema Montante ? Caltanissetta è sempre stata storicamente parlando, una città asservita al padrone di turno, le miniere hanno dotato il nostro DNA di questa caratteristica…”attacca u sceccu, unni voli u patruni” Si “u patruni”, negli anni della rinascita di padroni Caltanissetta ne ha avuti tanti, capi mafia, politici, affaristi, speculatori, che dopo essersi sostituiti ai proprietari delle miniere hanno gestito le sorte dei nisseni, soggiogandoli al “cumu dici vossia”. Queste persone a vario titolo hanno distrutto una città, hanno svuotato il centro, anzichè ristrutturarlo come avviene in altre città, costruendo quartieri dormitorio, una città che potrebbe ospitare 200.000 persone a fronte di circa 60.000 abitanti, hanno fatto chiudere, senza intervenire grandi fabbriche, si sono giocati “carte” importanti, vedi università, che avrebbe creato un grande ritorno economico ed un notevole risparmio per le famiglie nissene, hanno affidato a stranieri servizi essenziali che tra le altre cose viene pure mal gestito, ma che nessuno può o vuol contestare. Oggi però, siamo tutti più colti, ma il servilismo è rimasto tale e quale, si e trasformato, adesso non si chiama più cosi ma il senso è rimasto identico. Siamo inoltre la città dei “cu mi ci porta a parlare, a meggiu parola è chiddra ca nun si dici, un si sapi mai, cu tu fa fri, fatti i fatti tu e campi cent’anni….etc etc “ La colpa è solo nostra #sappiatelo, siamo noi che alimentiamo e foraggiamo questi “patruna”, non facciamo adesso i puritani e gli scandalizzati, abbiamo per anni concesso a chi che sia di farla da padrone, abbiamo frequentato ed affollato le segreterie politiche del potente di turno, chiedendo di tutto, dai posti di lavori, dagli incarichi a qualsiasi cosa avessimo di bisogno, non rendendoci conto che dietro un puro egoismo avremmo creato una classe politica che ci ha considerato e ci considera solo voti. Certo qualcuno dirà “e a me che mi frega”, sarà anche vero ma adesso chi paga il conto di tutto ciò? Lo piangono i giovani e chi cerca lavoro, chi vuol intraprendere e si trova a dover combattere con gente incompetente che gli fa perdere opportunità o peggio si trova davanti il politico di turno che cerca di mettersi in mostra, per poi magari non risolvere le tante problematiche problematiche locali. Ho qualche capello bianco, la città e piccola e bene o male ci conosciamo tutti, sappiamo chi e come è entrato in questo o in quel posto, basta inoltre guardarsi attorno, fare un giro per scoprire che chi lavora lì dentro lo deve grazie a tizio o a caio, sia chiaro non tutti… Se oggi molti servizi in città non funzionano per come dovrebbe, qualche domanda facciamocela. Oggi siamo tutti “complici”, capisco il silenzio di chi da questo andazzo ne ha trovato massimo giovamento ma non accetto chi oggi si erge a moralizzatore. In primavera inoltre, con le prossime amministrative, assisteremo al solito “mercato” del voto. Mi auguro di non dover sentire….”devo votare tizio perché mi ha promesso….” Signori sono anni che ve lo promette, ve lo aveva promesso la volta scorsa e forse anche prima…ma cavolo volete capire che di voi non gliene frega nulla e voi contate solo per quanti voti portate ? Cari nisseni, diciamocelo serenamente, dobbiamo fare noi uno sforzo mentale enorme, dobbiamo avere il coraggio di spazzare via certi personaggi ormai visti e rivisti e stare attenti ai riciclati, ma soprattutto ai nuovi, che magari nuovi non sono ma hanno alle spalle i peggiori, che essendo ormai troppo sputtanati non hanno il coraggio di mettersi in competizione; cambiamo anche abitudini, fare ad esempio la fila per fare la carta d’identità, non è così grave, non dobbiamo obbligatoriamente andare a cercare l’amico, se posteggiamo l’auto, facciamolo bene e non “a mentula canis”, la differenziata facciamola e tante altre cose che non fanno altro che migliorare le nostre condizioni di vita. Se non miglioriamo noi …dove vogliamo andare…ma se proprio non ci riusciamo cerchiamo almeno di avere la decenza di tacere o far finta di mostrarci straniti davanti a quanto emerso nella puntata di Report. Abbiamo voluto la bicicletta…adesso pedaliamo

Ad Maiora Sergio Cirlinci

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